La Großer Torpedoboot (1898–1919) (grande torpediniera) della Kaiserliche Marine era una unità equivalente nelle prestazioni e compiti ai cacciatorpediniere in uso nelle altre marine militari dell'epoca. Con la prima legge navale del 1898, voluta dal governo di Guglielmo II, fu finanziata la creazione di una flotta tedesca d'alto mare, la Hochseeflotte. Per scortare le squadre di navi da battaglia ed incrociatori da battaglia, la legge prevedeva la costruzione di flottiglie di grandi torpediniere (große Torpedoboote), notevolmente più grandi, meglio armate ed in grado di tenere il mare meglio rispetto alle torpediniere tedesche precedenti.
Nonostante fossero denominate in sequenza con le torpediniere precedenti(GE), vennero ufficialmente denominate "torpediniere d'alto mare" (Hochseetorpedoboote) ed erano, sotto molti aspetti, equivalenti ai cacciatorpediniere delle altre marine militari (i loro equipaggi le definivano così).[1] Nei seguenti venti anni, fino alla fine della prima guerra mondiale, vennero costruite 336 unità di questo tipo.
Descrizione generale
I piani di costruzione
La consistenza della flotta tedesca veniva stabilita da una serie di leggi emanate dal Reichstag, che stabiliva il numero di unità da costruire e quelle da sostituire, sia la durata operativa delle navi.
La prima legge navale del 1898 stabiliva una flotta di 19 navi da battaglia (divise in due squadre), 8 navi da difesa costiera (che formavano la terza squadra), 12 incrociatori 30 incrociatori leggeri, scortati da sei flottiglie di torpediniere (due flottiglie per ogni squadra navale). Ogni flottiglia era formata da 12 unità, 72 in totale. L'ammiraglio Tirpitz, l'ispiratore di questo programma, richiese che queste unità fossero grandi abbastanza da affrontare il Mare del Nord ma abbastanza piccole da potere essere comandate da un solo ufficiale, a causa del limitato personale della Kaiserliche Marine.
La legge navale del 1900, che stabilì un grande incremento della flotta tedesca (nell'ambito della crescente rivalità con la Gran Bretagna impegnata nella seconda guerra boera), portò la forza delle torpediniere a 144 unità, metà in servizio e metà in riserva con gli equipaggi al 60%. Dal 1898 fino al 1905, venivano ordinate 6 per anno.
Il numero totale rimase fermo fino alla legge del 1906, tuttavia le unità in servizio aumentarono a 99, con solo 45 nella riserva. La legge stabilì che le vecchie unità dovevano essere sostituite dopo 12 anni di servizio, così che ogni anno venissero ordinate 12 unità dal 1906 in poi.
Dopo l'inizio della guerra, nell'agosto 1914, vennero rapidamente ordinate 48 nuove torpediniere. Queste furono incrementate dal sequestro, nelle settimane seguenti, delle unità in costruzione nei cantieri tedeschi per gli stati esteri, composte da 4 piccole torpediniere e 12 molto più grandi (successivamente definite cacciatorpediniere). Altre ordinazioni furono fatte nel 1916 e negli anni successivi, ma il progressivo deterioramento dell'apparato industriale tedesco non ne permise il completamento.
Denominazione e cantieri
Come nelle altre marine da guerra dell'epoca, il Reichsmarineamt (dipartimento della marina per le costruzioni) dava un'indicazione delle specifiche da seguire ai cantieri che avevano una certa autonomia nei dettagli costruttivi, così che anche le unità costruite lo stesso anno potevano avere rilevanti differenze di allestimento. Le torpediniere tedesche venivano denominate con una numerazione progressiva[Nota 1], preceduta da una lettera che identificava il costruttore:
La Germania, nei primi anni del novecento, si era impegnata in una corsa al riarmo navale con la Gran Bretagna. In termini generali, le Großes Torpedoboot tedesche erano leggermente più piccole dei contemporanei cacciatorpediniere britannici avendo un'artiglieria di minore potenza ma un apparato di siluri più potente. I progetti tedeschi preferivano un bordo libero molto basso, con un accentuato bolzone, per ridurre la visibilità del mezzo, la plancia di comando avanzata, appena prima dell'alto cassero di prua. Queste caratteristiche rendevano l'operatività con mare grosso molto difficile, i progetti successivi presentavano il cassero di prua allungato fino alla plancia di comando. I mezzi tedeschi adottarono in ritardo, rispetto alle controparti britanniche, le innovazioni tecnologiche nella propulsione navale. quali la turbina a vapore e successivamente, i gruppi turboriduttori, rispetto ai motori alternativi, la nafta al posto del carbone[Nota 5].
Großes Torpedoboot 1898 (S 90–G 137)
Lunghezza: 62,7 m al galleggiamento, 63,0 m fuori tutto; baglio: 7,0 m; pescaggio: 2,83 m a pieno carico
Propulsione: due motori a vapore a tripla espansione su due assi da complessivi 5 900 cavalli vapore (4,3 MW); velocità: 27 nodi (50 km/h); Capacità di carico: 93 t di carbone; autonomia: 830 miglia nautiche (1 540 km) a 17 nodi (31 km/h).
