Strage del Turchino

Strage del Turchino
strage
Il Sacrario
TipoFucilazione
Data19 maggio 1944
LuogoBric Busa, passo del Turchino
StatoItalia (bandiera) Italia
Provincia  Genova
ComuneMele
Coordinate44°29′12.9″N 8°43′09.1″E
ObiettivoPartigiani italiani
ResponsabiliSiegfried Engel (SS) e Kriegsmarine
Conseguenze
Morti59
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Liguria
Luogo dell'evento
Luogo dell'evento

La strage del Turchino è un eccidio di prigionieri politici compiuto dalle SS, durante le prime ore del mattino del 19 maggio 1944 in località Fontanafredda, sulle pendici del Bric Busa, nelle vicinanze del passo del Turchino. Vi trovarono la morte 59 civili italiani.

Fatti

La strage seguì di qualche giorno l'attentato al cinema Odeon di Genova, che era stato requisito per essere destinato ad uso esclusivo delle truppe tedesche. L'accesso ai civili italiani era vietato e un presidio di militari controllava l'identità di chi entrava. Nell'attentato, compiuto alle ore 19 del 15 maggio da un gappista che si era travestito da tenente della Wehrmacht, morirono quattro marinai tedeschi e altri sedici rimasero feriti, uno dei quali morì nei giorni successivi.

Le modalità di esecuzione della rappresaglia terroristica che ne seguì furono particolarmente dure, giungendo oltre anche al rapporto di 10 a 1 previsto dal bando di Kesselring, già messo in opera nell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Prelevate di notte dal carcere genovese di Marassi, le 59 vittime, molte non ancora ventenni, furono trasportate a bordo di camion al passo del Turchino e di lì, dopo un percorso di un paio di chilometri, condotte fino ai prati del versante meridionale del Bric Busa. In questa località, a gruppi di sei, furono fatti salire sopra delle tavole, disposte su una grande fossa che il giorno precedente un gruppo di ebrei era stato costretto a scavare, in modo che ognuno, prima di cadervi dentro dopo la scarica di mitra, potesse vedere i cadaveri dei suoi compagni.

Il cippo commemorativo

Tra le 59 vittime, ventidue erano scampate alla strage della Benedicta compiuta solo un mese prima.

Per la strage del Turchino e per quelle della Benedicta, di Portofino e di Cravasco, dove trovarono la morte complessivamente 246 persone, Siegfried Engel, ex-capo delle SS a Genova, conosciuto anche come il «boia di Genova», fu condannato all'ergastolo in Italia nel 1999, ma non scontò mai la pena in quanto la prassi diplomatica tedesca non accettava l'estradizione. Nel 2002, novantatreenne, Engel è stato processato ad Amburgo e condannato a sette anni di reclusione per crimini di guerra, che non ha tuttavia scontato a causa dell'età avanzata. È morto nel 2006, a 97 anni, senza aver scontato pene detentive.

Nel luogo della strage, lungo la strada provinciale n.73 del passo del Faiallo, è stato costruito un monumento commemorativo conosciuto come «Sacrario dei Martiri del Turchino».

Ai Martiri del Turchino è stato dedicato il nuovo tunnel del Turchino, aperto nel 2013[1].

I martiri del Turchino

«Hanno strappato i fiori ma non fermeranno la primavera»

Pablo Neruda, 1924. Veinte poemas de amor y una canción desesperada. Casa editrice Nascimiento (Chile).

Dieci dei martiri del Turchino non sono stati identificati; i nomi degli altri patrioti (quasi tutti giovanissimi) sono:[2]

