Enzo Ghinazzi nasce l'11 settembre del 1955 a Ponticino, frazione dell'allora comune di Laterina di Civitella in Val di Chiana e di Pergine Valdarno in provincia di Arezzo. Il padre, Fiorello, era postino; la madre, Irene Bozzi, casalinga. Entrambi i genitori si dilettavano nel canto e nella recitazione: la madre in diversi cori del luogo, il padre nell'ottava rima toscana fino a cantare con tanti volti noti come Roberto Benigni. Il nonno Santi Ghinazzi, invece, era soprannominato "il poeta".
Gli inizi
Nel 1970, all'età di quindici anni, conosce Anna, ragazza con la quale si sposa quattro anni dopo, mettendo al mondo la sua prima figlia Ilaria. Dopo essersi sposato, abbandona gli studi per il servizio militare con destinazione a Orvieto e scrive la sua prima canzone, Primavera, dedicata a una sua zia materna, Clara, morta a 25 anni a causa di un tumore, canzone che però non pubblicherà mai. Scriverà poi un'altra canzone con lo stesso titolo, che sarà pubblicata negli anni novanta. Nel settembre 1975, a venti anni, esordì come cantautore alla Baby Records, dove gli fu assegnato per la prima volta lo pseudonimo di Pupo. Molti anni dopo svelerà di non aver inizialmente gradito questo nome d'arte imposto dalla casa discografica e di aver sperato che un giorno glielo avrebbero tolto. La sua prima canzone è intitolata Ti scriverò[3], pezzo che il cantautore toscano presenta a TVL Radiotelevisione Libera interpretandolo in playback. Due anni dopo, anche se quasi alla chiusura, partecipa nuovamente alla stessa emittente televisiva toscana con Io solo senza te, brano scritto insieme al duo musicale La Bionda.
Il suo primo album risale invece al 1976 e si intitola Come sei bella. Nello stesso anno incomincia anche la sua carriera di paroliere e compositore scrivendo canzoni per vari artisti come Paolo Barabani, artista della stessa etichetta. Due anni dopo partecipa a Discoring con il brano Sempre tu, che diventa il suo primo pezzo più ascoltato (presente anche nella versione spagnola con buon esito). Questo pezzo ebbe un notevole successo non tanto in Italia, ma in Brasile. In Italia, coglie il grande successo sempre nel 1978 con la canzone d'amore Ciao, presentata per la prima volta al programma televisivo 10 Hertz. L'anno successivo partecipa alla sedicesima edizione di Un disco per l'estate con Forse, che diventa un altro grande successo, meglio conosciuto come Forse si forse no che sarà tradotto in numerose lingue così come altri suoi successi.
Gelato al cioccolato (1979)
Il 1979 sarà un anno importante per Pupo, attraverso la pubblicazione della canzone Gelato al cioccolato, che diventa il suo più grande successo. Il brano, affermava inizialmente il cantautore toscano, è ispirato da un'avventura omosessuale vissuta in Tunisia dal cantante siciliano Cristiano Malgioglio, che ha scritto il testo[4]. La musica fu invece scritta dal cantautore toscano. Negli anni duemila, Pupo affermò che Malgioglio volle firmarsi con lo pseudonimo di Miozzi perché non voleva che si sapesse che aveva scritto una canzone per il cantautore toscano, dato che era sempre impegnato a scrivere canzoni per Mina, Ornella Vanoni e tanti altri artisti musicali. Anni dopo fu annunciata la verità e anche da dove era tratta l'ispirazione di Gelato al cioccolato. Pupo affermò che ci rimase male, perché scoprì solo allora il vero significato di questo pezzo, dopo averla cantata in tutto il mondo per la sua enorme popolarità. Nel dicembre 2019, a Domenica Live, Malgioglio ha comunque smentito questa versione dei fatti.
Il secondo album di Pupo, pubblicato nel 1979 e che ha appunto lo stesso titolo della sua canzone mondiale, contiene un brano intitolato Atomino, dedicato al celebre personaggio immaginario Atomino Bip Bip, ideato dal fumettista veneziano Romano Scarpa e portato alla popolarità attraverso storie e fumetti appartenenti alla Walt Disney. Questo pezzo del cantautore toscano è stato composto dallo stesso Pupo e Fabrizio Vanni, mentre il testo fu scritto da Paolo Barabani e Giuseppe Tinti.