Equipaggio: 57 uomini
Armamento: tre cannoni da 5 cm in affusti singoli non scudati; tre lanciasiluri da 45 cm di calibro, montati in linea due a poppa della plancia uno tra la plancia ed il cassero di prua.[2]
Stanziata presso la colonia tedesca di Tsingtao nel 1914; Il 17 ottobre 1914 durante l'assedio di Tsingtao, fece una sortita ed affondò l'incrociatore giapponese IJNS Takachiho, ma, non avendo la possibilità di sfuggire all'embargo navale degli Alleati, si autoaffondò a circa 35 miglia nautiche a Sud-Ovest di Tsingtao (35°32′N 119°36′E35°32′N, 119°36′E (SMS S90)).
stanziata oltremare nel 1900-1902; ribattezzata T 91 (il 4 settembre 1914); ebbe compiti di difesa costiera, e poi di scorta (dal 1915); radiata il 22 marzo 1921; venduta il 26 maggio 1921 e demolita a Düsseldorf.
stanziata oltremare nel 1900-02; ribattezzataT 92 (il 4 settembre 1914); assunse compiti di scorta e dragamine nel 1914–18; radiata il 22 marzo 1921; venduta 26 maggio 1921 e demolita, a Düsseldorf.
ribattezzataT 93 (il 4 settembre 1914); assunse compiti di scorta e difesa costiera nel 1914–18; radiata il 22 marzo 1921; venduta 26 maggio 1921 e demolita a Düsseldorf.
ribattezzataT 94 (4 settembre 1914); scorta e difesa costiera 1914–18; affondata il 13 marzo 1920 a Wilhelmshaven durante il Putsch di Kapp; recuperata, radiata il 26 ottobre 1920; venduta 13 maggio 1921 e demolita a Wilhelmshaven.
una volta completata venne ribattezzata SMS Sleipner per il servizio di trasmissione dispacci con lo yacht reale tedesco lo SMY Hohenzollern; dopo l'inizio della guerra fu armata e ribattezzata T 97 (il 4 settembre 1914); fu venduta il 22 marzo 1921 e demolita a Düsseldorf nel 1921.
ribattezzata T 100 (il 4 settembre 1914); unità scuola; affondata 15 ottobre 1915 in una collisione con il traghetto Preußen a circa 5 miglia Sud-Est di Sassnitz, sul Mar Baltico (54°30′N 13°43′E54°30′N, 13°43′E (SMS S100)) (39 vittime); il relitto fu demolito e recuperato nel 1925-26.
Silurata e affondata il 6 ottobre 1914, a circa 10 miglia a Nord di Schiermonnikoog, Mare del Nord (53°42′N 6°09′E53°42′N, 6°09′E (SMS S116)) dal sommergibile britannico E 9 (9 vittime).
affondata il 17 ottobre 1914 con la S115, alle coordinate 52°50′N 3°53′E52°50′N, 3°53′E (SMS S119) (47 vittime); i cifrari furono recuperati dalla Intelligence della Royal Navy.
colpita da una mina e affondata il 5 ottobre 1918 a circa 50 miglia a nord di Ameland, Mare del Nord (54°40′N 5°57′E54°40′N, 5°57′E (SMS S122)) (12 vittime).
affondata il 30 novembre 1914 per la collisione con la S.S. Anglodane, a circa 12 miglia a nord di Rostock, Mar Baltico (54°22′N 12°11′E54°22′N, 12°11′E (SMS S124)) (1 vittima); recuperata e demolita, Kiel, 1915.
affondata nella collisione con la SMS Undine, 17 novembre 1905 (33 vittime); recuperata nel 1906 tornò in servizio, 1908; ribattezzataT 126 (27 settembre 1916); Nel 1915 svolgeva attività di addestramento.[3] venduta 22 marzo 1920 e demolita, Kiel, 1921.
naufragata il 5 novembre 1915 a circa 3 miglia a Nord-Ovest dell'isola di Nigehörn, Mare del Nord (53°59′N 8°21′E53°59′N, 8°21′E (SMS S123)) (0 vittime).
ribattezzataT 137 (27 settembre 1916); venduta 22 marzo 1921 e demolita, Wilhelmshaven, 1921.
Großes Torpedoboot 1906 (S138–G197)
Programma del 1906 (II. Torpedoboots-Flottillee)
Lunghezza: 70,2 m al galleggiamento, 70,7 m fuori tutto; baglio: 7,8 m; pescaggio: 2,95 m a pieno carico
Stazza: 533 t, 684 t pieno carico
Propulsione: due motori a vapore a tripla espansione su due assi da complessivi 11 000 cavalli vapore (8,1 MW); velocità: 30,3 nodi (56,1 km/h); Capacità di carico: 194 t di carbone; autonomia: 1 830 miglia nautiche (3 390 km) a 17 nodi (31 km/h).
Equipaggio: 77 uomini
Armamento: un cannone da 7,5 cm, tre cannoni da 5,2 cm in affusti singoli non scudati; tre lanciasiluri da 45 cm di calibro, montati in linea due a poppa della plancia uno tra la plancia ed il cassero di prua.[2]
ribattezzataT 138 (24 settembre 1917); colpita da una mina e affondata il , a circa 50 miglia Nord-Est di Terschelling, Mare del Nord (54°26′N 4°32′E54°26′N, 4°32′E (SMS S138)), alle ore 01:06 del 7 luglio 1918 (32 vittime).
ribattezzataT 139 (24 settembre 1917); passata alla Reichsmarine, 1919; ritirata dal servizio il 3 agosto 1927; convertita in nave telecontrollata denominata Pfeil nel 1927; ancora in servizio nel 1944; probabilmente demolita nel dopoguerra.
ribattezzataT 141 (24 settembre 1917); passata alla Reichsmarine, 1919; tolta dal servizio il 3 agosto 1927; convertita in nave-bersaglio Blitz, 1927; venduta come rottame, 1933.
affondata alle 17:00 del 3 agosto 1914 in seguito all'esplosione di una caldaia, a circa 30 miglia a nord di Rostock, Mar Baltico (54°30′N 12°06′E54°30′N, 12°06′E (SMS S143)) (24 vittime); recuperata e riparata; ribattezzata T 143 (24 settembre 1917); passata alla Reichsmarine, 1919; radiata il 10 maggio 1927; venduta 25 marzo 30 e demolita, Amburgo.
ribattezzataT 149 (24 settembre 1917); passata alla Reichsmarine, 1919; radiata il 16 maggio 1927; demolita.
Programma del 1907 (VI. Torpedoboots-Flottillee)
Lunghezza: 72,2 m al galleggiamento, 72,5 m fuori tutto; baglio: 7,8 m; pescaggio: 3,03 m a pieno carico
Stazza: 558 t, 691 t pieno carico
Propulsione: due motori a vapore a tripla espansione su due assi complessivi 10 900 cavalli vapore (8,0 MW); velocità: 30,1 nodi (55,7 km/h); Capacità di carico: 164 t di carbone; autonomia: 2 000 miglia nautiche (3 700 km) a 14 nodi (26 km/h).
