Cresciuto nel Torino[1], dopo un inizio al Como nel ruolo di centrocampista, divenne poi terzino sinistro passò al Catania, con cui esordì in Serie A.
Al termine della stagione 1967-1968, il terzino chiese di essere ceduto, ma dopo otto anni di militanza con la formazione siciliana dovette pagarsi da sé lo svincolo, rinunciando a tre milioni di lire di crediti vantati nei confronti degli etnei[2]. Trovò spazio all'Asti Macobi; tutta la squadra disputò una stagione al di sotto delle aspettative, conclusa con la retrocessione[3]. Rientrò quindi in Sicilia, per un'annata in Serie D al Paternò in cui mise a disposizione la sua esperienza per i giovani locali e disputò un torneo brillante[2].
A quel punto si ritirò per iniziare la carriera da allenatore[2], guidando per due anni l'undici di Floridia nei campionati di Serie D nel 1970-'71 e 1971-'72[4][5]. A febbraio 1972 fu esonerato e poi richiamato nel giro di pochi giorni[6].
Successivamente, aprì una tabaccheria a Torino[7].
Nel 1990-'91 tornò ad allenare il Paternò in Promozione[8], ma la squadra aveva grossi problemi strutturali e societari e a gennaio il tecnico fu esonerato[9].