Goffredo Borrell, conosciuto come Goffredo II o anche come Borrell I (nei documenti spesso viene citato come don Goffredo, conte e marchese, che è chiamato Borrell «domno Wifredo comite hac marchio que vocant Borrello»[2]. Guifred Borrell in francese, Guifré Borrell in catalano, e Wuifredo Borrell in spagnolo, in portoghese e in galiziano. Wuifredus Burrellus in latino) (verso la fine IX secolo – Barcellona, 26 aprile911[1]), è stato un sovranospagnolo fu conte di Barcellona, Gerona e Osona dall'897 al 911.
Riguardo alla sua origine l'Ex Gestis Comitum Barcinonensium menziona Goffredo Borrel assieme ai fratelli Rodolfo, Miró e Sunyer, confermando che erano i figli di Goffredo e Guinidilde[6] e inoltre viene confermata da una donazione fatta il 23 novembre 934 da suo fratello, conte e marchese Sunyer, in memoria sua e di suo padre (patri meo Wifredi quondam, vel fratri meo Wifredi quondam)[2].
Nell'897, alla morte di suo padre, Goffredo Borrell (che guidava i fratelli) ereditò unitamente ai fratelli Sunifredo, Miró e Sunyer, le contee di Barcellona, Gerona, Osona, Cerdagna e Urgell[2]. In un secondo tempo si divisero le contee:
a Goffredo Borrell e Sunyer andarono le contee di Barcellona, Girona e Osona
Nell'898, alla morte del re dei Franchi occidentaliOddone I, sul trono gli successe un carolingio, Carlo il Semplice, figlio postumo di Luigi il Balbo. Secondo lo storico Thomas N. Bisson Goffredo Borrell riconobbe il nuovo re[10] e, nell'899, si recò alla corte, in Francia, a rendergli omaggio[2] e Carlo il Semplice lo investì ufficialmente delle sue contee.
Il 12 aprile 904 Goffredo Borrell, secondo il Cartulario de Sant Cugat del Vallés, fece una donazione al monastero di Sant Cugat[2].
Goffredo Borrell compare, assieme alla moglie, nel documento MMXXXVII del 905 della Coleccion diplomatica del Contado de Besalù, Tomo XV-IV,[11].
Goffredo Borrell compare, con la moglie, in una compravendita del 908 e in una donazione nel 909[2].
Morì il 26 aprile del 911[1], assassinato con il veleno[6], senza lasciare eredi maschi[6]; le sue contee passarono al fratello Sunyer, che già ne condivideva il governo, con il beneplacito del fratello maggiore, Miró, che ottenne in compenso le contee di Besalú e Ripollès[12].. Sia secondo il Chronicon alterum Rivipullense[2] che secondo l'Ex Gestis Comitum Barcinonensium fu tumulato a Ripoll, nel Monastero di Santa Maria[6]. Secondo la Marca Hispanica sive Limes Hispanicus la moglie Garsinda e il fratello Sunyer furono tra gli esecutori del testamento di Goffredo Borrell[13].
Goffredo Borrell aveva continuato la politica di suo padre ripopolando l'altipiano del Lluçanès e, per l'attività bellica, rinforzando le difese sulla riva destra del fiume Llobregat[12].
Matrimonio e discendenza
Prima del 28 novembre 898 (lo storico catalano Pròsper de Bofarull i Mascaró afferma che in un documento di compravendita del 28 novembre 898, dell'archivio di Ripoll Garsinda viene citata come moglie del conte di Barcellona[2]) Goffredo Borrell aveva sposato Garsinda di Tolosa (?-dopo il 13 maggio 962[14]), figlia del conte di Tolosa, Oddone I. Goffredo Borrell e Garsinda, essi ebbero una figlia:[1]:
Richilda (?- prima del 13 maggio 962, data del suo testamento[2]), che aveva sposato, prima del 924, il Visconte di Narbona Oddone I (?-936), figlio del Visconte di NarbonaFranco II e della moglie Arsinda di Empúries[15]. Richilde viene citata come viscontessa in tre documenti dell'Histoire Générale de Languedoc (50[15], 52[16] e 58[17].), ed uno della Marca Hispanica sive Limes Hispanicus (LXXII[18]).
^Goffredo il Villoso fu il primo conte indipendente della contea di Barcellona (l'indipendenza formale si ebbe solo circa cento anni dopo, nel 988, con il conte Borrell II) ed è considerato il fondatore della Catalogna.
^Nel suo libro: Britain’s Royal Families: The Complete Genealogy (latest edition, 2002).