Truppe tedesche della divisione "Hermann Göring"[2] erano accampate in contrada Sciambro, nelle campagne intorno Castiglione in attesa dell'ordine della ritirata verso Messina[3].
La tesi prevalente oggi è che nella tarda serata del 10 agosto 1943 da questo accampamento venne rubato un camion tedesco carico di generi alimentari[4]. Un'altra tesi fu che vennero uccisi cinque militari tedeschi dello stesso accampamento.[5].
la reazione tedesca fu immediata e si rivolse verso il centro abitato da dove potevano provenire i ladri e/o gli assassini.
Alle prime luci dell'alba del 12 agosto, un ufficiale al comando di un autocarro con 40 militari tedeschi e scortati da un carro armato irruppero nella cittadina sparando contro chiunque si parasse davanti. Vi furono morti e feriti. Quindi intimarono alla popolazione di sgomberare il paese e presero oltre 200 uomini in ostaggio (fra essi anche bambini e anziani). Gli ostaggi furono rinchiusi, secondo alcuni nel castello, secondo altri in un ovile all'addiaccio e senza viveri, un testimone ricordava di essere stati rinchiusi all'interno di un torrione, detto " Cannizzu" che si trova poco fuori dal paese. Per i tre giorni successivi depredarono le case del paese[6].
Il paese venne abbandonato la sera del 13 agosto, mentre gli ostaggi vennero liberati solo il 14 agosto mattina, grazie all'attività coraggiosa di alcune suore che vivevano nell'Istituto Regina Margherita le quali si offrirono come mediatori.
Nell'attacco le case di Castiglione furono depredate e date alle fiamme, il bollettino finale delle vittime si attesterà a 16 morti, più altri 20 feriti gravi[7].
Questo l'elenco ufficiale delle vittime: Nicolò Camardi, Francesco Cannavò, Giuseppe Carciopolo, Antonino Calano, Nunzio Costanzo, Giovanni Crifò, Giovanni Damico, Francesco Di Francesco, Salvatore Di Francesco, Giuseppe Ferlito, Vincenzo Nastasi, Salvatore Portale, Santo Purello, Giuseppe Rinaudo, Carmelo Rosano, Giuseppe Seminara.[8]
Il dibattito
Fu una delle prime stragi naziste compiute in Italia durante la seconda guerra mondiale.[9][10] Fu preceduta dalla strage di Canicattì, avvenuta esattamente un mese prima ma rimasta a lungo nell'ombra, e dalle stragi alleate sempre a Canicattì e di Biscari,[11] entrambe a opera dell'esercito americano. Molti rimproverarono un'assenza di un intervento sia dell'esercito sia delle autorità italiane nei confronti dell'allora alleato germanico.[senza fonte]
La tesi del furto comunque non è stata mai dimostrata e ha fatto pensare visto il momento e l'oggetto del furto a qualche soldato sbandato o magari a qualche affamato. Probabilmente il responsabile dell'accaduto niente aveva a che fare con la cittadina di Castiglione che poi invece è stata oggetto di rappresaglia.[senza fonte]
Il conferimento della medaglia al paese
Il 16 settembre del 2002 la cittadina etnea è stata insignita di una medaglia di bronzo al valor civile conferita dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.[12] La motivazione: Nel corso dell'ultimo conflitto mondiale fu teatro di una feroce rappresaglia tedesca che provocò la morte di sedici civili ed il saccheggio di numerose abitazioni. 12 agosto 1943 - Castiglione di Sicilia (CT)[13]
^In [1] si riporta lo stralcio di un diario di una testimone del luogo, suor Anna Amelia Casini, che a un ufficiale tedesco viene attribuita la frase:«Cinque me ne hanno uccisi: fucilate subito, subito». La stessa tesi è riportata da Ezio Costanzo in "Sicilia 1943 - Breve storia dello sbarco Alleato"
^L'«Associazione nazionale famiglie italiane martiri caduti per la libertà della patria» nel proprio sitoArchiviato il 14 marzo 2007 in Internet Archive. riporta proprio della devastazione
^Elenco stragi, su Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia. URL consultato il 16 agosto 2020.
^Marco Dondi nel suo elenco riguardante gli eccidi lo colloca in cima all'elenco cronologico qui
^Giovanni Bartolone, Le altre stragi. Le stragi alleate e tedesche nella Sicilia del 1943.1944, Tipografia Aiello & Provenzano, Bagheria (Palermo), 2005, pp. 157 e sgg
Sandro Attanasio, Sicilia senza Italia-Luglio-agosto 1943,Milano, Mursia editore, 1976
Giovanni Bartolone, Le altre stragi. Le stragi alleate e tedesche nella Sicilia del 1943-1944, Tipografia Aiello & Provenzano, Bagheria (Palermo), 2005.