In seguito alle elezioni federali del 2009 ha fatto parte della maggioranza di governo insieme ai democristiani della CDU e della CSU sostenendo il governo Merkel II. Dal 2013 al 2017 è stato extraparlamentare, mentre dal 2017 al 2021 si è trovato invece all'opposizione del secondo governo di grande coalizione CDU/CSU-SPD, il governo Merkel IV, unendosi al successivo governo Scholz, da cui è però uscito nel 2024, tornando all'opposizione.
Nel 1945, subito dopo la seconda guerra mondiale, erano stati rifondati due partiti politici liberali: il Partito Democratico Tedesco ed il Partito Popolare Tedesco, attivi nella Repubblica di Weimar. Da questi partiti l'11 dicembre 1948 nacque il Partito Liberale Democratico e primo leader fu Theodor Heuss.
Il FDP ha raccolto consensi compresi fra il 4,8% ed il 12,8% partecipando a coalizioni ora con la CDU, ora con la SPD. Almeno fino agli anni '80 il partito era infatti portatore di posizioni liberali in senso lato, tanto socio-liberali, quanto liberiste. Solo a partire dagli anni '90 il partito è divenuto alleato stabile della CDU, sostenendo i governi di Helmut Kohl, e mantenendo una politica attenta ai diritti civili, ma puntando maggiormente su una politica liberale in campo economico.
Alle elezioni politiche del 2005, la FDP ha ottenuto il 9,8% dei voti e ben 61 deputati. Il buon risultato del Partito della Sinistra ha reso impossibile la riconferma dell'alleanza rosso-verde composta da Alleanza 90/I Verdi e SPD. La CDU e la FDP non avevano, però, ottenuto la maggioranza dei seggi. Ciò ha portato ad un governo di "grande coalizione" tra CDU e SPD. L'alleanza Verdi-SPD-FDP era resa difficile per le divisioni tra SPD e FDP in materia economica, analoga difficoltà trovava l'alleanza Verdi-FDP-CDU, per i difficili rapporti tra Verdi e CDU.
Dopo le politiche del 2009 la FDP torna al governo (governo Merkel II) in coalizione con la CDU-CSU.
Nel 2010 l'allora leader della FDP Guido Westerwelle, dopo aver vittoriosamente guidato il partito sulla vetta del 14% di voti del 2009, ha aperto e condotto in prima persona una campagna di attacchi col suo fervore oratorio contro l'abuso del sussidio sociale popolarmente chiamato "Hartz IV" (da leggersi "Hartz vier", Hartz è il celebre autore della legge), accusandolo di frenare l'economia; ampie reazioni negative nell'opinione pubblica[7] (in parte convinta che il sistema Hartz IV sia troppo "taccagno"), e un successivo prolungato e drammatico calo di consensi per la FDP emerso dai sondaggi hanno riportato la paura, ricorrente nella storia del partito, di sparire dal parlamento federale a causa della barriera del 5% e hanno portato alla sostituzione di Westerwelle alla guida della FDP, aprendo la strada all'ascesa di Philipp Rösler a nuovo leader del partito nel maggio 2011, la quale però non porta allo sperato arresto dell'emorragia di consensi perché nelle elezioni del Land di Berlino del settembre 2011
la FDP crolla[8] al di sotto delle già negative aspettative scomparendo da tutti i parlamenti del Land.
Nell'ottobre 2011 il rischio di non raggiungere la soglia di sbarramento del 5% raffigurato dai sondaggi rafforza la posizione, fino ad allora fortemente in minoranza nel partito[9],
di riconsiderare la ferma politica di veto assoluto nei confronti di un salario minimo fissato per legge, progetto invece in fase avanzata nei piani dell'alleata di governo ma concorrente CDU-CSU, in risposta alle richieste della popolazione al ceto politico di migliore protezione dai rischi di impoverimento causati dalla crisi economica.
La FDP appartiene all'ideologia liberale classica[10][11][12][13], propugnando il liberalismo tanto nella sfera economica che in quella sociale[14]. Le attuali linee guida della FDP sono racchiuse nei cosiddetti Princìpi di Wiesbaden. Obiettivo chiave della FDP è il rafforzamento della libertà e della responsabilità individuale.
Attraverso la sua storia, le politiche della FDP hanno oscillato tra l'enfatizzazione del liberalismo sociale e del liberismo. Dagli anni ottanta, la FDP ha mantenuto un consistente atteggiamento pro-mercato. La FDP supporta solide leggi antitrust e uno standard minimo di welfare per ogni cittadino. In aggiunta, la FDP sostiene una riforma del sistema di welfare e del sistema sanitario, con leggi che richiederebbero ad ogni cittadino occupato di investire in una assicurazione sociale privata. Il partito supporta un sistema di tassazione sul reddito ad aliquote, opposto all'attuale sistema "lineare" e, nel lungo periodo, una flat tax. La FDP punta all'introduzione di un reddito di cittadinanza, che sostituisca la spesa pubblica per il welfare.
La FDP supporta i diritti LGBT; l'ex leader del partito Guido Westerwelle era apertamente gay. Nonostante ciò, il gruppo parlamentare del partito votò nel 2012 una mozione contro l'equiparazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, allo scopo di non destabilizzare la coalizione con i cristiano-democratici[15].
La FDP sostiene la doppia cittadinanza e sull'immigrazione il partito supporta il metodo a punti, inspirandosi allo stile canadese.
^ Stefan Immerfall e Andreas Sobisch, Party System in Transition, in Matthias Zimmer (a cura di), Germany: Phoenix in trouble?, Edmonton, University of Alberta, 1997, p. 114, ISBN978-0-88864-305-6.