Equipaggio: 81 uomini
Armamento: un cannone da 7,5 cm, tre cannoni da 5,2 cm in affusti singoli non scudati; tre lanciasiluri da 45 cm di calibro, montati in linea due a poppa della plancia uno tra la plancia ed il cassero di prua.[2]
affondata il a seguito di una collisione con la V 157, alle 00:20 del 18 maggio 1915 nello Jade alle coordinate 54°24′N 7°45′E54°24′N, 7°45′E (SMS V150) (60 vittime).
ribattezzataT 151 (24 settembre 1917); passata alla Reichsmarine, 1919; rimorchiatore bersagli Comet, 1937; servizio scorta, 1939; servizio dragamine, 1945; trasferita negli Stati Uniti, il 4 gennaio 1946; demolita, Bremen 1948.
ribattezzataT 153 (24 settembre 1917); passata alla Reichsmarine, 1919; nave scuola Eduard giugnogmann, 1938; trasferita negli USA, 22 dicembre 1945; servizio dragamine fino al 1947; demolita, 1949.
ribattezzataT 155 (24 settembre 1917); passata alla Reichsmarine, 1919; servizio da ausiliaria e scorta, 1936; affondata il , Swinemünde, 22 aprile 1945 53°56′N 14°17′E53°56′N, 14°17′E (SMS V155); successivamente demolita.
nave scuola; ribattezzataT 156 (24 settembre 1917); passata alla Reichsmarine, 1919; servizio di scorta, 1936; ribattezzataBremse, in Norvegia, 1944; affondata il 3 maggio 1945, Kiel; successivamente demolita.
ribattezzataT 157 (24 settembre 1917); passata alla Reichsmarine, 1919; servizio di scorta, 1936; colpita da una mina e affondata alle 17:25 del 22 ottobre 1943 a Neufahrwasser, Danzica 54°25′N 18°43′E54°25′N, 18°43′E (SMS V157). Recuperata e demolita.
ribattezzataT 158 (24 settembre 1917); passata alla Reichsmarine, 1919; servizio di scorta, 1936; ceduta all'USSR, denominata Prozorlivyj, 15 gennaio 1946; demolita. 1950.
propulsa da due turbine su due assi per complessivi 14 800 cavalli vapore (10,9 MW); velocità: 32 nodi (59 km/h); autonomia: 1 520 miglia nautiche (2 820 km) a 14 nodi (26 km/h); due cannoni da 7,5 cm.[2] RibattezzataT 161 (24 settembre 1917); trasferita alla Gran Bretagna, 3 settembre 1920; demolita Bo'ness, 1922.
Programma del 1908 (III. Torpedoboots-Flottillee)
Lunghezza: 73,9 m fuori tutto; baglio: 7,85 m; pescaggio: 3,12 m a pieno carico
Stazza: 739 t pieno carico
Propulsione: due turbine a vapore su due assi per complessivi 16 000 cavalli vapore (12 MW); velocità: 33,4 nodi (61,9 km/h); Capacità di carico: 134 t di carbone; autonomia: 960 miglia nautiche (1 780 km) a 17 nodi (31 km/h).
Equipaggio: 77 uomini
Armamento: un cannone da 7,5 cm, due cannoni da 5,2 cm in affusti singoli non scudati; tre lanciasiluri da 45 cm di calibro, montati in linea.[2]
servizio di difesa costiera; colpita da una mina e affondata nel Mar Baltico alle 22:30 del 15 agosto 1916 57°35′N 21°35′E57°35′N, 21°35′E (SMS V162) (15 vittime).
ribattezzataT 164 (24 settembre 1917); trasferita alla Gran Bretagna, 5 agosto 1920; demolita, Bo'ness, 1922.
Lunghezza: 74,2 m fuori tutto; baglio: 7,9 m; pescaggio: 3,04 m a pieno carico
Stazza: 765 t pieno carico
Propulsione: due turbine a vapore su due assi per complessivi 17 700 cavalli vapore (13,0 MW); velocità: 33,6 nodi (62,2 km/h); Capacità di carico: 116 t di carbone 74 t di nafta; autonomia: 1 050 miglia nautiche (1 940 km) a 17 nodi (31 km/h).
Equipaggio: 81 uomini
Armamento: due cannoni da 7,5 cm, due cannoni da 5,2 cm in affusti singoli non scudati; tre lanciasiluri da 45 cm di calibro, montati in linea.[2]
venduta alla Turchia, 1910 come Yadigar-i Millet; affondata da bombardieri britannici, nel Bosforo, 10 luglio 1917 39°56′N 29°10′E39°56′N, 29°10′E (Yadigar-i Millet) (29 vittime): recuperata ottobre 1917; demolita 1924.
Lunghezza: 74,0 m fuori tutto; baglio: 7,9 m; pescaggio: 2,89 m a pieno carico
Stazza: 777 t pieno carico
Propulsione: due turbine a vapore su due assi per complessivi 16 600 cavalli vapore (12,2 MW); velocità: 32,7 nodi (60,6 km/h); Capacità di carico: 125 t di carbone 84 t di nafta; autonomia: 1 300 miglia nautiche (2 400 km) a 17 nodi (31 km/h).
Equipaggio: 81 uomini
Armamento: due cannoni da 7,5 cm, due cannoni da 5,2 cm in affusti singoli non scudati; tre lanciasiluri da 45 cm di calibro, montati in linea.[2]
affondata in una collisione con la SMS Zähringen presso 54°10′N 8°05′E54°10′N, 8°05′E (SMS G171), 14 settembre 1912 (7 vittime); il relitto è stato fatto esplodere, 1912.
ribattezzataT 172 (24 settembre 1917); colpita da una mina e affondata alle 04:28 del 7 luglio 1918, Mare del Nord 54°26′N 4°35′E54°26′N, 4°35′E (SMS G172) (16 vittime).
ribattezzataT 173 (24 settembre 1917); trasferita alla Gran Bretagna, 3 settembre 1920; demolita, Montrose, 1922.
