Diémer fu anche uno dei primi musicisti a farsi promotore dell'impiego degli strumenti musicali storici, tenendo una serie di concerti di clavicembalo all'Exposition Universelle del 1889 e contribuì alla fondazione della Société des instruments anciens con Marius e Henri Casadesus.
Le opere di Diémer furono numerose e comprendono un concerto per pianoforte ed una notevole quantità di pezzi strumentali, quasi del tutto dimenticati o andati perduti ai nostri giorni.
Opere dedicate a Diémer
César Franck compose per lui le Symphonic Variations ed Édouard Lalo gli dedicò il suo Concerto per pianoforte in Fa minore.
Registrazioni
Diémer fu anche il primo pianista a registrare pezzi per la riproduzione con il grammofono. Le sue registrazioni, si dice mostrassero il miglior aspetto della scuola pianistica francese del XIX secolo. Chiarezza delle note, tecnica sopraffina, e limpide scale realizzate in pianissimo. La critica disse di Diémer: "il re delle scale e dei trilli[1]." Il suo allievo Lazare Lévy, che divenne un influente esponente nel panorama della musica francese, scrisse di lui: "La strabiliante precisione del suono di Diémer, i suoi leggendari trilli, la sobrietà del suo stile, fanno di lui l'eccellente pianista che noi tutti ammiriamo[2]."
Note
^Schonberg, Harold C., The Great Pianists (New York: Simon & Schuster, 1987, 1963), 287