Il nome della lettera, in greco antico, era μῦ, pronunciato classicamente /myː/. La trascrizione latinamy corrispondeva, in età classica, alla pronuncia greca; col tempo, però, l'Y latina fu pronunciata /i/, sicché la lettera è stata trascritta in italiano come mi[2].
Il mi deriva dalla lettera feniciamēm (presente anche nelle lingue semitiche moderne, per esempio la mīm araba, م), ed è stata a sua volta ripresa dall'alfabeto etrusco e successivamente da quello latino, così come dall'alfabeto cirillico.
Il Gruppo μ, in cui spiccano le figure di Francis Édeline, Jean-Marie Klinkenberg e Philippe Minguet, si è formato nel clima culturale degli anni settanta, a Liegi. Noto per l'elaborazione di un modello di retorica applicata, il gruppo s'è specializzato in ricerche interdisciplinari a metà tra l'estetica, la teoria della comunicazione linguistica e visuale e la semiotica. Tra le sue pubblicazioni, Retorica generale (Bompiani, Milano 1980) e Retorica della poesia (Mursia, Milano 1985). Di Jean-Marie Klinkenberg si veda inoltre il Précis de sémiotique générale (Seuil, Parigi 1996).
Note
^Mu, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 luglio 2020.
^Mi, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 26 luglio 2011.