L'Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia è una banca dati composta e corredata da materiale multimediale tra cui video, documenti iconografici, immagini, testimonianze e altre prove, correlati alle azioni di violenza con esito di morte che furono messi in atto da nazisti e fascisti ai danni del popolo italiano, nell'intervallo di tempo che va dal luglio 1943 al maggio 1945.
La raccolta e lo studio su base cronologica e geografica di tutti gli episodi censiti, ha reso possibile la demarcazione di una cronistoria della guerra nazista in Italia, che mette in collegamento metodo, responsabili, date e luoghi delle violenze perpetrate contro gli inermi sul suolo nazionale.
L'atlante si è avvalso degli approfondimenti di vari gruppi di studio, composti da circa 130 collaboratori,[3] che si sono occupati del tema, spesso con parametri di ricerca differenti, verificando e integrando con indagini in alcune aree geografiche carenti di studi preesistenti, come l’Abruzzo, il Lazio, la Lombardia, il Friuli-Venezia Giulia, il Molise e le Marche.
Dati generali e grafici
L'Atlante ha consentito di censire, tramite la raccolta bibliografica, il lavoro di archivio e la consultazione di database già noti, 5.607 episodi di violenza, per un numero complessivo di 23.669 persone uccise e con una media di 4,2 per episodio. Di questi oltre la metà, pari a 2.877, sono costituiti da uccisioni di singole persone.
Inoltre l'Atlante ha permesso di configurare precisamente la tipologia delle vittime, il genere, le fasce di età, la matrice della strage o dell’uccisione singola, e la distribuzione nelle aree geografiche per regione.
Tipologia delle vittime
Genere delle vittime
Fasce di età delle vittime
Matrice e vittime delle stragi
Stragi con più vittime
Nell'elenco che segue sono riportate le stragi nazifasciste con più di 100 morti censite nell'Atlante: