La Società per le missioni estere di Parigi (in latinoSocietas Parisiensis missionum ad exteras gentes) è una società clericale di vita apostolicadi diritto pontificio. I membri della società pospongono al loro nome la siglaM.E.P.[1]
Il suo intento principale era quello di costituire una gerarchia cattolica in quelle terre, dove le comunità cristiane erano ormai numerose, e di formare sacerdoti nativi del luogo. Tale progetto era però ostacolato dal Portogallo, che rivendicava il diritto di patronato sulle Chiese che avevano sede nei suoi possedimenti.[3]
Numerosi esponenti del clero francese, soprattutto gli aderenti alla compagnia del Santissimo Sacramento e all'associazione dei "Buoni Amici", indirizzarono a lungo suppliche alla Santa Sede affinché venissero nominati vescovi per la Cocincina e il Tonchino. Nel 1657 una delegazione di cinque ecclesiastici francesi fu ricevuta in udienza da papa Alessandro VII. Il pontefice accolse le sue istanze e nel 1658 nominò due vicari apostolici per la Cocincina e il Tonchino: rispettivamente, Pierre Lambert de la Motte e François Pallu.[3]
Prima di partire per l'oriente, nel 1660 Lambert de la Motte e Pallu aprirono a Parigi un seminario per formare i missionari destinati alle loro Chiese e nel 1663 la sede dell'istituto venne stabilita in rue du Bac: la Santa Sede approvò la Società per le missioni estere di Parigi l'11 agosto 1664.[1]