Esso si trova a Runaz, luogo strategico per la presenza della gola di Pierre-Taillée, già interessata da fortificazioni del 1691 e del 1704-1706.[3][4][5]
Storia
Nel periodo interbellico, verso la seconda metà degli anni Trenta del Novecento, a seguito della crisi politica del primo dopoguerra venne rafforzata la linea difensiva italiana lungo le Alpi. In Valle d'Aosta fu posta particolare attenzione al sistema difensivo lungo i valichi per la Francia: a supporto di questi vennero aggiunti degli sbarramenti arretrati nel fondovalle a Pré-Saint-Didier, Villeneuve e Avise per impedire l'avanzata di eventuali nemici verso Aosta e da lì fino alla Pianura Padana.[6]
Nel maggio del 1940 lo sbarramento arretrato di Runaz si componeva di quattro opere di tipo 7000.[7]
Con il trattato di pace del 1947 fu prevista la distruzione di numerose opere del vallo alpino ma, per ragioni economiche, molte di esse vennero disarmate e semplicemente abbandonate.
Descrizione
Il caposaldo Runaz si compone dell'opera 206 bis e delle postazioni 205, 205 bis e 206.[2]
Una postazione è facilmente visibile dalla statale 26 venendo da Runaz, appena usciti dal tunnel della Pierre-Taillée verso Derby, guardando indietro e sull'altro lato della gola, tra le rocce.
Marco Boglione, Le strade dei cannoni, Blu Edizioni, Peveragno 2003.
Giulio Acuto, Roberto Rovetto, Lo sbarramento di sicurezza di Pré-Saint-DidierArchiviato il 12 aprile 2020 in Internet Archive., in Pietra e acciaio, a cura dell'Associazione per gli Studi di Storia e Architettura Militare, Edizioni Melli - Borgone, 1999, pp. 38-46, consultato il 13 aprile 2020. (fonte)
Massimo Ascoli, La difesa dei confini: il generale Federico Baistrocchi e la Guardia alla frontiera, Bacchilega editore, 2014. ISBN 8869420000