Martha My Dear

Martha My Dear
ArtistaThe Beatles
Autore/iLennon-McCartney
GenereRock
Pop
Music-hall
Edito daApple Records
Pubblicazione originale
IncisioneThe Beatles
Data1968
Durata2:28

Martha My Dear è una canzone scritta da Paul McCartney (ma attribuita come da consuetudine al duo Lennon-McCartney), e apparsa per la prima volta sul White Album nel 1968.

Il brano

Origine e storia

Un Bobtail, la razza di "Martha" il cane di Paul McCartney all'epoca dell'incisione del brano.

È stato spesso segnalato che il titolo (Martha My Dear) sarebbe stato ispirato a Paul dal suo cane, un Old English Sheepdog di nome Martha da lui comprato poco tempo dopo aver acquistato la sua casa di Cavendish Avenue. In proposito Paul McCartney confermò questa tesi, smentendo invece che la canzone fosse dedicata alla sua storica fidanzata Jane Asher:

«La canzone parla di comunicazione affettiva, ma in maniera piuttosto astratta. Chiunque potrebbe pensare che sia stata scritta per una ragazza di nome Martha, ma quella Martha è una femmina di Bobtail, con la quale, posso giurarlo, ho avuto una relazione assolutamente platonica.[1]»

La Asher ruppe il fidanzamento con McCartney all'inizio del 1968, quando lo sorprese a letto con una dirigente della Apple; c'è da dire però che la creatività romantica di McCartney è stata alimentata durante questo rapporto, considerando che non solo il cantante ha sempre considerato la fidanzata come musa, ma nei versi della stessa canzone afferma: You have always been my inspiration... ("Sei sempre stata la mia ispirazione"), quindi potrebbe esserci un velato riferimento a lei nei versi della canzone.

Registrazione

Il brano venne registrato in due giorni di lavorazione ai Trident Studios di Soho, Londra.[1] Il 4 ottobre Paul incise la voce solista, il pianoforte e la batteria, per poi lasciare campo ai musicisti di studio per le parti di archi e i fiati, su partiture scritte da George Martin. In serata aggiunse poi i battiti di mano e registrò nuovamente il cantato. Il giorno dopo incise il basso e la chitarra solista. Non è ben chiaro se Ringo Starr abbia contribuito o meno alla traccia suonando la batteria.[2] Inoltre, alcuni esperti come Mark Lewisohn e Ian MacDonald indicano George Harrison come esecutore della parte di chitarra elettrica nel brano, e non McCartney.[3][4]

Musica e arrangiamento

Il brano ricorda le atmosfere del music hall ed è caratteristica per la melodia sincopata al pianoforte che si ripete per tutta la canzone, oltre che da una banda di ottoni e un ensemble di archi.

Formazione

Note

  1. ^ a b Zanetti, Franco. Il libro bianco dei Beatles, Giunti, 2012, Firenze, pag. 308
  2. ^ Zanetti, Franco. Il libro bianco dei Beatles, Giunti, 2012, Firenze, pag. 307
  3. ^ MacDonald, Ian. Revolution in the Head: The Beatles' Records and the Sixties, 2005, pag. 322
  4. ^ Lewisohn, Mark. The Complete Beatles Chronicle: The Definitive Day-By-Day Guide To the Beatles' Entire Career, pag. 159

Collegamenti esterni

  • (EN) Alan W. Pollack, Notes on "Martha My Dear", in Notes on ... Series, Rijksuniversiteit Groningen.
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