Palazzo Ducale (Colorno)

Palazzo Ducale
Reggia di Colorno
Facciata sud verso i giardini
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàColorno
IndirizzoPiazza Garibaldi 26
Coordinate44°55′48.51″N 10°22′33.51″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVII secolo
Stilebarocco
Usocivile
Piani3
Realizzazione
ArchitettoFerdinando Galli da Bibbiena e Ennemond Alexandre Petitot
ProprietarioProvincia di Parma
CommittenteBarbara Sanseverino, Ranuccio II Farnese e Filippo I di Parma

Il palazzo ducale di Colorno, noto anche come reggia di Colorno, fu costruito agli inizi del XVIII secolo dal duca Francesco Farnese sui resti della rocca di Colorno.

Storia

Lato rivolto verso la piazza
Lato rivolto verso i giardini
Scalone interno
Lato rivolto verso il torrente Parma
Esterno della cappella ducale di San Liborio
Corte interna
Interno della cappella ducale di San Liborio
Seconda corte interna

Il primo edificio importante eretto a Colorno fu la rocca militare eretta nel 1337 da Azzo da Correggio con lo scopo di difendere l'Oltrepò. Nel 1402, morto Giberto da Correggio senza discendenza diretta, il duca di Milano Gian Galeazzo Visconti, con proprio diploma datato 29 luglio, trasferì tutti i beni da questi posseduti ai fratelli Ottobuono, Giacomo e Giovanni dei Terzi di Parma, compresi gli importanti e strategici castelli di Colorno, denominato Rocham de Colurnio e di Guardasone, ovvero Castrum Guardaxoni, feudi posti a sentinella, a levante e ponente, di Parma.[1] Dopo la morte di Gian Galeazzo, avvenuta poche settimane appresso, tutte le concessioni furono riconfermate ai Terzi dalla Reggente, la duchessa madre Caterina, tutrice del figlio quattordicenne Giovanni Maria Visconti, mediante un ulteriore atto, erogato il 18 novembre 1402.[2]

Nel giugno 1409, con l’occupazione delle terre parmigiane da parte di Niccolò III d'Este, conseguenza dell’assassinio a tradimento di Ottobuono, signore di Parma e di Reggio, nell’agguato di Rubiera, Colorno divenne centro di resistenza e supporto logistico-militare per le rappresaglie delle squadre dei fratelli superstiti Giovanni e Giacomo Terzi. Il 5 luglio 1409 Gherardo da Correggio tentò di penetrare con l’aiuto dei villici nel castello, ma dovette darsi alla fuga sotto la tempesta dei razzi incendiari scagliati dai difensori dagli spalti, lasciando dietro sé le case in fiamme del borgo. In seguito a questi ripetuti assalti, i Terzi conservarono nella loro disponibilità la rocca, consegnando la cerchia esterna come base alle forze amiche della Repubblica di Venezia che riuscì in questo modo a potenziare il suo controllo sulla via fluviale del Po.

I Veneti rimasero alla fine padroni del campo perché i due fratelli di Ottobuono, ai primi di ottobre Giacomo e poco appresso in prigionia Giovanni, finirono entrambi uccisi. Questo segnò la dispersione e in gran parte la rovina dei Terzi di Parma, che solo vent’anni dopo riuscirono in parte a riconquistare l’antica potenza. Questo si realizzò nel 1430 quando Filippo Maria Visconti, intendendo premiare il valore militare e le qualità del suo capitano e consigliere ducale Niccolò de' Terzi, il Guerriero, figlio legittimato di Ottobuono, gli assegnò in feudo, tra le altre terre, quella di Colorno, la cui rocca divenne, assieme a Guardasone, dimora per sé e la sua famiglia.[3]. Il 26 ottobre 1440 il Duca di Milano rinnovò le medesime concessioni al suo fido Niccolò il Guerriero.[4] Quel dominio di Niccolò de' Terzi, il Guerriero sulla rocca di Colorno durò esattamente cinque anni, sino all’autunno 1449, quando sul ducato di Milano prese il potere Francesco Sforza.

