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Il nazional-anarchismo per i suoi sostenitori non è altro che la teorizzazione compiuta e fatta ad ideologia di quello che è l'anarco-tribalismo (tribalismo anarchico o solo tribalismo), quindi la definizione di anarchia tribale viene a coincidere con la definizione di nazional-anarchismo.
Si rifanno anche al concetto di "Anarca" in filosofi come Julius Evola e il neo-spenglerianoFrancis Parker Yockey, Otto Strasser ed Ernst Jünger; possono essere associati a precursori della corrente anche alcuni concetti di Nietzsche. Le radici del pensiero nazional-anarchico possono essere trovate anche in altri pensatori considerati di solito distanti dal pensiero anarchico ma promotori di un concetto di nazione e di indipendenza quali Gabriele D'Annunzio, Louis-Ferdinand Céline, Berto Ricci, Henry de Montherlant[2], i quali si definivano "anarchici di destra", anche se la suddetta definizione è rigettata dai militanti del movimento; come si evince nel Manifesto, il loro motto è: "Oltre la Destra e la Sinistra".
Il termine nazional-anarchismo venne coniato contemporaneamente da Troy Southgate (attivista, scrittore e musicista britannico), considerato il fondatore del movimento attuale, Peter Topfer (Germania) e Hans Cany (Francia) e fu usato dall'ora defunto National Revolutionary Faction per descrivere la sua ideologia. Il nazional-anarchismo è una forma che abbraccia i fondamenti dell'anarchismo, focalizzando la lotta contro lo Stato, sia esso una plutocrazia iper-capitalista o una mediocrazia socialista/comunista, così come contro ogni tirannia, in qualsiasi forma essa si mascheri, ivi compresa quella degli anarchici marxisti. Le radici del movimento sono strettamente anarchiche, ed il primo movimento proto nazional anarchico era il "Raven Banner's Collective", movimento che si rifaceva per lo più a Nestor Ivanovič Machno, uno dei pensatori fondamentali dell'anarchismo. L'origine di tale movimento quindi è prettamente di matrice socialista nazionale, anarco-socialista e anarco-ambientalista (anarchismo verde).
Storia
Il termine "Nazional-Anarchismo" si ritrova già negli anni venti, quando Helmut Franke, uno scrittore tedesco coinvolto con il Movimento Conservatore Rivoluzionario, lo usa per descrivere le sue vedute politiche[3]. Nel Regno Unito durante i primi anni ottanta il gruppo Black Ram promulgò idee che descriveva come "Nazional-Anarchismo" e "Anarconazionalismo" (ben diverso dal nazional-anarchismo)[4]. Comunque, l'uso odierno deriva dal nazional-anarchico francese Hans Cany, che per primo fece uso di questo termine nei primi anni novanta insieme ai termini simili "Nazional-libertario" e "anarco-identitario"[3][5]. Hans Cany nella sua intervista dichiara che su questa nuova ideologia ha avuto influenza maggiore il circolo libertario situato in Florida Raven's Banner Collective, che può essere considerato il primo movimento proto N-A. Questi (oltre ad aver intrapreso un rapporto di scambio epistolare con lo stesso), con la pubblicazione britannica Alternative Green di Richard Hunt, hanno cominciato a sviluppare quello che sarebbe diventato oggi la visione oltre destra e sinistra del Nazional-Anarchismo. Il Raven's Banner Collective sosteneva l'autodeterminazione dei popoli, la sovranità nazionale, i gruppi di affinità, l'anti-imperialismo, la democrazia diretta, l'ambientalismo radicale, l'autogestione, la cogestione. Dal suo lato Alternativa Verde sviluppava l’ecologismo radicale, anarchico e radicato. Tutto ciò ha contribuito in modo significativo a porre le basi del movimento Nazional-Anarchico nella sua forma attuale. La visione del collettivo era una visione unificatrice di temi vicini sia alla destra e sinistra extraparlamentare, sia alla famiglia libertaria.
Intorno allo stesso periodo, Richard Hunt lasciò la redazione della rivista "Green Anarchist", a causa di un disaccordo riguardo alle strategie politiche e fondò un suo nuovo giornale, "Alternative Green"[6]. A causa della politica di "Alternative Green" di pubblicare articoli da tutto l'insieme delle ideologie politiche, il rimanente staff di "Green Anarchist" accusò costantemente Hunt di supportare il fascismo, mentre lo scrittore e attivista di sinistra Stewart Home accusò sia "Alternative Green" che "Green Anarchist" di appoggiare Fare Verde[7].
