Suo padre Jean-Louis Lemoyne, anch'egli scultore, fu il suo primo insegnante. In seguito divenne allievo di un altro importante scultore, Robert Le Lorrain.[2] A volte viene chiamato Jean-Baptiste II Lemoyne o "il giovane" per distinguerlo dallo zio omonimo, un altro scultore, Jean-Baptiste Lemoyne il Vecchio.[1]
Ottenne il prix de Rome, assegnato dall'Académie royale de peinture et de sculpture, ma rimase a Parigi per aiutare il padre divenuto cieco. Divenne membro dell'Accademia nel 1838 e, in seguito, ne divenne il direttore. Come gli altri scultori reali, realizzò statue per i giardini di Versailles. Era un favorito particolare di Madame de Pompadour, l'amante del re e una importante mecenate delle arti. Realizzò una graziosa scultura rococò di Vertumno e Pomona, due personaggi delle Metamorfosi di Ovidio, che era uno dei temi preferiti di Madame Pompadour. La scultura è ora al museo del Louvre. Fece anche uno busto di Madame de Pompadour nei panni di una ninfa. Fece diversi busti di Luigi XV e una statua equestre del re per il cortile della nuova École militaire, ma fu distrutta durante la Rivoluzione francese.[1]
^ Margaret Morgan Grasselli, Renaissance to revolution: French drawings from the National Gallery of Art, 1500–1800, Washington, D.C., National Gallery of Art, 2009, pp. 224, ISBN9781848220430.
Jeancolas, Claude, Sculpture Française, Paris, CELIV, 1992, ISBN2-86535-162-9.
Geese, Uwe, Sezione sulla scultura barocca in L'Art Baroque – Architecture – Sculpture – Peinture (traduzione francese dal tedesco), HF Ulmann, Colonia, 2015. (ISBN 978-3-8480-0856-8 )
Duby, Georges e Daval, Jean-Luc, La Sculpture de l'Antiquité au XXe Siècle, (traduzione francese dal tedesco), Taschen, (2013), (ISBN 978-3-8365-4483-2 )