Programma del 1909 (VIII. Torpedoboots-Flottillee)
Lunghezza: 74,0 m fuori tutto; baglio: 7,9 m; pescaggio: 3,28 m a pieno carico
Stazza: 824 t pieno carico
Propulsione: due turbine a vapore su due assi per complessivi 15 000 cavalli vapore (11 MW) alla costruzione; velocità: 32,0 nodi (59,3 km/h); Capacità di carico: 145 t di carbone, 80 t di nafta; autonomia: 920 miglia nautiche (1 700 km) a 17 nodi (31 km/h).
Equipaggio: 81 uomini
Armamento: due cannoni da 8,8 cm in affusti singoli non scudati; quattro lanciasiluri da 50 cm di calibro.[2]
ribattezzata Sleipner per due mesi nel 1912 durante il servizio di consegna dispacci; ribattezzata T 175 (24 settembre 1917); passata alla Reichsmarine, 1919; radiata e venduta (per 63 000 Reichsmark), 23 settembre 1926; demolita, Amburgo.
affondata in una collisione con la SMS Yorck, 4 marzo 1913 (69 vittime); il relitto fu recuperato in due parti e riparato, 1915; ribattezzataT 178 (22 febbraio 1918); trasferita alla Gran Bretagna, 5 agosto 1920; demolita, Dordrecht, 1922.
ribattezzataT 179 (22 febbraio 1918); trasferita alla Gran Bretagna, 5 agosto 1920; demolita, Dordrecht, 1922.
Lunghezza: 73,9 m fuori tutto; baglio: 7,85 m; pescaggio: 3,22 m a pieno carico
Stazza: 783 t pieno carico
Propulsione: due turbine a vapore su due assi per complessivi 18 000 cavalli vapore (13 MW); velocità: 33,3 nodi (61,7 km/h); Capacità di carico: 121 t di carbone, 76 t di nafta; autonomia: 1 250 miglia nautiche (2 320 km) a 17 nodi (31 km/h).
Equipaggio: 81 uomini
Armamento: due cannoni da 8,8 cm in affusti singoli non scudati; quattro lanciasiluri da 50 cm di calibro.[2]
ribattezzataT 185 (22 febbraio 1918); passata alla Reichsmarine, 1919; radiata il 4 ottobre 1932; utilizzata cone nave bersaglio; ceduta all'USSR denominata Vystrel, 1945.
Programma del 1910 (I. Torpedoboots-Flottillee)
Lunghezza: 73,9 m fuori tutto; baglio: 7,85 m; pescaggio: 3,17 m a pieno carico
Stazza: 775 t pieno carico
Propulsione: due turbine a vapore su due assi per complessivi 18 000 cavalli vapore (13 MW); velocità: 33,5 nodi (62,0 km/h); Capacità di carico: 136 t di carbone, 67 t di nafta; autonomia: 1 290 miglia nautiche (2 390 km) a 17 nodi (31 km/h).
Equipaggio: 81 uomini
Armamento: due cannoni da 8,8 cm in affusti singoli non scudati, dal 1920: due cannoni da 10,5 cm; quattro lanciasiluri da 50 cm di calibro.[2]
affondata dal fuoco di incrociatori ed cacciatorpediniere britannici nella battaglia di Helgoland52°08′N 7°31′E52°08′N, 7°31′E (SMS V187), alle 10:00 del 28 agosto 1914 (24 vittime).
Silurata e affondata dal sommergibile britannico E-16, Mare del Nord 54°16′N 5°35′E54°16′N, 5°35′E (SMS S116), alle 14:00 del 26 luglio 1915 (5 vittime).
ribattezzataT 189 (22 febbraio 1918); trasferita alla Gran Bretagna a Cherbourg, 28 aprile 1920; arenata sulla costa inglese, dicembre 1920; demolita, Chatham, 1922.
ribattezzataT 190 (22 febbraio 1918); passata alla Reichsmarine, 1919; nave pilotame Claus von Bevern, 29 agosto 1938; sferita negli Stati Uniti nel 1945; autoaffondata nello Skagerrak, 1946.
colpita da una mina e affondata alle 17:45 del 17 dicembre 1915 nel Mar Baltico 57°30′N 21°34′E57°30′N, 21°34′E (SMS V191) (25 vittime).
Lunghezza: 74,0 m fuori tutto; baglio: 7,9 m; pescaggio: 3,25 m a pieno carico
Stazza: 810 t pieno carico
Propulsione: due turbine a vapore su due assi per complessivi 19 100 cavalli vapore (14,0 MW); velocità: 33,9 nodi (62,8 km/h); Capacità di carico: 145 t di carbone, 76 t di nafta; autonomia: 1 150 miglia nautiche (2 130 km) a 17 nodi (31 km/h).
Equipaggio: 81 uomini
Armamento: due cannoni da 8,8 cm in affusti singoli non scudati; quattro lanciasiluri da 50 cm di calibro.[2]
passata alla Reichsmarine, 1919; nave scuola, 1936; rinominata T 107 il 23 aprile 1939; ceduta all'USSR, 1945 come Poražajuščij, successivamente disarmata; demolita, 1957.
danneggiata in una collisione con la V 1, alle 06:00 dell'8 settembre 1915 55°25′N 7°28′E55°25′N, 7°28′E (SMS G12) ed affondata in seguito all'esplosione di un siluro di bordo (47 vittime).
affondata da un'esplosione interna il 19 febbraio 1915 nello Jade53°40′N 8°05′E53°40′N, 8°05′E (SMS S14) (11 vittime); recuperata nel 1915 e demolita a Wilhelmshaven.
colpita da una mina 21 agosto 1917 nel Canale della Manica 51°15′N 2°55′E51°15′N, 2°55′E (SMS S15); radiata poiché ritenuta irreparabile il 20 settembre 1917 e demolita a Gand.
passata alla Reichsmarine, 1919; ebbe una collisione con la nave da battaglia Hannover al largo di Rugen il 23 maggio 1922 (10 vittime); riparata; radiata nel 1929; venduta 31 marzo 1931 e demolita a Kiel il 1935.
affondata in combattimento dal HMS Centaur, alle 04:00 del 5 giugno 1917 al largo della costa delle Fiandre 51°28′N 2°48′E51°28′N, 2°48′E (SMS S20) (49 vittime).
passata alla Reichsmarine, 1919; rinominata T 123 il 16 marzo 1932; ribattezzata Komet il 23 aprile 1939; in servizio di controllo navi bersaglio radiocomandate come SMS Hessen; passata all'USSR nel 1945.