Nella metà degli anni novanta Troy Southgate, membro fondatore e militante del British National Front e dell'International Third Position, partiti di area neofascista, cominciò a muoversi verso l'anarchismo verde di Hunt. Nel 1998 Southgate fondò il National Revolutionary Faction (NRF), esercitando la funzione di segretario nazionale[8]. Per un certo periodo fu anche membro della redazione di "Alternative Green"[8]. In seguito Southgate rinnegò il concetto della cellula rivoluzionaria e nel 2003 sciolse l'NRF, poco dopo che lui e altri attivisti dell'NRF stesso erano diventati affiliati con un forum inglese di controcultura, il "Cercle de la Rose Noire", del quale Southgate è presidente.[8][9]
Un gruppo che ha accettato il Nazional-Anarchismo come alleato è l'American Revolutionary Vanguard, che propone un'alleanza tra diverse ideologie opposta ai presenti governi del mondo occidentale.[10]
Ideologia
I nazional-anarchici vedono le gerarchie insite nei governi e nel capitalismo come oppressive. Essi difendono l'azione collettiva organizzata secondo le linee dell'identità nazionale e propongono un ordine sociale decentralizzato nel quale singole comunità volontariamente stabiliscono e mantengono comunità distinte[11]. Essi possono più accuratamente essere definiti "anarchici tribali".[12]
I nazional-anarchici auspicano un'organizzazione sociale basata non più sullo Stato come figura istituzionale più importante, ma all'opposto su piccole entità quartierali di massimo 3.000 abitanti ciascuna, a fungere da base per le istituzioni superiori (comune, provincia, regione, Stato). A questi miniagglomerati sarebbe demandata la concessione dei servizi su base d'appalto. In pratica lo Stato verrebbe abolito e tutte le sue funzioni svolte da società private a cui viene dato in appalto dalla comunità il servizio da svolgere. Per i servizi pubblici su licenza, quali i trasporti e il piccolo commercio, prospettano l'assegnazione di essi sulla base dell'offerta libera che gli interessati offrono all'ente pubblico (miniagglomerato, o comune, o provincia, ecc.) come tassa. Ovverosia in un determinato settore le licenze verrebbero concesse al richiedente che sappia di poter far fronte coi suoi introiti lordi all'entità della tassa pagata. Questo per eliminare la corruzione nell'assegnazione e la stasi nel ricambio, concedendole a chi veramente si dimostri capace di far bene il lavoro a cui la licenza fa riferimento.
I nazional-anarchici tendono a difendere pratiche economiche[13] come il distributismo e il mutualismo, nelle quali l'enfasi è posta su una vasta proprietà dei mezzi di produzione, nella forma di piccoli commerci e cooperative operaie socializzate in un sistema corporativo in cui i presidenti nazionali delle corporazioni (eletti in un sistema base-verticistico dalle corporazioni in modo simile alla democrazia organica) verrebbero a rappresentare i ministri del corrispondente settore[14]. Il concetto rivoluzionario-conservatore dell'Anarca è fondamentale nel Nazional-anarchismo[8], come l'abolizione delle tasse coercitiva, sostituita dalla tassazione volontaria sulle licenze.
È contro il populismo penale e per l'abolizione del sistema carcerario come oggi lo conosciamo, sostituito da una "città" nella quale i detenuti possano vivere "liberamente" assieme ai loro congiunti come in una qualunque altra città, ma dalla quale non possano uscire se non con permessi premio simili agli attuali.
