Passato professionista nel 1984, in carriera si è distinto per le buone doti da cronoman e per la capacità di ben figurare nelle classifiche finali dei Grandi Giri, specialmente alla Vuelta a España, in cui, oltre a vincere tre tappe ed indossare la maglia gialla, è entrato in ben quattro occasioni nella top ten della classifica finale.
In quattro occasioni ha rappresentato la Spagna ai mondiali di ciclismo, nel 1984 partecipando ai mondiali su pista di Barcellona nella corsa a punti e nel 1985, 1986 e 1990 gareggiando nella prova in linea iridata strada.
Terminata la carriera nel ciclismo si è occupato di giornalismo sportivo e nel 1997 ha pubblicato il libro Historias de un ciclista (Storia di un ciclista) che raccoglie la sua carriera e le sue esperienze nel mondo del pedale; inoltre ha lavorato in televisione in qualità di commentatore tecnico per le gare di ciclismo sul canale televisivo Eurosport ed ha anche partecipato a programmi televisivi legati all'avventura, alla montagna, ai viaggi e a vari reality show.
Anche suo fratello Jorge Ruiz Cabestany è stato un ciclista professionista, anche se solo per tre stagioni e con minori risultati.