Nel 1933 la Marine nationale emise una specifica per la fornitura di un idrocaccia catapultabile destinato ad equipaggiare le proprie unità maggiori, come incrociatori pesanti, ad esempio della Classe Suffren, e navi da battaglia, come quelle di Classe Richelieu, e garantire la sicurezza dello spazio aereo attorno ai convogli della marina francese.
Il velivolo, di costruzione quasi interamente metallica, riproponeva una fusoliera dalla linea similare a quella del precedente caccia basato a terra Loire 46. Tecnicamente e visivamente il 210 si discostava dagli altri modelli presentati in quanto l'unico ad adottare una soluzione a galleggiante centrale più equilibratori sotto le semiali.[4] Il prototipo, identificato come Loire 210.01 ed equipaggiato con armamento offensivo basato su una coppia di mitragliatrici alari Darne Mle 1933calibro7,5 mm[5], venne portato in volo per la prima volta a Saint-Nazaire il 21 marzo 1935[6] quindi, al termine della prima serie di prove aziendali, venne inviato alla Base d'aviation maritime de Fréjus-Saint-Raphaël per le prove ufficiali, iniziate nel mese di giugno 1936. Dopo la valutazione comparativa con gli altri modelli presentati la Loire Aviation venne dichiarata vincitrice, ottenendo un ordine di fornitura per 20 esemplari il quale tuttavia non venne ufficializzato che il 19 marzo 1937.
I tempi di produzione si dilatarono ulteriormente ed il primo esemplare di serie, dotato diversamente dal prototipo di 4 mitragliatrici alari[5], riuscì a volare solamente il 18 novembre 1938.
Tecnica
Il Loire 210 era un idrocaccia a galleggiante centrale, realizzato con struttura metallica quasi interamente ricoperta di pannelli in lega leggera, monoplano, monomotore in configurazione traente e monoposto.
La velatura era monoplana, con l'ala posizionata bassa sulla fusoliera. Realizzata con struttura metallica ricoperta da un rivestimento in duralluminio, tranne nelle estremità ricoperte in tela trattata, era dotata di alettoni e ipersostentatori sul bordo d'attacco. Le due semiali erano ripiegabili all'indietro per facilitare le operazioni di stivaggio a bordo.[4]
Il galleggiamento era assicurato da un grande galleggiante, collegato alla parte inferiore della fusoliera tramite una coppia di robusti piloni, integrato da una coppia di galleggianti più piccoli posti sotto l'ala e collegati al velivolo tramite montanti a profilo alare.[4]
La propulsione era affidata ad un motoreHispano-Suiza 9Vbs[4], un radiale 9 cilindri posti su un'unica fila raffreddato ad aria in grado di erogare, in quella versione, una potenza pari a 720 hp (537 kW)[1], posizionato all'apice anteriore della fusoliera, racchiuso da una cappottatura NACA metallica caratterizzata dalle bugne situate in corrispondenza delle teste dei singoli cilindri, ed abbinato ad un'elica tripala metallica.
Il Loire 210 entrò in servizio nell'agosto 1939 come equipaggiamento delle Escadrille HC.1 ed HC.2 accusando però gravi problemi strutturali durante il primo periodo operativo. Dopo solo tre mesi erano già cinque gli esemplari persi per un cedimento dell'ala per cui la marina francese decise di radiare tutti gli esemplari rimasti.[2]
(EN) The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985), Orbis Publishing, 1985.
(EN) David Donald (ed.), The Encyclopedia of World Aircraft, Leicester, UK, Blitz Editions, 1997, ISBN1-85605-375-X.
(EN) William Green, War Planes of the Second World War: Volume Six Floatplanes, London, Macdonald, 1962.
(EN) William Green, Gordon Swanborough, The Complete Book of Fighters: An Illustrated Encyclopedia of Every Fighter Aircraft Built and Flown, New York, Smithmark Publishers, 1994, ISBN0-8317-3939-8.
(FR) Lucien Morareau, Les Aéronefs de l'Aviation Maritime (1910 - 1942), ARDHAN, 2002, ISBN2-913344-04-6.