Il Partito Social-Liberale Croato (in croato: Hrvatska socijalno-liberalna stranka - HSLS) è un partito politicocroato di ispirazione centrista; fondato nel 1989 col nome di Unione Liberale Sociale Croata (Hrvatski socijalno liberalni savez), è stato successivamente ridenominato.
Alle successive parlamentari del 1992 il partito ottenne il 17,7% dei voti e 14 deputati, attestandosi come la maggiore forza politica di opposizione ai governi di centro-destra guidati da HDZ. Alle parlamentari del 1995 si fermò all'11,6%, perdendo 2 seggi, mentre nel 1997 subì la scissione del Partito Liberale (LS).
Alle parlamentari del 2003 HSLS si presentò insieme a Centro Democratico: l'alleanza ottenne il 4,1% dei voti ed elesse 3 deputati, di cui 2 liberali (Đurđa Adlešič e Ivan Čehok). Il partito entrò poi nel governo guidato da Ivo Sanader (HDZ), mentre nel 2006 si ricompose la frattura col Partito Liberale (rappresentato al Sabor da Zlatko Kramarić, che aderì a HSLS).
Presentatosi autonomamente alle parlamentari del 2011, in cui si fermò al 2,9% senza ottenere alcuna rappresentanza parlamentare, tornò al Sabor in seguito alle parlamentari del 2015, quando, concorrendo nella Coalizione Patriottica, elesse 2 deputati (Dario Hrebak e Darinko Kosor). Nelle successive tornate elettorali concluse un accordo con HDZ: alle parlamentari del 2016 conseguì un solo seggio (Darinko Kosor), mentre alle parlamentari del 2020 ne ottenne due (Dario Hrebak e Darko Klasić).