Sanremo 1980: Su di noi e la popolarità all'estero
Nel 1980 Pupo partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo cantando Su di noi, che diventa uno dei suoi brani più celebri e apprezzati con la realizzazione di un immenso numero di vendite sia in Italia che all'estero.[5] La canzone arriva al terzo posto e racconta un momento sentimentale avvenuto tra lo stesso Pupo e Donatella Milani, che da tempo lavorava con il cantautore toscano come corista. Questo brano viene incluso nell'album Più di prima, insieme ad altri due grandi successi, Firenze Santa Maria Novella, in cui canta il suo amore per il capoluogo toscano, e Bravo, interpretato alla diciassettesima edizione di Un disco per l'estate. La canzone Bravo venne portata a termine con la collaborazione di Paolo Amerigo Cassella ed è un brano malinconico che racconta una sera in cui lo stesso Pupo era solo a casa sua; mentre suonava il pianoforte, piangeva.
Nel settembre di quell'anno, vince la Gondola d'oro di Venezia con Cosa farai. La canzone sarà il lato A del celebre singolo Firenze Santa Maria Novella, ma non avrà lo stesso successo dei brani realizzati precedentemente.
Nel 1981 il Festival sanremese lo avrebbe nuovamente voluto, dopo il grande successo di Su di noi. Pupo accettò, ma partecipò a quell'edizione solo come autore scrivendo Sarà perché ti amo per i Ricchi e Poveri, brano con cui il gruppo raggiunse il quinto posto, e Hop hop somarello per il cantautore Paolo Barabani, canzone che arrivò invece sesta. Nello stesso anno partecipa per la seconda e ultima volta alla Mostra internazionale di musica leggera di Venezia interpretando Lo devo solo a te, che diventa un'altra delle sue canzoni di maggiore successo più vendute e ascoltate. La canzone viene inserita nell'omonimo album pubblicato nello stesso anno insieme a cinque canzoni che segnarono la sua vita, ovvero Nashville, dedicata alla capitale del Tennessee e interpretata per la prima volta lì durante un grande concerto, Lidia a Mosca, un altro successo ispirato da un'amicizia tra Pupo e una ragazza russa, Non mi arrendevo mai, che racchiude un flashback del cantautore toscano partendo dall'adolescenza fino a tutti i risultati della sua vita, Burattino telecomandato, che sarà un grande tormentone per la capitale russa, e La storia di noi due, brano dedicato a Barbara D'Urso. Queste cinque canzoni citate avranno un notevole successo soprattutto in Russia e in altri paesi esteri. L'interpretazione del brano Lo devo solo a te a quella mostra veneziana è stata preceduta dalla consegna della Gondola d'oro vinta nell'edizione precedente; è stata consegnata dall'architetto Benito Perinato, in rappresentanza del comune di Venezia, che a quei tempi era guidato dal sindaco Mario Rigo.
Come interprete, ripete l'esperienza sanremese nel 1983 con Cieli azzurri, con cui si classifica all'ultimo posto, e nel 1984 con Un amore grande, scritta da Umberto Tozzi e Giancarlo Bigazzi; in questa edizione sostituisce in extremis Loretta Goggi che avrebbe dovuto esibirsi con la stessa canzone e si classifica quarto. Un amore grande diventa un altro grande successo degli anni ottanta e rimane una sua canzone a tutti gli effetti. Nell'edizione del 1983 partecipò a Sanremo anche come autore scrivendo Dammi tanto amore per Daniela Goggi, canzone con cui la sorella di Loretta non riuscì a entrare in finale.
Nel 1987 vince la trentesima edizione dello Zecchino d'Oro con il brano Canzone amica, interpretato da Fabio Etter (7 anni, di Paderno Dugnano). Ciò costituisce per Pupo una vittoria molto importante, arrivata in un periodo particolarmente difficile della sua vita[6]. La canzone viene inclusa due anni dopo nell'album Quello che sono insieme con l'omonimo singolo, presentato all'undicesima edizione di Cantamare.
In questo periodo Pupo diventa anche scrittore, pubblicando alcuni libri. Il suo secondo romanzo autobiografico, intitolato Banco solo! Diario di un giocatore chiamato Pupo, narra anche alcuni momenti particolarmente tristi vissuti dal cantante a causa del gioco d'azzardo.
