Quando Oscar nacque a Parigi il 4 luglio 1799, il padre, Jean-Baptiste Jules Bernadotte, era il Ministro della guerra francese. Durante la sua infanzia visse in parte a Parigi con la madre Désirée, in parte nel castello di Mortefontaine, proprietà di Giuseppe Bonaparte[2], marito della sorella maggiore di sua madre Giulia Clary, e in parte nel castello dei Bernadotte. Durante questo periodo iniziò, con i primi istitutori, la sua istruzione.
Il 21 agosto 1810 il padre venne designato principe ereditario della corona svedese e, dopo che fu riconosciuta la discendenza maschile dei Bernadotte come ereditaria, Oscar occupò il secondo posto nella linea di successione. In questi anni Oscar compì numerosi viaggi in Svezia e ricevette il titolo di Duca di Södermanland da re Carlo XIII.[3]
Nel febbraio del 1824 il Principe occupò brevemente il ruolo di Viceré di Norvegia e, giunto a Kristiania, vi soggiornò con la moglie. L'incarico terminò l'11 ottobre dello stesso anno. Egli fu nuovamente Viceré di Norvegia dal 1833 al 1834, quando partecipò alla fondazione del Parlamento norvegese. Oscar fu direttore della Reale Accademia Svedese delle Arti e della Università di Lund. Si dedicò anche alla litografia e alla composizione musicale.
Nel 1840 pubblicò uno scritto sul sistema penitenziario svedese, nel quale egli espone le sue proposte di riforma del medesimo: abolizione della pena di morte, della tortura e della deportazione, miglioramento generale delle condizioni carcerarie e dei diritti umani dei prigionieri. Questa sua opera fu tradotta in varie lingue e gli valse il prestigio internazionale.
Matrimonio
Il padre di Oscar aveva scelto quattro principesse come candidate per il suo matrimonio, in ordine di sua priorità:
Ebbe anche due figli dall'attrice Emilie Högqvist (Stoccolma, 29 aprile 1812 - Torino, 18 dicembre 1846) che furono chiamati in modo non ufficiale Principi di Lapponia.
In precedenza, da una relazione con l'aristocratica Gustava Charlotta Jacquette Aurora Gyldenstolpe (Stoccolma, 4 luglio 1797 - Costantinopoli, 7 gennaio 1839) era nata una figlia.
Re di Svezia e di Norvegia
Oscar divenne capo del Governo l'8 marzo 1844, alla morte del padre, e venne incoronato a Stoccolma il 28 settembre dello stesso anno, ma non venne incoronato in Norvegia. Il nuovo Re mostrò subito una certa tendenza liberale moderata, che risultò scomoda sia all'ala conservatrice del Parlamento sia a quella liberale. Come risultato ogni proposta del sovrano veniva regolarmente respinta. La pressione esercitata dal Parlamento fu fondamentale per il costante cambio dei ministri. Il Re ebbe particolare interesse per la politica sociale e si pronunciò in diverse occasioni per le riforme del sistema giuridico e penale.
Tra le riforme che egli riuscì ad attuare occupano un posto importante quelle destinate a migliorare l'economia del Regno, come la semplificazione fiscale e il libero commercio; per quanto riguarda l'aspetto sociale vennero concesse la libertà di stampa e quella religiosa. Egli promosse la prosperità economica dei suoi due regni minori meglio dei suoi predecessori: ottenne la pace e le riforme sociali che permisero l'integrazione politica dei tre regni nordici.
Nel 1850 la salute del Re cominciò a peggiorare velocemente. Il 25 settembre 1857 il figlio Carlo venne nominato reggente, con l'accordo di entrambi i Parlamenti, quello svedese e quello norvegese. Oscar morì nella città di Stoccolma l'8 luglio 1859, dopo una lunga infermità. È sepolto nella chiesa di Riddarholmen.
Oscar ebbe anche due figli con l'attrice Emilie Högqvist:
Hjalmar Högqvist (Amburgo, 18 giugno 1839 - Londra, 1874), sposò Emilie Amalia Hafström (nata nel 1836), i quali ebbero due figlie: Klara Edit Emilia Högqvist (1865-1901) e Agda Thekla Charlotta Högqvist (1867-1870).
Max Högquist (Stoccolma, 12 agosto 1840 - Shanghai, 13 luglio 1872), vice console di Svezia e Norvegia in Cina.
Con l'aristocratica Gustava Charlotta Jacquette Aurora Gyldenstolpe ebbe una figlia:
^Dato il rango che egli occupava nella linea di successione, dovette imparare rapidamente la lingua svedese, ciò gli permise di diventare interprete del padre.