Il Terzi, dopo aver tentato un’estrema resistenza e aver offerto come basi militari le sue possenti rocche di Guardasone e Colorno alle truppe dell’amico e alleato Alfonso V d'Aragona, re di Napoli, nonché legittimo pretendente alla successione al Ducato dopo la morte di Filippo Maria Visconti, dovette infine arrendersi. Persa Guardasone sotto gli assalti d’Alessandro Sforza, in ritardo l’intervento bellico promesso dall’Aragonese, Niccolò il Guerriero dovette abbandonare il suo castello e il feudo di Colorno, trovando onorato asilo, con la moglie Ludovica e i figli, scortato dal folto stuolo di suoi cavalieri e armigeri, presso la corte di Ludovico III Gonzaga a Mantova.[5]

Il palazzo rinascimentale

Dopo la fuga del Terzi, la rocca di Colorno passò alla nobile famiglia Sanseverino. Venne ristrutturata nel XVI secolo dalla bellissima Barbara, cantata da Torquato Tasso, che la trasformò in un palazzo, sede di una raffinata corte e di una prestigiosa raccolta di dipinti di Tiziano, Correggio, Mantegna e Raffaello. Dopo che la contessa Barbara fu fatta imprigionare e condannare alla decapitazione dal duca Ranuccio I, nel 1612, i Farnese, duchi di Parma, s'impadronirono del palazzo. Ranuccio II, sospinto della moglie Margherita Violante di Savoia incominciò dei lavori di ristrutturazione radicale secondo lo stile barocco, progettati e diretti dall'architetto Ferdinando Galli da Bibbiena tra il 1699 e il 1708 con l'architetto Giuliano Mozzani.

Furono realizzate diverse fontane del giardino della reggia, tra cui la Fontana dei venti, in collaborazione con l'ingegnere idraulico Giovanni Baillieul, le Fontane dell'Obelisco e della Piramide. Tra il 1712 e il 1719 venne installata anche la fontana del Trianon, ispirata all'omonima del Parco di Versailles. Vi sono raffigurati i fiumi Parma e Taro che simboleggiano il duca Francesco Farnese e la moglie Dorotea Sofia di Neoburgo. Successivamente rimossa dal giardino e privata di molte delle statue che la componevano, nel 1920 venne posizionata al centro del laghetto del parco ducale di Parma. Sorte analoga subì anche la fontana di Proserpina, che fu acquistata dalla famiglia dei Rothschild, e attualmente si trova rimontata in Inghilterra nel parco di Waddesdon Manor.

Nel 1731, alla morte di Antonio Farnese, ultimo duca di Parma, per discendenza materna il ducato passò a Carlo III di Borbone che trasferì a Napoli le collezioni e gli arredi del palazzo.

La reggia

Nel 1749 il ducato passò a Filippo di Borbone, fratello di Carlo III e secondogenito di Elisabetta Farnese. Filippo affidò all'architetto Ennemond Alexandre Petitot il compito di ristrutturare il palazzo in stile rococò, con abbondanza di sete, specchi alla veneziana, arazzi, argenterie e preziosi servizi di porcellana "alla francese". Vennero usate prevalentemente maestranze francesi per far sì che gli interni del palazzo somigliassero alla reggia di Versailles in onore della moglie di Filippo, Luisa Elisabetta, figlia prediletta di Luigi XV. L'aspetto esterno del palazzo non venne modificato se non per l'aggiunta dello scalone esterno. Probabilmente è in uno dei salotti ristrutturati da Petitot che nel 1757-58 il pittore Giuseppe Baldrighi ritrasse don Filippo con la moglie e i figli (Ritratto di don Filippo di Borbone e famiglia, Parma, Galleria Nazionale).[6]

Il palazzo passò dunque a Ferdinando di Borbone, successore di Filippo, e a sua moglie Maria Amalia d'Asburgo, che però preferiva risiedere nel casino di caccia di Sala, lontana dal marito. Ferdinando, uomo molto religioso, fece ricostruire l'oratorio di corte di San Liborio, la cui facciata era inizialmente rivolta verso il palazzo. Egli fece inoltre costruire l'attiguo convento dei Domenicani direttamente collegato al suo appartamento privato da uno stretto corridoio. Nel suo appartamento privato venne inoltre realizzata una biblioteca con più di 6000 volumi, e un osservatorio astronomico.[7]

Alla morte di Ferdinando il Ducato di Parma venne annesso da Napoleone alla Francia.