Propulsione: due turbine a vapore Vulcan su due assi da complessivi 23 500 cavalli vapore (17,3 MW); velocità: 33,5 nodi (62,0 km/h); autonomia: 1 080 miglia nautiche (2 000 km) a 20 nodi (37 km/h).
Equipaggio: 83 uomini
Armamento: tre cannoni da 8,8 cm, 45 calibri (sostituiti nel 1916 da altrettanti 105/45) su affusti non scudati; sei lanciasiluri da 50 cm di calibro posti 3 per bordo, 24 mine che venivano scaricate da uno scivolo posto a poppa.[4]
affondata da un siluro lanciato cacciatorpediniere HMS Petard (1916) durante la battaglia dello Jutland alle 17:45 del 31 maggio 1916 56°43′N 5°57′E56°43′N, 5°57′E (SMS V29) (37 vittime).
colpita da una mina e affondata il 20 novembre 1918 54°45′N 6°15′E54°45′N, 6°15′E (SMS V30), mentre andava a consegnarsi agli Alleati insieme alla Hochseeflotte (2 vittime).
Silurata e affondata dal sommergibile britannico L 10 alle 11:43 del 3 ottobre 1918 nel Mare del Nord 54°44′N 5°15′E54°44′N, 5°15′E (SMS S33) (5 vittime).
venduta alla Grecia nell'aprile 1914, ma sequestrata il 10 agosto 1914; affondata alle 20:00 del 31 maggio 1916 durante la battaglia dello Jutland 56°56′N 6°04′E56°56′N, 6°04′E (SMS S35) (87 vittime, compresi 4 naufraghi del V 29).
venduta alla Grecia nell'aprile 1914, ma sequestrata il 10 agosto 1914; Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; autoaffondata il 21 giugno 1919; recuperata 18 aprile 1925 e demolita.
Programma del 1914 (VI. Torpedoboots-Flottillee)
Ultimo programma di costruzioni prima della guerra, 22 aprile 1914. Al completamento la maggior parte fece parte della VI. Torpedoboots-Flottillee (sostituendo le V 151-V 161).
Lunghezza: 79,5 m fuori tutto; baglio: 8,36 m; pescaggio: 3,74 m a pieno carico
Stazza: 1051 t
Propulsione: due turbine a vapore su due assi da complessivi 25 000 cavalli vapore (18 MW); velocità: 34,5 nodi (63,9 km/h); autonomia: 1 300 miglia nautiche (2 400 km) a 20 nodi (37 km/h).
Equipaggio: 87 uomini
Armamento: tre cannoni da 8,8 cm, 45 calibri (sostituiti nel 1916 da altrettanti 105/45) su affusti non scudati; sei lanciasiluri da 50 cm di calibro posti 3 per bordo, 24 mine che venivano scaricate da uno scivolo posto a poppa.[5]
Internata a Scapa Flow, 22 novembre 1918; autoaffondata 21 giugno 1919.
Lunghezza: 83 m fuori tutto; baglio: 8,36 m; pescaggio: 3,3 m a pieno carico
Stazza: 1147 t
Propulsione: due turbine a vapore Germania su due assi da complessivi 24 000 cavalli vapore (18 MW); velocità: 33,5 nodi (62,0 km/h); autonomia: 1 715 miglia nautiche (3 176 km) a 20 nodi (37 km/h).
Equipaggio: 83 uomini
Armamento: tre cannoni da 8,8 cm, 45 calibri (sostituiti nel 1916 da altrettanti 105/45) su affusti non scudati; sei lanciasiluri da 50 cm di calibro posti 3 per bordo, 24 mine che venivano scaricate da uno scivolo posto a poppa.[5]
danneggiata gravemente in una collisione con la V 69 durante l'azione al largo del North Hinder, 22-23 gennaio 1917; in disarmo in Bruges dove fu autoaffondata il 3 ottobre 1918 51°13′N 3°14′E51°13′N, 3°14′E (SMS G41), non potendo ritirarsi.
Lunghezza: 79,6 m fuori tutto; baglio: 8,3 m; pescaggio: 3,96 m a pieno carico
Stazza: 1106 t
Propulsione: due turbine a vapore Germania su due assi da complessivi 23 500 cavalli vapore (17,3 MW); velocità: 34,5 nodi (63,9 km/h); autonomia: 1 270 miglia nautiche (2 350 km) a 20 nodi (37 km/h).
Equipaggio: 85 uomini
Armamento: tre cannoni da 8,8 cm, 45 calibri (sostituiti nel 1916 da altrettanti 105/45) su affusti non scudati; sei lanciasiluri da 50 cm di calibro posti 3 per bordo, 24 mine che venivano scaricate da uno scivolo posto a poppa.[5]
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; il tentativo di autoaffondamento del 21 giugno 1919 fallì e la nave fu trasferita agli Stati Uniti nel 1920;[6] usata come nave bersaglio per gli aerei da bombardamento ed affondata al largo di Cape Henry il 15 luglio 1921.
