Il partito venne fondato nel 1913 con il nome di Bondeförbundet (it: "Lega degli agricoltori"), ruralista. Il partito nacque infatti come difensore delle istanze del mondo rurale ed agricolo. Il nome è stato cambiato in Centerpartiet nel 1957. La Lega degli agricoltori è stata la più fedele alleata del Partito Socialdemocratico, con il quale era stato al governo tra il 1936 ed il 1945 e tra il 1951 ed il 1957, contribuendo alla creazione delle politiche di welfare.
Sotto la guida di Maud Olofsson e Annie Lööf negli anni 2000 e 2010 il Centerpartiet si collocò nell'alveo del centro-destra in quanto partito liberista vicino alle piccole aziende, in opposizione ai Socialdemocratici.[6][1][7]
Alle elezioni legislative del 2006 il Centerpartiet si presentò all'interno di una coalizione di centro-destra nota come Alleanza per la Svezia (assieme al Partito Moderato, al Partito Popolare Liberale e i Democratici Cristiani), in alternativa al Partito Socialdemocratico e al Partito Ambientalista (i Rosso-Verdi). Il risultato elettorale sorrise ai centristi, che passarono dal 6,2% al 7,9%, da 22 a 29 seggi. In questo modo il partito divenne il terzo del panorama politico svedese, dopo socialdemocratici e moderati, superando gli alleati liberali, che scesero dal 13,3% al 7,5%. I centristi entrarono a far parte del governo guidato dal moderato Fredrik Reinfeldt. Alle elezioni del 2010 i centristi scesero sotto il 7% (6,6%), ottenendo 23 seggi e venendo superati anche dai Liberali popolari e dai Verdi, oltre che da Moderati e Socialdemocratici. L'Alleanza per la Svezia ottenne 173 seggi su 349 e il governo Reinfeldt rimase in carica grazie all'astensione della destra radicale dei Democratici Svedesi.[8][9]
^ Carina Bischoff e Marlene Wind, Sweden, in Donatella M. Viola (a cura di), Routledge Handbook of European Elections, Routledge, 14 agosto 2015, p. 418, ISBN978-1-317-50363-7. URL consultato il 27 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2017).
^ Gary Marks e Carole Wilson, National Parties and the Contestation of Europe, in T. Banchoff e Mitchell P. Smith (a cura di), Legitimacy and the European Union, Taylor & Francis, 1999, p. 123, ISBN978-0-415-18188-4. URL consultato il 26 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2013).