Portiere agile,[6] reattivo ed elegante negli interventi,[7] risultava spesso decisivo per le sorti della propria squadra.[8] Preciso nei rilanci,[9] sapeva farsi valere anche nelle uscite.[7]
Gioca infine, dal 1994 al 1999 nel Benfica, con cui conquista la Taça de Portugal nel 1996. Proprio in questo anno è vicino all'approdo al Real Madrid: voluto dal nuovo tecnico Fabio Capello il trasferimento non trova concretizzazione, in quanto il club lusitano non riesce ad ingaggiare un valido sostituto[12].
Nazionale
All'età di vent'anni gioca la prima gara con la nazionale maggiore belga il 2 maggio 1979 contro l'Austria[13]: la partita è valida per le qualificazioni al campionato europeo del 1980, al quale Preud'homme partecipa, senza mai scendere in campo (il titolare è, infatti, Jean-Marie Pfaff); si laurea comunque vice-campione continentale. Dopo altre due gare eliminatorie in vista del mondiale del 1982, al quale non partecipa, torna in nazionale solo in occasione del mondiale del 1990, che disputa da titolare; singolare è in questo periodo la sua richiesta, presentata alla FIFA e al Comitato organizzatore, di poter indossare occhiali da sole per proteggere gli occhi durante le partite pomeridiane. Tale domanda, in un primo momento presa in considerazione dagli organismi competenti, viene successivamente respinta[11]. Titolare anche al mondiale del 1994, dove ottiene il Trofeo Jašin come migliore portiere della competizione[4], termina a fine anno la militanza nella squadra nazionale.
Allenatore
Debutta in panchina nel 2000, allenando la squadra dove aveva cominciato a giocare, lo Standard Liegi. Lascia il club dopo due stagioni, ritornandovi nel 2006 per altre due, la seconda delle quali si conclude con il titolo; questo manca al club dal 1983 (era stato conquistato sul campo dallo stesso Preud'homme). Passa poi al Gent, con cui conquista la Coppa del Belgio 2009-2010, prima di sedersi sulla panchina del Twente fresco campione d'Olanda. Qui vince la Supercoppa d'Olanda contro l'Ajax e l'8 maggio 2011 la Coppa d'Olanda, ottenuta sempre contro i Lancieri. Il 13 giugno dello stesso anno si dimette dal club, e si trasferisce all'Al Shabab[14]: in Arabia Saudita vince il campionato 2012. Il 20 settembre 2013 torna in Patria diventando il nuovo allenatore del Club Brugge, che riporta a vincere il titolo nella stagione 2015-2016. Lascia l'incarico il 22 maggio 2017, dopo aver vinto un campionato, una coppa nazionale e una supercoppa nazionale.[15]
Statistiche
Statistiche da allenatore
Statistiche aggiornate al 30 maggio 2020. In grassetto le competizioni vinte.