Tra crisi e apparizioni in TV
Nel 1988 e 1989 le molteplici ospitate al Maurizio Costanzo Show convinsero il regista della Rai Gianni Boncompagni ad offrire a Pupo la sua prima esperienza come presentatore televisivo, affidandogli, nel 1989 e nel 1990, la co-conduzione di Domenica In insieme con Edwige Fenech[7].
Nel 1989 Pupo ha vissuto un periodo negativo che lo ha portato a pensare seriamente di suicidarsi: l'episodio è stato rievocato nel suo libro "La confessione".
Il successo in tutto il mondo e le nuove esperienze
Molte sue canzoni sono state tradotte in tedesco, francese, inglese, spagnolo. È molto famoso in Russia, dove ha tenuto decine di concerti, e si è esibito in tutto il mondo[8]. Negli anni duemila è apparso molto spesso in molti programmi televisivi come Quelli che il calcio (era l'inviato da Firenze per seguire la Fiorentina, squadra di cui è un grande tifoso), e sempre sul piccolo schermo si era raccontato ne Il Funambolo[9]. Nel 2005 è l'inviato in Brasile della seconda edizione del reality showLa fattoria: il suo rilancio televisivo[10]. Nell'estate del 2005 conduce per la prima volta un programma tutto suo su Rai 1, il quiz Il malloppo[11].
Grazie al successo riscosso da Il malloppo, nell'agosto 2005 a Pupo viene affidata la conduzione, sempre su Rai 1, del famoso gioco a premi Affari tuoi, in cui sostituisce Paolo Bonolis[12], conduttore che aveva portato al successo tale programma. Lasciato Affari tuoi nel marzo 2006 per una tournée, viene sostituito da Antonella Clerici e successivamente rifiuta di condurre la trasmissione anche nella stagione 2006/2007, conducendo invece un nuovo programma estivo, Tutto per tutto, e in inverno presta la voce a Hammy, personaggio del film DreamworksLa gang del bosco[13]. Nell'estate 2007 conduce il preserale Reazione a catena - L'intesa vincente su Rai 1[14].
Il 21 dicembre 2007, conduce il Gran Galà dei 50 anni dello Zecchino d'Oro in onda su Rai 1. Solamente in questa serata gli sarà consegnato lo Zecchino d'Oro 1987, per aver vinto quell'edizione con il brano Canzone Amica[19].
Nel 2009 partecipa nuovamente al Festival di Sanremo con la canzone L'opportunità, insieme con Paolo Belli e Youssou N'Dour. Il brano arriva in finale e raggiunge il secondo posto nella classifica di iTunes[20]. Dal 6 marzo al 1º maggio 2009 ha condotto la settima edizione della trasmissione I raccomandati, trasmessa ogni venerdì in prima serata su Rai 1[21]. In estate 2009 conduce la terza edizione di Reazione a catena.
Nel 2007 commenta con Fabio Caressa e Stefano De Grandis su Sky SportLa Notte del Poker, il primo campionato italiano di poker al casinò di Venezia, prodotto da 2Bcom e canta pure la sigla da lui scritta; successivamente partecipa da concorrente a La Notte del Poker - Celebrity Edition, torneo giocato da vip. Ad aprile 2009 è uno dei promotori di Stars for charity - Poker per l'Abruzzo, prodotto da 2Bcom e condotto da Giorgia Surina, in favore dei terremotati d'Abruzzo a cui è stato donato il montepremi di 150 000 euro[22].
Partecipa a molti convegni sul gioco raccontando come si fa a uscire dal vizio del gioco. Dall'8 gennaio 2010 Pupo conduce, per la seconda volta, l'ottava edizione de I raccomandati, in onda in prima serata su Rai 1.
Sempre nel 2010 Pupo ha partecipato per la sesta volta al Festival di Sanremo, con il discendente della casa reale italiana dei SavoiaEmanuele Filiberto e il tenore Luca Canonici. Il trio presenta Italia amore mio, canzone non ben accolta da parte del pubblico in sala, dal quale viene fischiata, ma che nonostante ciò arriva in finale e raggiunge il secondo posto[23].
Nell'agosto 2010 presta la voce all'alano protagonista di Sansone, film della 20th Fox[25]. A settembre 2010 riprende la conduzione di Attenti a Pupo su Radio 1 Rai e a gennaio 2011 ha condotto per la terza volta I Raccomandati in prima serata su Rai 1. A febbraio del 2011 ha condotto su Radio 1 e Rai 4 puntate speciali dedicate al Festival di Sanremo Attenti a Sanremo... il dopofestival[26].