Il 28 novembre 1807 un decreto di Napoleone lo dichiarò "Palazzo Imperiale" e furono iniziati nuovi lavori di ristrutturazione in stile neoclassico. Dopo il Congresso di Vienna, il ducato fu assegnato alla moglie di Napoleone Maria Luigia d'Austria che ne fece una delle sue residenze preferite aggiungendo un ampio giardino alla francese. Nel 1817 nella Sala Grande fu collocata la statua di Canova raffigurante Maria Luigia come Concordia.

Dopo l'Unità d'Italia il palazzo venne ceduto dai Savoia al Demanio dello Stato italiano, e nel 1870 venne acquistato dalla provincia di Parma. Quasi tutto l'arredo mobile del palazzo fu trasferito nei vari palazzi dei Savoia, tra cui il Quirinale a Roma, Palazzo Pitti a Firenze, il Palazzo reale di Torino e la Palazzina di caccia di Stupinigi. Sorte ancora peggiore hanno avuto il prezioso lampadario della Sala Grande e quello della sala della musica, che si trovano oggi all'estero presso la Wallace Collection di Londra. Dopo l'acquisto da parte della provincia il palazzo fu adibito a Ospedale Psichiatrico distruggendo il teatro di corte, per ricavarne dei locali.

Fortunatamente le sale artisticamente più importanti del palazzo poterono in gran parte salvarsi in quanto concesse in uso come abitazione per i dipendenti dell'ospedale. Dal 1915 fino alla seconda guerra mondiale in alcune stanze del piano nobile trovarono posto i primi pezzi raccolti da Glauco Lombardi e poi trasferiti a Parma nell'omonimo museo. Perfettamente integra è invece la chiesa di corte di San Liborio e il suo organo Serassi che conta ben 2898 canne e viene utilizzato per concerti.

Durante la Seconda guerra mondiale nel 1943 il Palazzo fu occupato dall'esercito tedesco; il 20 marzo 1945, bombardieri anglo-americani attaccarono Colorno e nel raid aereo vennero colpite la ferrovia e i depositi di carburante nascosti nel parco causando tre giovani vittime.[8][9][10] Il 23 dicembre 1999 con delibera, dalla Giunta Provinciale di Parma, il Palazzo Ducale viene rinominato in Reggia Ducale di Colorno. Dal 2004, alcuni spazi del Palazzo Ducale di Colorno ospitano la sede di ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Rettore della Scuola è il Maestro Gualtiero Marchesi. Nel 2012, l'edificio subisce dei danni a causa di due scosse sismiche avvenute il 25 e il 27 gennaio, rispettivamente di magnitudo 4.9 e 5.4.[11] Il 12 dicembre 2017 il Palazzo Ducale è stato parzialmente allagato a seguito dell'esondazione del torrente Parma.[12]

Le sale

Le sale sono più di 400. La maggior parte sono senza mobili con pavimenti in marmo rosa e soffitti affrescati. Alle sale del piano nobile si accede tramite un grande scalone d'onore, collegato direttamente alla Galleria alla sala d'armi, ricavata da un ambiente in cui originariamente si trovava una cappella. Dalla galleria si può giungere all'interno della prima torretta affacciata verso il giardino, all'interno della quale si trova un salottino cinese. Da qui la vista può spaziare fino all'altra torre affacciata sulla piazza del paese, attraverso un cannocchiale prospettico costituito da ben 11 porte, poste tutte sulla stessa linea. Ci è possibile immaginare l'arredamento originario di queste sale, grazie a dei fotomontaggi realizzati da Glauco Lombardi creati utilizzando le foto degli arredi originali rintracciati nei vari palazzi dei Savoia.

La sala più ampia del palazzo è appunto la Sala Grande, il cui aspetto è il risultato dei lavori intrapresi dal Petitot di cui possediamo ancora i disegni originali. La sala divide la parte del palazzo destinata ai duchi da quella destinata alle duchesse, e per il fatto di occupare due piani del palazzo è un esempio di sala all'italiana. Possiamo ancora ammirarne la bellissima decorazione a stucco e il camino realizzato da Jean-Baptiste Boudard, mentre si sono persi gli specchi che ne ricoprivano in parte le pareti. Fino al 1848 vi era collocata la statua del Canova rappresentante Maria Luigia, oggi trasferita nel museo nazionale di Parma.