Il nazional-anarchismo condivide con la maggior parte delle tendenze dell'anarchismo con l'obiettivo di riorganizzare le relazioni umane, con un'enfasi nel sostituire le strutture gerarchiche di governi e capitalismo con locali e comuni decisioni. Troy Southgate ha detto:
Noi crediamo nel decentramento politico, sociale ed economico. In altre parole, noi desidereremmo vedere un declino positivo per cui tutti i concetti burocratici come l'ONU, la NATO, l'Unione europea, la Banca Mondiale e perfino gli stati come la Germania e l'Inghilterra siano sradicati e conseguentemente sostituiti da villaggi-comunità autonomi.[13]
I nazional-anarchici rifiutano il liberalismo come causa primaria del declino sociale delle nazioni e delle identità culturali[15]. I nazional-anarchici rifiutano anche qualsiasi tipo di tirannia poiché sono espressioni di regimi statalisti e totalitari di governi. Gli anarchici e i marxisti accusano i nazional-anarchici di essere fascisti/nazionalisti infiltrati con lo scopo di screditare l'anarchismo tradizionale[16]. Il Nazional-anarchismo è considerato da loro una ideologia di estrema destra dagli anarchici ed è denunciato come un tentativo di sdoganamento del nazionalismo bianco nell'anarchismo.[17]Antifa, un network militante di estrema sinistra, rivendica violenti confronti fisici con Nazional-anarchici, che il network considera far parte dell'estrema destra[18]. Southgate è stato definito antifemminista[19] ma al contempo si definisce anti-misogino. Molti di essi, oltre che ambientalisti sono fautori dei diritti degli animali. I sostenitori del nazional anarchismo affermano di essere una corrente sincretica è nettamente sopra ogni parte e che la maggior parte degli attivisti del nazional anarchismo proviene da una formazione ideologica prettamente anarchica e antirazzista, mentre solo alcuni militanti provengono anche da formazioni della Destra radicale e dalla Sinistra radicale ma hanno rinunciato alle "scorie delle loro ex-alleanze politiche" come afferma lo stesso Troy Southgate in una sua pubblicazione:
«Come molti di noi sanno già per esperienza, quelli a Sinistra e a Destra dello spettro politico hanno una spiccata tendenza a strumentalizzare determinate questioni politiche per i propri scopi. Piuttosto che essere veramente in empatia con una determinata causa, pertanto, tali persone sembrano più interessate a promuovere i meschini interessi del proprio partito o organizzazione e, se cose come il genocidio o la brutalità della polizia possono loro offrire un'opportunità per promuovere le proprie agende, allora tutto fila per il verso giusto. Il modo in cui vedono il mondo, sia a Destra che a Sinistra, occasionalmente, li porta a trovare la loro strada tra le fila del Movimento Nazional-Anarchico (N-AM). Dobbiamo aspettarci che le persone che hanno scoperto solo recentemente le nostre idee inevitabilmente abbiano mantenuto un bagaglio ideologico del passato, ma a meno che le persone non siano disposte ad eliminare tutte le scorie delle loro ex-alleanze politiche non possono assolutamente trovare posto nel nostro movimento. I Nazional-Anarchici non supportano Trump, Putin, Assad o Le Pen; i Nazional-Anarchici non appoggiano comportamenti razzisti o misogeni; i Nazional-Anarchici sono contrari al fascismo e al neonazismo; i Nazional-Anarchici non difendono l'imperialismo e il colonialismo; i Nazional-Anarchici non sono anti-comunisti, per la semplice ragione che non si dimenticano il ruolo che ha avuto la classe dirigente capitalista e non ignorano il fatto che le radici storiche della nostra lotta possono essere trovate tra coloro che hanno sempre lottato contro l'ingiustizia e l'oppressione. E la lista continua. Ironia della sorte, ci sono persone di Sinistra che cercano di demonizzarci associandoci all'estrema Destra, a qualcosa che possa portare i membri dell'estrema