Suo fratello Filip (classe 2003) è anch'egli un calciatore,[2][3] mentre suo padre, dopo aver tentato di diventare giocatore professionista, dovette abbandonare i suoi obiettivi a causa dei disordini in Jugoslavia negli anni '90,[4] poiché venne ferito durante il conflitto.[4]
Brekalo è un'ala sinistra, ma può giocare anche sulla fascia opposta.[5][6][7] Molto dinamico, è veloce, forte fisicamente, bravo nella conduzione della palla in corsa e soprattutto abile nel superare in dribbling, con una certa frequenza, il suo dirimpettaio.[6][7] Nel 2019 viene indicato dall'UEFA come uno dei 50 giovani più promettenti per la stagione 2019-2020.[8]
Carriera
Club
Gli inizi, Dinamo Zagabria
Dopo aver trascorso nove anni nelle giovanili della Dinamo Zagabria, il 19 dicembre 2015 esordisce in prima squadra, nella partita vinta 1-0 contro l'Inter Zaprešić, subentrando al 46' a Paulo Machado a 17 anni.[9] In stagione in campionato gioca 8 partite senza segnare.
Wolfsburg e prestiti a Stoccarda e Torino
Il 15 maggio 2016 viene ufficializzato il suo passaggio al Wolfsburg per 7 milioni di euro; firma un contratto della validità di cinque anni.[10]
Non avendo trovato spazio nel Wolfsburg, nel gennaio 2017 viene ceduto in prestito allo Stoccarda;[11] con i biancorossi trova maggiore spazio conquistando anche la promozione in Bundesliga (segnando anche un goal nella vittoria per 1-2 contro l'Heidenheim, il primo in un campionato professionistico per lui)[12] e il prestito viene rinnovato.
Trova spazio anche in massima serie, segnando la sua prima rete in Bundesliga il 17 novembre 2017 nel successo per 2-1 contro il Borussia Dortmund.[9][13]
A seguito delle buone prestazioni offerte con lo Stoccarda,[9] il 1º gennaio 2018 fa ritorno al Wolfsburg.[14][15]
Il 31 agosto 2021, l'ultimo giorno di calciomercato, viene ceduto in prestito al Torino FC per 1 milione di euro, con diritto di riscatto fissato a 11 milioni di euro.[16][17] Esordisce con i granata il 17 settembre seguente in occasione del successo per 0-1 contro il Sassuolo.[18] Dieci giorni dopo mette a segno la sua prima rete in Serie A, nonché la sua prima in assoluto in maglia granata, nel corso del match giocato in casa del Venezia e finito 1-1.[19]
Nel giugno 2022 torna al Wolfsburg per fine prestito, dove disputa solo 6 partite a causa di divergenze con la società per il mancato rinnovo del contratto in scadenza nel 2023.[20]
Fiorentina e Hajduk Spalato
Il 28 gennaio 2023, viene ufficializzato l'acquisto a titolo definitivo di Brekalo da parte della Fiorentina.[21][22] Esordisce con i viola il 5 febbraio nella sconfitta interna contro il Bologna, subentrando a Riccardo Saponara. Il primo gol arriva nella sua seconda stagione con i toscani, l'8 ottobre 2023, aprendo le marcature nel successo per 3-1 in casa del Napoli.[23][24]
Il 29 gennaio 2024, viene ceduto in prestito secco fino al termine della stagione all'Hajduk Spalato.[25][26] Debutta con i Bili il 3 febbraio, in occasione della trasferta di campionato terminata 1-1 contro l'Osijek.[27] Otto giorni dopo, in occasione della gara casalinga vinta contro il Slaven Belupo (4-0), trova la sua prima rete con la casacca del club spalatino nonché la prima nel campionato croato.[28]
Prestito in Turchia
Il 7 settembre 2024, viene ceduto in prestito per una stagione al Kasımpaşa, nella Süper Lig,[29][30] con diritto di riscatto fissato a tre milioni di euro.[31]
Nazionale
Brekalo ha giocato per tutte le nazionali giovanili croate, vestendo la maglia dell'U-14, U-15, U-16, U-17, U-18, U-19 e U-21.[32]
Ha debuttato con la nazionale maggiore il 15 novembre 2018 in occasione della (prestigiosa) sfida di Nations League vinta per 3-2 contro la Spagna rilevando Ante Rebić negli ultimi minuti.[33][34]
L'8 settembre 2020 realizza il suo primo gol con la massima selezione croata nella sconfitta per 4-2 contro la Francia in Nations League.[35]
Convocato per Euro 2020, gioca 3 delle 4 gare disputate dalla Croazia che è stata eliminata agli ottavi dalla Spagna perdendo 5-3 al termine dei supplementari.
^(EN) VfL sign Josip Brekalo, su vfl-wolfsburg.de, 10 giugno 2016. URL consultato il 16 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).