A Torino, all'interno del palazzo reale troviamo i 12 arazzi della Manifattura Gobelins di Parigi dalla serie Storie di Don Chisciotte eseguita fra il 1746 e il 1749 dall'arazziere Michel Audran, su cartone del pittore Charles Coypel e appartenenti al Palazzo Ducale di Colorno. A Roma, all'interno del Qurinale, nella Sala delle Udienze, si conservano tre arazzi della serie Amori degli Dei. Insieme al panno con Bacco e Arianna, che si trova nella Sala degli Arazzi, furono tessuti nella manifattura di Beauvais tra il 1750 e il 1752, su cartoni di François Boucher. Furono assegnati al Quirinale nel 1888. Anche la scrivania del Presidente della Repubblica arriva da Colorno.

La seconda sala più ampia del palazzo è quella della musica, situata sul lato che affaccia il torrente e non ancora restaurata, mentre quella forse meglio conservata è la "sala della compagnia" alle cui pareti si trovava, nel 1861, la collezione di 16 ritratti a pastello eseguiti dal Liotard, oggi conservati presso la palazzina di caccia di Stupinigi.

Galleria d'immagini

I giardini

I giardini

Il primo impianto dei giardini risale al 1480 ad opera di Roberto Sanseverino. All'epoca di Francesco Farnese risale la realizzazione, su progetto di Ferdinando Galli Bibiena, del "Grande Parco", un misto fra giardino all'italiana e giardino alla francese profondo oltre quattro chilometri. Tra i vanti del giardino meritava molta attenzione la Grotta Incantata dotata di automi che si muovevano e rappresentavano scene di divinità mitologiche.

La ristrutturazione di Petitot adeguò il parco ai dettami della moda francese mentre Maria Luigia d'Austria lo trasformò nel 1816 in un giardino all'inglese.

Nell'epoca post-unitaria il parco ebbe un periodo di progressivo degrado e subì dei danni durante la seconda guerra mondiale. La fontana di Proserpina, dopo essere stata acquistata dalla famiglia dei Rothschild, si trova attualmente in Inghilterra nel parco di Waddesdon Manor, mentre la fontana del Trianon si trova al centro dell'isoletta del Parco Ducale di Parma, seppur mancante di molte delle statue che aveva originariamente. Altre statue provenienti dal Palazzo Ducale si trovano attualmente nel giardino del castello di Montechiarugolo.

Recentemente l'amministrazione provinciale di Parma ha provveduto alla ricostruzione storica del parco recuperando il fasto dell'architettura del periodo farnesiano ripristinando il parterre centrale, i giochi d'acqua e i berceaux laterali. È stato inoltre ricreato il laghetto.

