Nel corso del suo XX congresso, tenutosi il 25 marzo 1990, il Partito Comunista dell'Estonia, guidato da Vaino Väljas, aveva dichiarato la propria indipendenza dal PCUS[1], ma la componente rimasta fedele a Mosca aveva dato vita ad un nuovo Partito Comunista dell'Estonia.
L'originario partito comunista, ormai divenuto indipendente dal PCUS, si registrò ufficialmente il 18 dicembre 1990, cambiando poi la propria denominazione[2]:
Partito Democratico Estone del Lavoro (Eesti Demokraatlik Tööpartei), il 28 novembre 1992;
Partito Socialdemocratico Estone del Lavoro (Eesti Sotsiaaldemokraatlik Tööpartei), nel gennaio 1998;
Partito della Sinistra Estone, il 18 dicembre 2004.
Il partito era organizzato attraverso il centralismo democratico: il presidente del partito ed il segretario generale erano scelti dal Comitato Centrale, nel quale figuravano i membri del partito rappresentanti le varie zone del paese.