Spirito nel buio è un singolo del cantautore italiano Zucchero Fornaciari, pubblicato il 13 dicembre 2019 come secondo estratto dal quattordicesimo album in studio D.O.C..[1]
Descrizione
Il brano, il cui titolo è mutuato da Spirit in the Dark di Aretha Franklin, è un uptempo con contaminazioni elettroniche e dance e una ripresa gospel,[2][3] in diretta continuità con il brano Diavolo in me, del quale riprende il finale di alcune versioni dal vivo. In questo frangente l'amore «accende» uno spirito, una luce nel buio, non più un diavolo. I riferimenti ai testi biblici, come «oltre il Giordano», immagine già presente in Oltre le rive (2010), sono molteplici. Con il consueto accostamento tra sacro e profano, Zucchero chiede alla divinità di manifestarsi in qualche modo.[4]
La canzone ha aperto i concerti del World Wild Tour.[5]
Video musicale
Il video è stato girato dal regista Gaetano Morbioli tra Varanasi, Arusha e New York.[6] In un'atmosfera di festa e fratellanza, una fiaccola somigliante alla torcia olimpica, simbolo di vita e forza, passa tra le mani di giovani uomini e donne, attraversando simbolicamente il pianeta e accendendo nei popoli una luce di speranza, lo spirito nel buio verso il quale l'artista li conduce attraverso la canzone.
Note
- ^ Mara Bizzoco, Zucchero: il nuovo singolo è Spirito nel buio, in Radio Italia, 10 dicembre 2019. URL consultato il 14 dicembre 2019.
- ^ Gianni Poglio, Zucchero in viaggio tra nostalgia e futuro: la recensione di D.O.C., su Panorama, 11 novembre 2019. URL consultato l'11 novembre 2019.
- ^ Zucchero racconta “D.O.C.”: «Un album carico di luce e spiriti», su Sorrisi e Canzoni, 8 novembre 2019. URL consultato il 13 agosto 2022.
- ^ Intervista a Zucchero (D.O.C.), su radioitalia.it, Radio Italia, 7 novembre 2019. URL consultato il 9 novembre 2019.
- ^ Elena Palmieri, Zucchero riabbraccia l'Arena di Verona: Il futuro è il live, su Rockol, 25 aprile 2022. URL consultato il 10 maggio 2022.
- ^ Barbara Scardilli, Zucchero: online il video di "Spirito nel buio" il nuovo singolo, su insidemusic.it, InsideMusic, 6 gennaio 2020. URL consultato il 6 gennaio 2020.
Collegamenti esterni