Nadia Nadim è nata e cresciuta a Herat, città dell'Afghanistan. Nel 2000, dopo che il padre Rabani, generale dell'esercito afgano, fu sequestrato e assassinato nel deserto dai talebani, la sua famiglia decise di lasciare l'Afghanistan, passando per il Pakistan e poi per l'Italia, stabilendosi in Danimarca.[1]
Una volta diventata maggiorenne, Nadim ha preso la cittadinanza danese.[1]
Parla fluentemente sette lingue e nel 2022 ha conseguito la laurea in Medicina, con specializzazione in chirurgia ricostruttiva.[2][3]
Carriera
Club
Iniziò a giocare a calcio sin dal suo arrivo in Danimarca e a 16 anni fu ingaggiata dall'Aalborg[1]. Successivamente passò al Viborg prima e allo Skovbakken dopo[1]. Nel 2012 è stata ingaggiata dal Fortuna Hjørring, con cui ha vinto la Eliteserien nella stagione 2013-2014 e con cui ha avuto la possibilità di partecipare alla UEFA Women's Champions League.
Nel 2014 Nadia Nadim è andata in prestito allo Sky Blue per disputare la National Women's Soccer League (NWSL). Successivamente, lo Sky Blue ha rinnovato il prestito anche per la stagione 2015[4]. Nelle due stagioni successive ha giocato per il Portland Thorns FC[5].
Diventata maggiorenne e presa la cittadinanza danese, Nadia Nadim non ha potuto subito entrare a far parte della nazionale danese a causa di un blocco imposto dalla FIFA, che richiedeva almeno cinque anni di residenza dopo i 18 anni[7]. La federazione danese (DBU) si appellò a questa norma portando il dipartimento legale della FIFA a fare un'eccezione per Nadia Nadim e consentirle di entrare nella nazionale danese[8].
Convocata per la prima volta in occasione dell'edizione 2009 dell'Algarve Cup, Nadim viene impiegata in tutti i quattro incontri del torneo, debuttando il 4 marzo nella sconfitta per 2-0 con gli Stati Uniti, andando a segno cinque giorni più tardi, aprendo al 36' le marcature nella vittoria per 2-0 con l'Islanda e conquistando infine il terzo posto battendo la Germania per 1-0.