Argentino di nascita ma italiano d'adozione, Néstor Garay inizia la propria carriera recitativa intorno alla prima metà degli anni sessanta in qualità di caratterista e in più occasioni anche in ruoli da comprimario inizialmente in alcuni sceneggiati televisivi e a partire dal 1968 anche in ruoli cinematografici.
Dato il suo aspetto corpulento e bonario, i ruoli che venivano affidati a Néstor Garay erano spesso semplici e discreti come ad esempio preti, camerieri, maggiordomi, medici e talvolta anche imprenditori; trasferitosi in Italia ancor giovane, l'attore è stato maggiormente apprezzato per essere apparso in compagnia di alcuni attori noti perlopiù nel filone della commedia all'italiana negli anni ottanta.
Seppur in ruoli minori, Néstor Garay recitò anche con Alberto Sordi in Amore mio aiutami nel ruolo di un sacerdote e in Sono un fenomeno paranormale nella parte di un arrogante proprietario di un'emittente televisiva locale; inoltre Néstor Garay affianca anche Carlo Verdone in Perdiamoci di vista in cui questa volta veste i panni di un dirigente della TV pubblica che licenzia il protagonista a causa del suo eccesso di cinismo nei confronti di una ragazza invalida interpretata da Asia Argento.
Negli anni novanta le apparizioni televisive e cinematografiche di Néstor Garay si riducono notevolmente fino a quando prende parte a un ultimo film cinematografico dal titolo La rentrée con il quale si congeda definitivamente dal mondo dello spettacolo prima di scomparire nel più discreto silenzio artistico.