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ Oltre a questi, il diploma ducale assegnava ai Terzi anche le terre di Traversetolo, Montecchio Emilia, Scalochia, Bazzano, Rossena, Sassatello, Gombio, Brescello, Boretto, Gualtieri, Cavriago. Il diploma è stato integralmente trascritto in: I. Affò, Istoria della città, e ducato di Guastalla, vol. I, Guastalla 1785, pp. 379-387.
  2. ^ Cfr. Paolo Cont, I Terzi di Parma, Sissa e Fermo, Prefazione di Marco Gentile ("Fonti e Studi", serie I, XXI), Parma, presso la Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, Parma 2017, p. 56.
  3. ^ “Di più ancora gli fece dono di Colorno, come si tragge assai chiaramente da Giovanni Simonetta.” Cfr. I. Affò, Memorie storiche di Colorno, Parma 1800, pp. 30-31.
  4. ^ Michele Daverio scrive nelle sue Memorie che Filippo Maria Visconti, “pure volle premiar alcuni di quelli Condottieri d'armi che dal canto loro non avevan mancato di attaccamento e valore […] Infine concedette alli 26 ottobre 1440 anche al magnifico Nicolao Guerrero la terra di Colorno nel Parmigiano.”, cfr. Daverio, 1804, p. 169.
  5. ^ L’Angeli, citando il cronista coevo Giovanni Simonetta nella sua Sforziade, così scrive: “Per la qual cosa quelli di Guardasone veggendosi fuori della speranza di questo soccorso, né d’altronde aspettandone, pochi dì dopo si danno ad Alessandro. della qual cosa havutone Nicolò novelle, non giudicò, che fusse da aspettarlo in Colorno, dove allhora si trovaua, & perché non paresse a’ suoi, ch’egli se ne fuggisse, finſe havere bisogno di gire a Mantova, dove prima haveua mandato la moglie, & l’altra famiglia non atta all’arme, per procurare il sussidio gia domandato al Re, et così lasciato Colorno, il quale era ben fornito di cavalli, & di fanti con molte lagrime se ne’ fuggì a Mantova.” B. Angeli, ”Historia della città di Parma”, Parma 1591, p. 390.
  6. ^ Pellegri, 1981, p. 39
  7. ^ AA.VV., 1975, p. 23
  8. ^ biografiadiunabomba.it - "Cronologia", su biografiadiunabomba.it. URL consultato il 31 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2013).
  9. ^ xoomer.virgilio.it/parmanelweb - "I bombardamenti alleati sulla provincia di Parma (1944-1945)", su xoomer.virgilio.it. URL consultato il 31 ottobre 2013.
  10. ^ istitutostoricoparma.it - "occupazione Militare - I bombardamenti", su istitutostoricoparma.it. URL consultato il 31 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2016).
  11. ^ Terremoti: assessore Patrimonio Colorno, crollate 3 statue della Reggia | Bologna la Repubblica.it, su bologna.repubblica.it. URL consultato il 27 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2021).
  12. ^ Parma, allagata la reggia di Colorno che ospita la scuola di Gualtiero Marchesi.

Bibliografia

  • AA.VV., La Reggia di Colorno, Colorno, 1975.
  • Ireneo Affò, Memorie storiche di Colorno, Parma, Per li Fratelli Gozzi, 1793.
  • Ireneo Affò, Istoria della città e ducato di Guastalla, I, Guastalla, Regio ducale stamperia Costa, 1785.
  • Bonaventura Angeli, La historia della citta di Parma, et la descrittione del fiume Parma, Parma, appresso Erasmo Viotto, 1591.
  • Paolo Cont, I Terzi di Parma, Sissa e Fermo, Prefazione di Marco Gentile, Seconda edizione,, in Fonti e Studi, serie II, XIV-2, Parma, presso la Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi, 2019, ISBN 978-88-941135-5-6.
  • Michele Daverio, Memorie sulla storia dell’ex ducato di Milano, Milano, presso Andrea Mainardi, 1804.
  • Marco Pellegri, Colorno Villa Ducale, Parma, 1981.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su reggiadicolorno.it. Modifica su Wikidata
  • Palazzo Ducale, su PatER - Catalogo del Patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN154830893 · LCCN (ENn85044069 · J9U (ENHE987007322702505171

Read other articles:

Edward Mushalli Wakil Wali Kota Tanjungpinang ke-2Masa jabatan21 September 2008 – 21 September 2013PresidenSusilo Bambang YudhoyonoGubernurIsmeth AbdullahMuhammad Sani PendahuluWan Izhar AbdullahPenggantiSyahrul Informasi pribadiLahir17 September 1952 (umur 71) Tambelan, Bintan, Kepulauan RiauKebangsaan IndonesiaSuami/istriWan FazillahAnak1. M. Endy Febri2. M. Dedy Saputra3. M. Arief Agustian4. M. Yayat AyatullahSunting kotak info • L • B Drs. H. Edward ...

 

Si ce bandeau n'est plus pertinent, retirez-le. Cliquez ici pour en savoir plus. Certaines informations figurant dans cet article ou cette section devraient être mieux reliées aux sources mentionnées dans les sections « Bibliographie », « Sources » ou « Liens externes » (décembre 2017). Vous pouvez améliorer la vérifiabilité en associant ces informations à des références à l'aide d'appels de notes. Pour les articles homonymes, voir Tourbillon. Tr...