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; il tentativo di autoaffondamento del 21 giugno 1919 fallì e la nave fu trasferita alla Gran Bretagna, 1920; dopo essere stata utilizzata come nave bersaglio per l'artiglieria navale, si incagliò al largo dell'isola Whale presso il porto di Portsmouth 50°48′49″N 1°05′43″W50°48′49″N, 1°05′43″W (SMS V44), e parzialmente demolita attorno al 1922 (alcune parti del relitto sono tuttora visibili con la bassa marea nel porto di Portsmouth, 2016).[7]
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; il tentativo di autoaffondamento del 21 giugno 1919 fallì e la nave fu trasferita alla Francia, 1920; demolita a Cherbourg, 1924.
Lunghezza: 83,1 m fuori tutto; baglio: 8,3 m; pescaggio: 3,4 m a pieno carico
Stazza: 1188 t
Propulsione: due turbine a vapore su due assi da complessivi 24 000 cavalli vapore (18 MW); velocità: 34,4 nodi (63,7 km/h); autonomia: 2 050 miglia nautiche (3 800 km) a 17 nodi (31 km/h).
Equipaggio: 83 uomini
Armamento: tre cannoni da 8,8 cm, 45 calibri (sostituiti nel 1916 da altrettanti 105/45) su affusti non scudati; sei lanciasiluri da 50 cm di calibro posti 3 per bordo, 24 mine che venivano scaricate da uno scivolo posto a poppa.[4]
affondata alle 21:50 del 31 maggio 1916, durante la battaglia dello Jutland 57°01′N 6°00′E57°01′N, 6°00′E (SMS V48) (87 vittime)
Programma di mobilitazione generale
48 Großer Torpedoboote vennero ordinate il 6 agosto 1914 secondo il programma di mobilitazione generale delle forze armate tedesche per la prima guerra mondiale. Le prime due, S 49 e la S 50 avrebbero dovuto sostituire la S35 e la S 36 che avrebbero dovuto essere vendute alla Grecia nell'aprile 1914.
Lunghezza: 83,1 m fuori tutto; baglio: 8,36 m; pescaggio: 3,4 m a pieno carico
Stazza: 1188 t
Propulsione: due turbine a vapore su due assi da complessivi 25 900 cavalli vapore (19,0 MW); velocità: 35,1 nodi (65,0 km/h); autonomia: 1 960 miglia nautiche (3 630 km) a 17 nodi (31 km/h).
Equipaggio: 83 uomini
Armamento: tre cannoni da 8,8 cm, 45 calibri (sostituiti nel 1916 da altrettanti 105/45) su affusti non scudati; sei lanciasiluri da 50 cm di calibro posti 3 per bordo, 24 mine che venivano scaricate da uno scivolo posto a poppa.[8]
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; recuperata nel luglio 1919; trasferita alla Gran Bretagna nel 1920; demolita a Rosyth, 1922.
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; recuperata nel luglio 1919; trasferita alla Gran Bretagna nel 1920; demolita a Rosyth, 1922.
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; recuperata nel luglio 1919; trasferita al Giappone nel 1920; demolita lo stesso anno.
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; trasferita alla Gran Bretagnaì nel 1920; demolita a Grangemouth 1922.
affondata per una esplosione accidentale mentre caricava delle mine a Zeebrugge il 25 maggio 1918 51°20′N 3°12′E51°20′N, 3°12′E (SMS V74); recuperata il 17 luglio 1918; autoaffondata a Brugge il 3 ottobre 1918 51°13′00″N 3°14′00″E51°13′00″N, 3°14′00″E (SMS V74).
costruita ad Amburgo; colpita da una mina ed affondata alle 22:04 del 10 novembre 1916, golfo di Finlandia 59°23′N 22°30′E59°23′N, 22°30′E (SMS V75) (3 vittime).
costruita ad Amburgo; colpita da una mina ed affondata alle 06:25 dell'11 novembre 1916, golfo di Finlandia 59°20′N 22°23′E59°20′N, 22°23′E (SMS V76) (1 vittime).
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; trasferita al Giappone nel 1920; demolita, 1922.
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; trasferita alla Gran Bretagna nel 1920; demolita.
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; trasferita alla Gran Bretagna, 1920; dopo essere stata utilizzata come nave bersaglio per l'artiglieria navale, si incagliò al largo dell'isola Whale presso il porto di Portsmouth 50°48′49″N 1°05′43″W50°48′49″N, 1°05′43″W (SMS V44), e venne parzialmente demolita attorno al 1922 (alcune parti del relitto sono tuttora visibili con la bassa marea nel porto di Portsmouth, 2016).[7]
Silurata e affondata mentre era alla fonda al largo di Zeebrugge da un motoscafo armato britannico Coastal Motor Boat della 3rd CMB Division, alle 00:15 dell'8 aprile 1917 51°22′N 3°15′E51°22′N, 3°15′E (SMS G88) (18 vittime).
colpita da una mina e affondata alle 01:30 del 26 giugno 1917 51°15′N 2°38.1′E51°15′N, 2°38.1′E (SMS G96) (4 vittime).
Torpedoboot-Zerstörer (B 97–V 100, B 109–B 112)
Programma di mobilitazione generale (agosto 1914)
Quattro unità di Torpedoboot-Zerstörer (torpediniere-cacciatorpediniere) ordinate il 7 agosto 1914 ed il 10 agosto 1914 utilizzando gli impianti costruiti per le unità della Classe OrfejLeitenant Ilin, Kapitan Konon-Zotov, Gavriil ed Michail.
Lunghezza: 98 m fuori tutto; baglio: 9,3 m; pescaggio: 3,4 m a pieno carico
Stazza: 1374 t
Propulsione: due turbine a vapore Thornycroft-Schultzer (AEG-Vulcan sulla V 99 e V 100) su due assi da complessivi 36 000 cavalli vapore (26 MW) (42 000 cavalli vapore (31 MW) sulla V 99 e V 100); velocità: 35,5 nodi (65,7 km/h) (37 nodi (69 km/h) sulla V 99 e V 100); autonomia: 1 300 miglia nautiche (2 400 km) a 20 nodi (37 km/h). Quattro (tre per la serie V) caldaie alimentate a nafta.[3]
Equipaggio: 83 uomini
Armamento: tre cannoni da 8,8 cm, 45 calibri (sostituiti nel 1916 da altrettanti 105/45) su affusti non scudati; sei lanciasiluri da 50 cm di calibro posti 3 per bordo, 24 mine che venivano scaricate da uno scivolo posto a poppa.[4]
colpita da una mina e affondata alle 05:00 del 17 agosto 1915 al largo di Miķeļtornis, Lituania 57°37′N 21°52′E57°37′N, 21°52′E (SMS V99) (21 vittime).