Destra verso il Nazional-Anarchismo stesso nell'errata convinzione che stiamo semplicemente "giocando" ad essere anarchici o utilizziamo un anarchismo come strumento funzionale a far progredire obiettivi fascisti in un modo subdolo e segreto. A volte, naturalmente, è capitato che ci fossero, e ci sono, persone di Sinistra perfettamente consapevoli del fatto che siamo autentici, ma c’è anche chi riconosce quanto siamo una minaccia per la loro disonestà all’interno del movimento anti-capitalista nel suo complesso. Allo stesso modo, ci sono persone di Destra che hanno provato ad usare il Nazional-Anarchismo come veicolo per le loro opinioni fasciste. Chiariamo una cosa in maniera inequivocabile: noi Nazional-Anarchici, al di sopra e al di là di ogni altra cosa, siamo Anarchici. L'indizio, dopo tutto, sta nel nome stesso. Come liberi pensatori adottiamo un atteggiamento non coercitivo, quindi accogliamo con favore anche persone di diverse razze, culture, religioni ed orientamento sessuale e rimaniamo fortemente anti-fascisti, nel senso che siamo assolutamente contrari sia al fascismo tipico della Destra che alla violenza degli ipocriti di Sinistra che si riuniscono sotto la contraffatta etichetta Antifa. Ricordate, se siete interessati a far parte del Movimento Nazional-Anarchico, allora dovete (a) imparare cosa vuol dire essere un anarchico, e (b) gettare via i rimasugli di quelle ideologie fallite che hanno già provocato la morte di milioni di persone innocenti in tutto il mondo. Un po' di rispetto, sia per voi che per noi. Non stiamo giocando qui.[20]»
La posizione dei nazional-anarchici è totalmente differente data l'eterogeneità della corrente, i nazional-anarchici vanno oltre la visione e i paradigmi della politica tradizionale. Nei nazional-anarchici convivono attivisti di diverso retroterra culturale/ideologico (basti pensare alla diversa provenienza dei fondatori Southgate vicino a Terza Posizione e Cany di pensiero strettamente anarchico), che nonostante le divergenze, si uniscono per un concetto nuovo di nazione, quindi personalità anarchiche, marxiste, socialiste, nazionaliste convivono per una lotta da loro definita "contro il mondo moderno", superando le divergenze ideologiche, indi per cui il nazional anarchismo è aperto a qualsiasi persona abbracci i loro principi fondamentali.[senza fonte]
I nazional-anarchici si definiscono anti-razzisti, anti-comunisti e anti-fascisti, sebbene non escludano il dialogo con nessuna fazione presente nell'arco politico.[senza fonte]
Autonomia e separatismo
Alcuni sostenitori del nazional-anarchismo sostengono il separatismo etnico volontario, ma non l'odio razziale. Essi inoltre affermano che il separatismo etnico ferma l'odio razziale per il fatto che permette alle culture indigene e alla biodiversità di continuare.[21] Southgate ha affermato che "il nostro concetto della parola 'nazionale' è riferito non al territorio, ma sull'identità etnica, che è una caratteristica naturale di tutte le persone,[13] and that "we are seeking our own space in which to live according to our own principles"[22] e che "noi stiamo cercando un nostro proprio spazio nel quale vivere in accordo con i nostri principi".[22] Appoggiano una sorta di federalismo e il fenomeno delle micronazioni.
Il gruppo nazional-anarchico statunitense Folk And Faith afferma: "Essendo fermamente credenti della vera biodiversità, i nazional-anarchici sono fedeli separatisti razziali".[14] I critici di sinistra extraparlamentare sostengono che il concetto nazional-anarchico di separazione etnica è comunque legato all'odio razziale.[17] Per quanto li riguarda, i nazional-anarchici generalmente si distanziano sia dagli anarchici tradizionali[23] sia dai suprematisti razziali[17]; si definiscono antirazzisti e combattono il razzismo, compreso quello contro i bianchi. Sono inoltre antisionisti.