 

Boffalora d'AddaKomuneComune di Boffalora d'AddaNegaraItaliaWilayahLombardyProvinsiProvinsi Lodi (LO)Pemerintahan • Wali kotaLivio BossiLuas • Total8,1 km2 (31 sq mi)Ketinggian78 m (256 ft)Populasi (Dec. 2004) • Total1.304 • Kepadatan16/km2 (42/sq mi)DemonimBoffaloresiZona waktuUTC+1 (CET) • Musim panas (DST)UTC+2 (CEST)Kode pos26811Kode area telepon0371Situs webSitus web resmi Boffalora d'Adda adal...

For other uses, see Redshirt (disambiguation). Southern US paramilitary organization (post-Civil War) Red ShirtsRed Shirts at a polling place in Old Hundred, North Carolina, on Election Day, November 8, 1898LeadersBenjamin TillmanEllison D. SmithJosephus DanielsClaude KitchinDates of operation1875–1900sAllegianceDemocratic Party (Redeemers)MotivesWhite supremacyHeadquartersSouth CarolinaActive regionsSouthern U.S. (especially The Carolinas)IdeologyWhite supremacyAnti-ReconstructionAlli...

 

Questa voce sull'argomento chiese della Puglia è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Voce principale: Chiese di Foggia. Basilica Cattedrale della Beata Vergine Maria Assunta in CieloStato Italia RegionePuglia LocalitàFoggia Coordinate41°27′48.5″N 15°32′38.1″E / 41.463472°N 15.543917°E41.463472; 15.543917Coordinate: 41°27′48.5″N 15°32′38.1″E / 41.463472°N 15.543917°E41.463472; 15.5...

 

Земская почтаУезды Алатырский Александрийский Ананьевский Ардатовский Арзамасский Аткарский Ахтырский Балашовский Бахмутский Бежецкий Белебеевский Белозерский Бердянский Бобровский Богородский Богучарский Борисоглебский Боровичский Бронницкий Бугульминский Бу�...

هنودمعلومات عامةنسبة التسمية الهند التعداد الكليالتعداد قرابة 1.21 مليار[1][2]تعداد الهند عام 2011ق. 1.32 مليار[3]تقديرات عام 2017ق. 30.8 مليون[4]مناطق الوجود المميزةبلد الأصل الهند البلد الهند  الهند نيبال 4,000,000[5] الولايات المتحدة 3,982,398[6] الإمار...

 

2016年美國總統選舉 ← 2012 2016年11月8日 2020 → 538個選舉人團席位獲勝需270票民意調查投票率55.7%[1][2] ▲ 0.8 %   获提名人 唐納·川普 希拉莉·克林頓 政党 共和黨 民主党 家鄉州 紐約州 紐約州 竞选搭档 迈克·彭斯 蒂姆·凱恩 选举人票 304[3][4][註 1] 227[5] 胜出州/省 30 + 緬-2 20 + DC 民選得票 62,984,828[6] 65,853,514[6]...

 

Alex GravesAlex Graves at the 2011 WonderCon.LahirAlexander John Graves23 Juli 1965 (umur 58)Kansas City, MissouriPekerjaanSutradara, Produser, Penulis naskah Alexander John Alex Graves (lahir 23 Juli 1965) adalah seorang sutradara, produser dan penulis naskah asal Amerika Serikat. Kehidupan awal Alex Graves lahir di Kansas City, Missouri. Ayahnya, William Graves, adalah wartawan untuk The Kansas City Star dan ibunya, Alexandra Sandy Graves, bekerja untuk Senator Amerika Serikat Nancy K...

CastagnèdecomuneCastagnède – Veduta LocalizzazioneStato Francia Regione Nuova Aquitania Dipartimento Pirenei Atlantici ArrondissementPau CantoneOrthez et Terres des Gaves et du Sel TerritorioCoordinate43°27′N 0°59′W / 43.45°N 0.983333°W43.45; -0.983333 (Castagnède)Coordinate: 43°27′N 0°59′W / 43.45°N 0.983333°W43.45; -0.983333 (Castagnède) Superficie8,48 km² Abitanti203[1] (2009) Densità23,94 ab./km² Altre...