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; trasferita alla Francia nel 1920; demolita nel 1921 (le caldaie furono utilizzare per i cacciatorpediniere francesi della Classe Aventurier).
ex San Luis; Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; trasferita agli stati uniti nel 1920; affondata da aerei da bombarda come nave bersaglio, 13 luglio 1921 al largo di Cape Henry.
trasferita al Brasile il 20 agosto 1920; venduta alla Gran Bretagna e scambiata con la Polonia A 69; messa in servizio dalla marina polacca come Mazur; affondata da aerei tedeschi il 1 settembre 39 presso Gdynia; successivamente recuperata e demolita.
trasferita alla Polonia il 20 agosto 1920; entrata in servizio come Kaszub; affondata in seguito all'esplosione delle caldaie il 20 luglio 1925, nel porto di Danzica; successivamente recuperata e demolita.
radiata il 5 novembre 1919; trasferita alla Francia il 23 maggio 1920 a Cherbourg; messa in servizio come Amiral Sénès(FR); radiata nel 1936; affondata come nave bersaglio nel 1938.
completata circa al 40%; venduta, 3 novembre 1919; demolita, Amburgo, 1921
Großes Torpedoboot 1916 (G 96, V125–H 147) mobilitazione generale
Programma del giugno 1916
Lunghezza: 82 m fuori tutto; baglio: 8,32 m; pescaggio: 3,4 m a pieno carico
Stazza: 1188 t
Propulsione: due turbine a vapore su due assi da complessivi 25 150 cavalli vapore (18,50 MW); velocità: 34,6 nodi (64,1 km/h); autonomia: 2 050 miglia nautiche (3 800 km) a 17 nodi (31 km/h).
Equipaggio: 83 uomini
Armamento: tre cannoni da 105/45 su affusti non scudati; sei lanciasiluri da 50 cm di calibro posti 3 per bordo, 24 mine che venivano scaricate da uno scivolo posto a poppa.[9]
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; trasferita alla Gran Bretagna, 1920; demolita, Newport, 1922.
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; trasferita alla Francia nel 1920; demolita, (le caldaia furono utilizzate per revisionare le unità della classe Classe Aventurier).
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; trasferita al Giappone nel 1920; demolita a Dordrecht nel 1922.
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; trasferita alla Gran Bretagna, 1920; demolita, Grangemouth, 1922.
internata a Scapa Flow il 6 dicembre 1918 (come sostituta della V 30, che era affondata mentre si dirigeva a Scapa Flow); autoaffondata il 21 giugno 1919.
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; trasferita agli Stati Uniti nel 1920;[10] affondata come nave bersaglio dalla USS Delaware (BB-28) e dal cacciatorpediniere USS Herbert (DD-160) al largo di Cape Henry il 15 luglio 1921.
Internata a Scapa Flow il 22 novembre 1918; arenatasi nel tentativo di autoaffondarsi il 21 giugno 1919; trasferita alla Gran Bretagna, 1920; demolita, 1922.
costruita ad Amburgo; venduta 3 novembre 1919; arenatasi, l'8 dicembre 1920, sulla costa danese mentre veniva condotta alla demolizione e demolita in situ.
completata a circa il 40%-50% all'armistizio; lo scafo incompleto venduto come rottame, attorno al 1920; naufragato presso Neukrug mentre veniva trasferito a Kiel per la demolizione; successivamente recuperato e demolito.
completata a circa il 40%-50% all'armistizio; radiata il 3 novembre 1919; lo scafo incompleto venduto come rottame, attorno al 1920. naufragato presso Neukrug mentre veniva trasferito a Kiel per la demolizione; successivamente recuperato e demolito.
a circa 55%-60%; radiata 3 novembre 1919, venduta 1920 e demolita Kiel.
Großes Torpedoboot 1918 (V170–S223) mobilitazione generale
Gli ultimi progetti erano grandi cacciatorpediniere (1 268 t) dotate di gruppi turboriduttori e pesantemente armate (quattro cannoni da 105 mm sei lanciasiluri da 500 mm).
Programma del gennaio 1918V 170-V 177, S 178-S 185 e H 186-H 193 (24 unità progettate, nessuna completata).[Nota 6]
Programma del 1918
Le H 194-H 202, V 203-V 210 e le S 211-S 223 (30 unità in totale, nessuna completata). Nessuna di queste unità superò i primi stadi di realizzazione; tutti i programmi di costruzione furono cancellati con l'armistizio.
