1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Battaglini esordì nel 1936 nel campionato italiano della GIL, con la squadra di Rovigo.
Nel 1939 la squadra vinse il campionato GIL battendo in finale il Milano per 14-0, cui Battaglini contribuì con un drop e un calcio piazzato.
Nella stagione successiva passò all'Amatori Milano, con cui si laureò subito campione d'Italia; contemporaneamente giunse l'esordio in Nazionale.
Trasferitosi in Francia, dapprima al Vienne (con cui raggiunse la semifinale di campionato), poi al Tolone, tornò in Italia per ricoprire il ruolo di giocatore-allenatore del Rovigo, con il quale vinse tre titoli di campione d'Italia consecutivi, tornando a giocare in Nazionale.
Nel 1953 passò al Treviso[1], sempre come giocatore-allenatore; con analogo ruolo chiuse la carriera agonistica nel Bologna.
Tra i primi rugbisti italiani a giocare fuori dal suo Paese, fu soprannominato in FranciaLe grand Batta oppure Le roi des buteurs (Il re dei marcatori), in ragione della sua precisione nei calci piazzati; tra i suoi gesti tecnici più rilevanti figura la trasformazione tra i pali di un piazzato da 63 metri di distanza dalla linea di meta, ai tempi della militanza nel Vienne.
A seguito di un investimento automobilistico occorsogli il 29 dicembre 1970 mentre circolava in bicicletta a Rovigo, morì nella clinica chirurgica universitaria a Padova il capodanno successivo per via dei traumi riportati, a soli cinquantuno anni[2].
Al suo nome è intitolato lo stadio comunale del rugby di Rovigo.