A febbraio 2012 esce il suo primo romanzo noirLa confessione, edito da Rizzoli che, a una settimana dall'uscita, è subito in ristampa[28]. A settembre 2012 torna in radio su Radio 1 Rai con la quarta edizione di Attenti a Pupo e con il nuovo programma settimanale Passato contro Futuro in onda il giovedì dopo il Gr Rai della mezzanotte[29]. Sempre a settembre torna su Rai 1 nella giuria di Ti lascio una canzone.
Dal 30 settembre 2016 incomincia la rotazione radiofonica del singolo Nei pensieri miei, tratto dall'album Porno contro amore[32] scritto dallo stesso Pupo, Fabrizio Vanni, Alessandro (Ubi) Hueber e Marco (Elfo) Buongiovanni.
Nel 2017 il cantautore toscano ha subito un malore dovuto a problemi di calcoli, in un periodo in cui aveva alcuni concerti in calendario; alcuni come a Merano sono stati annullati, mentre altri come Alife si sono svolti regolarmente. Dopo poco tempo dall'operazione chirurgica di cui è stato oggetto presso l'ospedale di Grosseto è tornato regolarmente sul palco e sugli schermi.
Nel 2018 compare spesso nel programma televisivo Le iene; in questo programma darà una visione un po' shock della sua esistenza. Andrà a Los Angeles per fumare marijuana, berrà molti alcolici e arriverà nella condizione di trovarsi completamente ubriaco davanti alle telecamere. Con lo stesso programma, dopo poco tempo, interpreta Il professore in un filmino con l'attrice porno statunitense Janice Griffith (che interpreta invece L'alunna). Il 3 novembre 2018 è ospite della seconda puntata di Portobello, su Rai 1, condotta da Antonella Clerici.
Nel 2022, dopo 2 anni di interruzione dovuti alla pandemia di COVID-19, Pupo riprende il suo tour internazionale dal vivo, intitolato "40 anni Su di Noi". Gli spettacoli australiani di Perth, Sydney e Melbourne, quelli nei teatri europei di Svizzera, Belgio, Germania e Lussemburgo e quelli estivi nelle piazze italiane registrano sempre il tutto esaurito, scatenando una partecipazione ed entusiasmo da parte del pubblico, che vanno oltre ogni più rosea aspettativa, sia da parte di Pupo che degli organizzatori, i quali decidono di rilanciare il tour dal vivo in tutto il mondo anche per il 2023.
Vita privata
Pupo è dichiaratamente legato dal punto di vista sentimentale a due donne: la moglie Anna, che ha sposato nel 1974, e la personal manager Patricia Abati, sua compagna dal 1989[33]. Ha tre figlie (la prima e la terza avute dalla moglie Anna, la seconda da una sua fan) e tre nipoti.
Pur essendo ateo, Pupo ha dichiarato che, a volte, assiste comunque alla messa, dicendo di considerare la religione "parte della nostra cultura popolare"[34].
Oltre a tifare per la Fiorentina (club per il quale ha scritto la canzone È Fiorentina e che cita nella canzone Firenze santa maria Novella menzionando anche la leggenda del club viola Giancarlo Antognoni) è anche un sostenitore dell'Arezzo, per cui ha scritto l'inno Canzone Amaranto[35]. Pupo è impegnato anche nel sociale ed è uno dei fondatori della Nazionale italiana cantanti, di cui è stato presidente da giugno 2007 fino al 2010, anno in cui si è dimesso dall'associazione[36].
Controversia legata alla guerra russa contro l'Ucraina
Nel gennaio 2022, un mese prima dell'invasione russa dell'Ucraina, Ghinazzi annunciò di essere stato informato dal Ministero degli Affari Esteri di essere stato bandito dall'entrare in Ucraina. Questo divieto è stato il risultato del fatto che Ghinazzi, un anno prima, aveva cantato in un festival di canzoni di guerra russe a Yalta, in Crimea.
Dopo aver inizialmente evitato concerti in Russia nel 2023, Ghinazzi è tornato a Mosca nel 2024. Il 15 marzo 2024, Ghinazzi ha tenuto un concerto insieme ad artisti russi al Palazzo del Cremlino dove ha dichiarato: “Basta a questa guerra tra fratelli russi e ucraini. Vado anche a Kiev se mi vogliono”.[37]