Tra il 14 giugno 1894 e il 10 marzo 1896 fu in servizio nella Divisione di Stato Maggiore presso il Ministero della guerra, allora retto dal tenente generale Stanislao Mocenni.[3]
«Per poter dirigere un’azione offensiva della sua divisione, abbandonato l’osservatorio, si portò e si trattenne su un tratto di trincea battuta dall'artiglieria di media e grosso calibro, finché rimase ferito e contuso in varie parti del corpo dallo scoppio di un proietto che ferì mortalmente un capitano al suo fianco. Nonostante questo con calma e forza d'animo ammirabili, non abbandonò il suo posto di comando se non ad azione vittoriosa ultimata. Val Brestovizza, 31 agosto 1917.»
«Ad estrema difesa sull'Isonzo, indi in ripiegamento ordinato sul Tagliamento ed oltre, opponendosi costantemente all’urto nemico, sempre fra le proprie truppe ove più ferveva la mischia, imperturbabile, a tutto provvedendo, animando e sorreggendo i dipendenti con l'esplicazione continua ed incitante del più alto valore personale. Isonzo – Piave, 25-31 ottobre 1917.»
«Comandante di Corpo d'Armata con frequenti ricognizioni fin sulle prime linee nella imminenza dell’azione, con l’intervento personale durante la lunga ed aspra lotta combattutasi sulle posizioni del massiccio del Grappa, preparò con ogni cura i particolari della battaglia e ne guidò lo svolgimento nelle sue fasi, dimostrando doti di calma, sangue freddo e sprezzo del pericolo,ammirabili virtù di condottiero e di soldato, contribuendo con intelligenza e ardire alla gloriosa nostra vittoria finale. Monte Grappa, 24 ottobre-2 novembre 1918.»