Uno dei fogli che riportano le informazioni note di un ucciso, non identificato, nella strage del Turchino
Targa all'imbocco del sentiero che parallelo alla scalinata conduce al cippo commemorativo
  1. Aldo Matteo Alloisio (nato a Lerma il 2/10/1921), III Brigata Liguria
  2. Domenico Arecco (Parodi Ligure, 23/8/1913), Brigata Autonoma Militare
  3. Valerio Bavassano (Genova, 14/1/1923), III Brigata Liguria
  4. Giuseppe Bottaro (Genova, 24/3/1905), Brigata V.A.I. "Giovine Italia"
  5. Angelo Briano (Savona, 21/4/1922), Div. "Gin Bevilacqua", Brig. "Crosetti" (Savona)
  6. Attilio Briano (Savona, 8/5/1923), Div. "Gin Bevilacqua", Brig. "Crosetti" (Savona)
  7. Renato Brunati (Venezia, 8/2/1903), II Div. "Felice Cascione", V Brig. "Nuvolini" (Imperia)
  8. Augusto Calzolari (Arcola, 28/9/1924), Div. Gramsci (La Spezia)
  9. Giulio Cannoni (Rapolano, 15/12/1920), III Brigata Liguria
  10. Angelo Castellini (Aulla, 11/11/1924), Brigata Autonoma Muccini (La Spezia)
  11. Pietro Cavallo (Genova-Sampierdarena, 14/9/1924), III Brigata Liguria
  12. Alessandro Cavanna (Alessandria, 24/2/1922), C.L.N. S. Margherita Ligure e Brig. V.A.I. "Giovine Italia"
  13. Gaetano Colombo (Savona, 4/7/1900), Div. Gramsci, Brig. Colombo (Savona)
  14. Mario Dagnino (Genova-Pegli, 19/3/1925), III Brigata Liguria
  15. Orazio Esposto (Genova-Sampierdarena, 22/4/1896), Comando IV Zona Operativa
  16. Sandro Fallabrino (Genova-Sestri, 5/7/1925), Brigata S.A.P. Longhi (Genova)
  17. Edoardo Ferrari (Olivetta San Michele, 4/4/1922), appartenenza: non accertata
  18. Gio Battista Ferrero (Camporosso, 3/9/1924), appartenenza: non accertata
  19. Francesco Fialdini (Massa, 2/5/1924), III Brigata Liguria
  20. Giovanni Fialdini (Massa, 2/5/1924), III Brigata Liguria
  21. Pietro Fraguglia (Genova-Sampierdarena, 24/2/1924), III Brigata Liguria
  22. Enrico Gaiti (La Spezia, 23/6/1920), III Brigata Liguria
  23. Bruno Ghiglione (Genova-Sampierdarena, 18/10/1924), Brigata Autonoma Militare
  24. Pietro Gibelli (Camporosso, 4/5/1924), appartenenza: non accertata
  25. Enrico Grenno (Biestro, 25/8/1925), Caduto civile
  26. Luigi Grenno (Biestro, 11/11/1920), Caduto civile
  27. Emilio Guerra (Genova-Sampierdarena, 19/11/1905), III Brigata Liguria
  28. Onorato Leone (Mondovì, 30/4/1919), appartenenza: non accertata
  29. Guido Lia (Brescia, 4/10/1908), appartenenza non accertata
  30. Rino Mandoli (Genova, 13/12/1912), III Brigata Liguria
  31. Umberto Mantellato (Genova, 29/3/1907), III Brigata Liguria
  32. Salvatore Marozzelli (Napoli, 7/1/1904), Caduto civile
  33. Giovanni Martini (Genova-Voltri, 22/2/1918), III Brigata Liguria
  34. Antonio Massa (Mele, 6/10/1924), III Brigata Liguria
  35. Giancarlo Odino (Genova, 9/8/1894), Brigata Autonoma Militare
  36. Ubaldo Ottonello (Masone, 2/2/1922), III Brigata Liguria
  37. Isidoro Pestarino (Genova, 20/9/1920), Brigata Autonoma Militare
  38. Francesco Podestà (Genova, 16/4/1923), Brigata Autonoma Militare
  39. Luigi Ratto (Novi Ligure, 15/6/1904), Div. Cichero, Brig. Balilla
  40. Luigi Rocca (Santa Margherita Ligure, 30/8/1905), C.L.N. S. Margherita Ligure
  41. Domenico Santo (Biestro, 28/4/1902), Caduto civile
  42. Angioletto Sasso (Imperia Oneglia, 10/2/1922), II Div. "Felice Cascione", IV Brig. "E. Guarrini" (Imperia)
  43. Cesare Scolesite (Genova, 11/11/1905), III Brigata Liguria
  44. Rinaldo Sozo (Camporosso, 15/10/1922), appartenenza: non accertata
  45. Renzo Tassara (Genova, 23/3/1925), III Div. Alpi, Brig. Valle Pesio
  46. Pietro Turni (Stettino, 18/1/1905), appartenenza: non accertata
  47. Bartolomeo Uberti (Genova, 5/8/1907), appartenenza: non accertata
  48. Walter Ulanowski (Trieste, 6/7/1923), III Brigata Liguria
  49. Angelo Verdino (Mallare, 2/8/1907), Caduto civile

Note

  1. ^ Provincia Notizie Archiviato il 22 ottobre 2013 in Internet Archive.
  2. ^ Per non dimenticare, raccolta di pensieri dei visitatori del Sacrario, a cura dell'ANPI e dell'ANCR Voltri

Bibliografia

  • Pier Paolo Rivello: Quale giustizia per le vittime dei crimini nazisti? L'Eccidio della Benedicta e la strage del Turchino tra Storia e Diritto, Giappichelli, Torino, 2002.
  • Renzo Baccino: L'eccidio del Turchino, 19 maggio 1944, Industrie Grafiche Editoriali - Fratelli Pagano, Campomorone (GE), senza data.

Voci correlate

Collegamenti esterni