La Contessa di Talleyrand-Périgord fece ristrutturare notevolmente l'Hôtel de Cassini, che si trovava in cattive condizioni, dall'architetto Jean Jacques Nicolas Arveuf-Fransquin (1802 - 1876), che lo trasformò in stile Luigi XVI. Fu lui a creare la rotonda nel giardino per mettere insieme la superba lavorazione del legno dell'Hôtel de Monville che è ancora presente. L'hotel passò poi alla figlia Marie Louise Marguerite (1832-1917), vedova del principe Henri de Ligne e, nel 1917 ai nipoti, il principe Ernest de Ligne e la Duchessa vedova di Beaufort-Spontin che lo vendettero nel 1919.
Hôtel de Pecci-Blunt
Cecil Blumenthal, detto Blunt, ricco magnate americano, alla ricerca di una residenza parigina in occasione del suo matrimonio con la contessa Anna Laetitia (detta Mimi) Pecci (1885-1971), pronipote del papa Leone XIII, lo acquistò. Nel 1920, la coppia fece restaurare la villa e ridisegnare i giardini dall'architetto Jacques Gréber (1882-1962). Ribattezzato Hotel Pecci-Blunt, venne arredato secondo le ultime tendenze, in particolare da Jean-Michel Frank[4].
La casa rimase alla famiglia Pecci-Blunt fino al 1948, quando fu convertito in foresteria per padri missionari di passaggio per Parigi.
L'hotel Cassini è costruito in stile classico tra cortile e giardino. Il cortile si apre su rue de Babylone attraverso una porta cochère, fiancheggiata da una loggia del custode. L'hotel è a forma di U con due ali angolate all'indietro a destra ea sinistra del cortile. L'edificio principale, in fondo al cortile, ha perso i suoi passi nelle trasformazioni effettuate da Arveuf-Fransquin, che ha aggiunto alle finestre del primo piano balaustre in pietra da taglio e ghirlande di fogliame in stile Luigi XVI.
Due grandi porte finestre danno accesso al vasto vestibolo, con pavimento in marmo bianco e nero. L'ufficio del ministro si trova nella vecchia biblioteca, al piano terra con vista sul giardino. La grande sala rotonda adiacente è tradizionalmente chiamata "Salle de la Chapelle". La superba lavorazione del legno proviene dall'Hôtel de Monville ed è stata certamente eseguita su progetto di Étienne-Louis Boullée. Accanto a questo soggiorno, simmetrico con la biblioteca, la "Salle des Marbres", un'ex sala da pranzo, è stata creata da Arveuf-Fransquin: presenta i piani delle porte dell'Hôtel de Monville in un arredamento di marmo ciliegio morello stile Luigi XIV e parquet a punta ungherese.
Il giardino di 500 metri quadrati è adiacente a quello dell'hotel de Matignon. La fontana scolpita sul tema del "giro dei bambini" si deve a Henri-Léon Gréber, padre dell'architetto Jacques Gréber.
L'edificio sul retro del giardino è il vecchio hotel, costruito nel 1963 per uso delle Missioni estere. Ora ospita uffici.