L'ortodossia (dal greco όρθος, "retto", "corretto" e δόξα, "opinione", "dottrina") è l'accettazione piena e coerente dei principi di una dottrina. È usato nei contesti religiosi, viene contrapposto all'eresia o, appunto, eterodossia.[1]
In generale, può significare l'insieme completo dei principi di una ideologia, una corrente di pensiero, una dottrina filosofica, religiosa o corrente artistica: per esempio "ortodossia marxista" o "ortodossia scientifica".[1]
Nel cristianesimo, l'ortodossia (in greco, "corretta opinione") è la piena aderenza a quelli che sono considerati, da parte di ciascuna Chiesa cristiana, gli insegnamenti autentici di Gesù Cristo e le verità di fede irrinunciabili, come sono presenti nella Rivelazione e sancite dai concili ecumenici.
In questo senso, "ortodosso" è il contrario di eretico (o, appunto, "eterodosso"). Ogni Chiesa, evidentemente, tende a considerare "ortodossa" almeno se stessa.
È a questo concetto di ortodossia che fanno riferimento le denominazioni sia delle Chiese "ortodosse", sia delle Chiese "ortodosse orientali", tutte in secolare polemica con la Chiesa cattolico-romana, da esse giudicata eterodossa a causa di divergenze dottrinali e liturgiche.
Ad utilizzare il termine "ortodosso" nella propria denominazione ufficiale, o comunque a definirsi spesso "ortodossi", sono dunque tre grandi gruppi di Chiese:
Le Chiese ortodosse "calcedoniane", che riconoscono come ecumenici e dottrinalmente vincolanti i primi quattro Concili ecumenici, compreso quello di Calcedonia: rappresentano la parte più nota del mondo ortodosso e sono caratterizzate da una certa omogeneità, anche perché la maggior parte di esse, pur garantendo l'indipendenza di ogni Patriarcato o Chiesa autocefala, si professa in comunione con il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e utilizza nella liturgia il rito bizantino. In senso più ristretto, dunque, quando si parla di Ortodossia all'interno della cristianità, si fa normalmente riferimento a questa specifica corrente, distinta dal cattolicesimo e dal protestantesimo, ma anche dalle Chiese orientali antiche.
Anche la Chiesa cattolico-romana, naturalmente, si professa "ortodossa", e ritiene "eretiche", o per lo meno "scismatiche", tutte le altre Chiese. In questo caso specifico, per "ortodossia" essa intende l'insieme delle verità di fede enunciate ufficialmente dal Magistero cattolico.
Note
^abortodossia, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 5 gennaio 2015.