Queste affermazioni sono confermate anche dallo stesso Troy Southgate, in una sua pubblicazione:
«Alcuni nazional-anarchici sono separatisti razziali, mentre altri no. L'anno scorso, ad esempio, il Manifesto del N-AM è stato aggiornato per tener conto di ciò. Ciò che rimane importante, tuttavia, è garantire che il falso "multi-razzismo" promosso dall'establishment globalista non minacci la naturale pluralità del nostro mondo più autenticamente razziale. Per molti di noi, quindi, la diversità razziale è di vitale importanza e coltivarla e mantenerla non è in realtà diversa dalla protezione di una specie in pericolo. Nessuno nella loro mente giusta, anche quelli che desiderano vivere e amare in una moltitudine di etnie diverse, potrebbero giustificare l'applicazione sistematica della mescolanza razziale tra coloro che desiderano semplicemente mescolarsi con la propria specie. Come fermi sostenitori della non coercizione, del mutualismo e del libero pensiero, i nazional-anarchici cercano di incarnare lo spirito stesso dell'ethos "vivi e lascia vivere". Siamo veri sostenitori della diversità, autentici multi-razzisti che credono che qualsiasi salto irreversibile nelle acque agitate del melting pot dovrebbe essere una scelta e non qualcosa che ci viene imposta dagli architetti dell'indottrinamento sionista e dell'opportunismo economico.[24]»
I nazional-anarchici propongono che ogni comunità debba essere libera di praticare il sistema economico e politico che preferisce, fino a quando questo non interferisca con il diritto di scelta di altre comunità. Tuttavia, generalmente credono che la protezione e la conservazione dell'ambiente siano ideali sui quali tutte le persone dovrebbero concordare.[6] Le aree senza significativo sviluppo umano dovrebbero essere mantenute collettivamente, e l'esistenza di zone libere che permettano condivisioni tra comunità dovrebbe essere stabilita con l'accordo di tutte le parti coinvolte.[25]
Tra i militanti del N-AM vi sono anche attivisti pro LGBT, militanti che si battono per i diritti degli omosessuali, delle donne e delle minoranze. Il loro tipo di visione su questi argomenti è assolutamente di tipo libertario. I nazional-anarchici credono che questi argomenti sono prettamente inerenti alla sfera privata e personale, condannando tutti i suprematismi e tutte le discriminazioni senza fare "due pesi e due misure".
«La nostra lotta è politica, crediamo che Religione e sessualità sono sfere private del singolo, queste non devono comportare divisioni, ma solo rispetto per il prossimo. Noi vogliamo un mondo dove la diversità non si annulli, questo vale per il discorso etnico e sessuale. Non ci sogneremo mai di imporre una nostra visione su questi argomenti. La lotta è contro il Capitale, il potere finanziario. Chiunque voglia imporre la propria visione agendo su basi di stampo dittatoriale è condannato e sarà sempre condannato.[26]»
Esistono sezioni del movimento Nazional-Anarchico in tutto il mondo che cooperano tra loro,con membri di ogni tipo di derivazione etnica,di cultura diversa e di background politico diverso (come gli stessi fondatori del movimento) ciò fa crollare la tesi di gruppi antagonisti che credono che il nazional-anarchismo sia una organizzazione a che promuove l'odio razziale.
Riguardo alla visione sui confini, nell'aggiornamento del Manifesto Naziona-Anarchico si scrive:
«I nazional-anarchici supportano i confini, se le persone desiderano farli rispettare! Ma non quelli delle cartine geografiche degli stati nazione, sì nati in origine da tribù (inglesi, olandesi, etc.), ma che oggi sono completamente snaturati da un'immigrazione di massa di cui ben conosciamo le finalità. È il sistema delle banche e delle corporations a definire le nazioni di oggi. Noi non riconosciamo i territori esistenti governati dai vari stati-nazione o imperialismi vari. Abbiamo voltato le spalle ai loro progetti territoriali e crediamo che debbano nascere micronazioni fresche; cioè formate da tribù, famiglie e individui ordinari. Questo è l'inizio di un nuovo mondo che decide di abbandonare il vecchio mondo. Dimentichiamoci di Inghilterra, Germania e Svezia, paesi che non riflettono più le aspirazioni etniche o culturali delle popolazioni che si stabilirono e le fondarono in origine: "Scopri la tua micronazione, pianta una bandiera nel tuo piccolo pezzo di terreno, circondati di coloro che ami e vivi la tua vita nel modo che preferisci. Il mondo deve diventare una tela ricca e diversificata su cui dipingere un miliardo di paesaggi organici e multidifferenziati.[27]»
Note
^Macklin, Graham D. (September 2005). "Co-opting the Counter Culture: Troy Southgate and the National Revolutionary Faction". Patterns of Prejudice. 39 (3): 301–326. doi:10.1080/00313220500198292. S2CID 144248307.
^Claudio Vinti, Il ventaglio del samurai: H. de Montherlant e l'ideologia della guerra, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 1985; p. 98; cfr. H. de Montherlant, Va jouer avec cette poussière : Carnets 1958-1964, Paris, 1966, p. 123: «Moi, vieil homme de droite, comme chacun sait».
^Jim Green (17 February 2006). "Revolt Against the Feminists: The Traditional Woman according to Julius Evola". New Right. Archived from the original on 7 October 2007. Retrieved 31 July 2023.