 

Museum Cluny Museum Cluny, secara resmi Musée de Cluny-Musée National du Moyen Âge, adalah museum seni abad pertengahan di Paris. Terletak di arondisemen ke-5 Paris, berbatasan dengan alun-alun Samuel-Paty di selatan, boulevard Saint-Michel di barat, boulevard Saint-Germain di utara, dan rue Saint-Jacques di timur.[1] Bangunannya menggabungkan Thermae era Romawi, Thermes de Cluny termasuk frigidarium yang terpelihara dengan baik, dan Hôtel de Cluny abad ke-15, mansion Parisian of ...

 

Football match2010 FA Community ShieldThe match programme cover Chelsea Manchester United 1 3 Date8 August 2010[1]VenueWembley Stadium, LondonMan of the MatchPaul Scholes (Manchester United)RefereeAndre Marriner (West Midlands)[2]Attendance84,623WeatherClear25 °C (77 °F)[3]← 2009 2011 → The 2010 FA Community Shield (also known as The FA Community Shield sponsored by McDonald's for sponsorship reasons) was the 88th FA Community Shield, an annual...

Constitutional and hereditary monarchy of the Kingdom of the Netherlands Queen of the Netherlands redirects here. For the ship, see Queen of the Netherlands (ship). This article has multiple issues. Please help improve it or discuss these issues on the talk page. (Learn how and when to remove these template messages) This article's tone or style may not reflect the encyclopedic tone used on Wikipedia. See Wikipedia's guide to writing better articles for suggestions. (March 2023) (Learn how an...

 

2020 U.S. presidential election Timeline 2017–2019 January–October 2020 November 2020 – January 2021 Presidential debates Parties Polling national statewide News media endorsements primary general Fundraising Russian interference Presidential electors (fake electors) Electoral College vote count Presidential transition Subsequent voting restrictions Attempts to overturn Protests inauguration week Lawsuits pre-election post-election Texas v. Pennsylvania January 6 Capitol attack timelin...

 

العلاقات الفرنسية الموريشيوسية فرنسا موريشيوس   فرنسا   موريشيوس تعديل مصدري - تعديل   العلاقات الفرنسية الموريشيوسية هي العلاقات الثنائية التي تجمع بين فرنسا وموريشيوس.[1][2][3][4][5] مقارنة بين البلدين هذه مقارنة عامة ومرجعية للدولتين: وجه ا...

All the still camera films on this page have either been discontinued, have been updated or the company making the film no longer exists. Often films will be updated and older versions discontinued without any change in the name. Films are listed by Brand name. Photographic films for still cameras that are currently available are in the list of photographic films. Films for movie making are included in the list of motion picture film stocks. ADOX Adox was a German camera and film brand of Fo...

 

МЭС Центра Тип Филиал ОАО «ФСК ЕЭС» Основание 1954 Расположение  Россия: Москва Ключевые фигуры Генеральный директор Демин С.А., главный инженер Горбунов А.В. Отрасль Электроэнергетика Число сотрудников 6000 чел. Сайт www.mes-centra.ru МЭС Центра (Магистральные электрические с�...

 

2012年夏季奥林匹克运动会圣马力诺代表團圣马力诺国旗IOC編碼SMRNOC聖馬利諾國家奧林匹克委員會網站www.cons.sm(意大利文)2012年夏季奥林匹克运动会(倫敦)2012年7月27日至8月12日運動員4參賽項目4个大项旗手亚历山德拉·佩里利历届奥林匹克运动会参赛记录(总结)夏季奥林匹克运动会19601964196819721976198019841988199219962000200420082012201620202024冬季奥林匹克运动会19761980198419881992199...

Not to be confused with Kevin Hopkins. British Independent politician Kelvin HopkinsOfficial portrait, 2017Shadow Secretary of State for Culture, Media and SportIn office28 June 2016 – 7 October 2016LeaderJeremy CorbynPreceded byMaria EagleSucceeded byTom WatsonMember of Parliamentfor Luton NorthIn office1 May 1997 – 6 November 2019Preceded byJohn CarlisleSucceeded bySarah Owen Personal detailsBornKelvin Peter Hopkins (1941-08-22) 22 August 1941 (age 82)Leicester, E...

 

Questa voce o sezione sull'argomento telenovela non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti. Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Questa voce o sezione sull'argomento fiction televisive non è ancora formattata secondo gli standard. Commento: in particolare sezione premi Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento....