Si dedicò soprattutto agli affreschi a tema religioso, infatti sua opera di maggior rilievo fu La danza della Morte al cimitero di Sesto, realizzato nel 1923. Nel corso degli anni venti organizzò diverse mostre in molte città tedesche. Nel 1940 espose alla "Gau-Kunstausstellung Tirol-Vorarlberg" di Innsbruck e ottenne il premio Mozart dalle mani del Gauleiter nazista Franz Hofer[2].
^O. Parteli, Geschichte des Landes Tirol. Band IV/1, Athesia, 1988, p. 270
^ Carl Kraus, Hannes Obermair (a cura di), Mythen der Diktaturen. Kunst in Faschismus und Nationalsozialismus – Miti delle dittature. Arte nel fascismo e nazionalsocialismo, Tirolo, Museo provinciale di Castel Tirolo, 2019, pp. 165, 174–175, ISBN978-88-95523-16-3.
^Museo Rudolf Stolz, su suedtirolerland.it. URL consultato il 27 agosto 2018.