Organizzazione tattica
Una indicazione sull'impiego tattico delle Großes Torpedoboot nella Hochseeflotte è dato dalla composizione degli ordini di battaglia in periodi successivi della prima guerra mondiale. La principale unità, la Torpedo-Boat Flotilla (flottiglia di torpediniere) era composta da undici torpediniere, suddivise in due Halbflottille (squadriglie) (da cinque unità ciascuna) ed una unità comando, comandate da un Kapitänleutnant (KptLt) (Tenente di vascello e/o Primo tenente di vascello).[Nota 7]
Metà ottobre 1914
Ordine di battaglia all'inizio della prima guerra mondiale, a mobilitazione completata.[11] Hochseeflotte, Mare del Nord I. TBF: V 191 (comandante); 1. hf: V 186, V 190, V 188, G 197, V 189; 2. hf: G 196, G 193, G 195, G 192, G 194 II. TBF: S 149 (comandante); 3. hf: S 138, S 139, S 141, S 140, S 142; 4. hf: S 144, S 145, S 147, S 146, S 148 III. TBF: S 167 (comandante); 5. hf: V 162, V 163, V 164, S 165, S 166; 6. hf: G 173, G 169, G 172, G 170, S 168 IV. TBF: T 113 (comandante); 7. hf: S 119, S 122, S 117, S 118, S 115; 8. hf: S 128, T 111, S 129, S 126, T 110 V. TBF: G 12 (comandante); 9. hf: V 6, V 1, V 3, V 4, V 5; 10. hf: G 11, G 9, G 7, G 8, G 10 VI. TBF: V 150 (comandante); 11. hf: V 151, V 153, V 154, V 152, V 155; 12. hf: V 156, V 157, V 159, V 158, V 160 VII. TBF: S 24 (comandante); 13. hf: S 14, S 15, S 13, S 16, S 18; 14. hf: S 19, S 21, S 23, S 20, S 22 VIII. TBF: G 174 (comandante); 15. hf: V 181, V 183, V 182, S 130, S 131; 16. hf: S 176, S 177, S 179, V 180, G 175 IX. TBF: S 28 (comandante); 17. hf: V 25, V 26, V 27, S 31, S 32; 18. hf: V 30, V 29, S 33, S 34, S 35, S 36
ausiliarie alle flottiglie di sommergibili: T 109, T 99, T 100, T 101
ausiliarie della flotta (assegnate all'ammiraglia di flotta, a quella di squadra, etc.): T 98, T 96
altre zone Mar Baltico: 19. hf: S 120, G 134, S 124, S 127, T 97; 20. hf: G 133, G 132, G 135, G 136 Difesa costiera: Jade/Weser Division : T 91, T 93, T 94, T 95, T 107; Elba Division: S 114 Estremo oriente: S 90
Maggio 1916
Ordine di battaglia prima della battaglia dello Jutland.[11] Hochseeflotte, Mare del Nord I. TBF: S 32 (comandante); 1. hf: G 39, G 40, G 38, V 190, G 197; 2. hf: G 192, G 195, G 196, G 193 II. TBF: B 98 (comandante); 3. hf: G 101, G 102, B 112, B 97; 4. hf: B 109, B 110, B 111, G 103, G 104 III. TBF: S 53 (comandante); 5. hf: V 71, V 73, V 74, G 88, G 85; 6. hf: V 48, V 70, S 55, S 54, G 42 V. TBF: G 11 (comandante); 9. hf: V 6, V 2, V 3, V 1, V 4; 10. hf: G 8, G 7, V 5, G 9, G 10 VI. TBF: G 41 (comandante); 11. hf: V 44, S 49, V 43, G 87, G 86; 12. hf: V 69, S 50, V 46, V 45, G 37 VII. TBF: S 24 (comandante); 13. hf: S 15, S 17, S 20, S 16, S 18; 14. hf: S 19, S 23, V 186, V 189 IX. TBF: V 28 (comandante); 17. hf: V 27, V 26, S 36, S51, S 52; 18. hf: V 30, S 34, S 33, V 29, S 35 Mar Baltico VI. Aufklärungsgruppe (6º Gruppo da ricognizione): V 100 IV. TBF: V 160 (comandante); 7. hf: V 154, G 133, S 140, S 143, S 145, V 151, V 152, V 155, V 157, V 158, V 161 VIII. TBF: S 178 (comandante); 15. hf: V 183, V 182, V 181, V 185, V 184; 16. hf: S 176, V 180, G 174, S 179, G 175 X. TBF: S 56 (comandante); 19. hf: V 78, S 143, S 148, S 147, S 139; 20. hf: V 72, V 75, S 57, G 89, V 77
assegnate: T 107, S 146; 21. hf: S 167, G 169, G 170, S 168, G 137. Fiandre Flottiglia cacciatorpediniere: hf Cleve: V 67, V 68, V 47 servizi ausiliari
flottiglia dragamine: T 103, S 149, G 136, T 104
Flottiglia pattugliatori del Mare del Nord : S 127, S 128; servizio di difesa costiera: T 93, S 131, T 110, T 106, T 97, T 105, G 135, T 112, T 113, S 114, S 120, S 138
ausiliarie alle flottiglie di sommergibili: T 159, T 99, G 137, T 101, G 132; ausiliarie della flotta: T 96, T 98
unità scuola: G 134, S 126, S 122, S 121, S 131, V106, V 108, T 102, T 108, V 105, S 130, S 125
Aprile 1918
Situazione nel Mare del Nord alla fine del 1918, all'epoca dell'ultima sortita offensiva (annullata per ammutinamento) della Hochseeflotte.[12]
Hochseeflotte, Mare del Nord I. TBF: V 129 (comandante); 1. hf: G 39, G 38, G 40, G 86, S 32; 2. hf: V 130, S 135, S 133, S 134, S 139 II. TBF: B 97 (comandante); 3. hf: G 101, G 103, V 100, G 104, G 102; 4. hf: B 109, B 110, B 112, B 98, B 111 V. TBF: G 11 (comandante); 9. hf: V 6, S 23, V 3, V 2, V 1, T 196, T 197; 10. hf: G 8, V 5, G 10, G 7, G 9, T 183, T 181 VI. TBF: V 128 (comandante); 11. hf: V 127, V 126, S 131, V 125, S 132; 12. hf: V 43, V 45, S 50, S 49, V 46, V 44 VII. TBF: S 62 (comandante); 13. hf: V 78, S 65, S 66, V 83, S 56; 14. hf: T 182, G 92, G 89 (G 87, G 93, G 94 furono tutte affondate il 30 marzo 1918) VIII. TBF: T 180 (comandante); 15. hf: T 193, T 195, T 192, T 189, T 190; 16. hf: T 176, T 178, T 174, T 179, T 186 IX. TBF: V 78 (comandante); 17. hf: V 80, S 52, S 51, S 60, S 36; 18. hf: V 30, V 26, V 28, S 34, S 33
Flottiglie dragamine: T 103, T 184, T 149, T 132 I. GF; 1. hf: T 127, T 114, T 109, T 101, T 125, T 112, T 99, T 106, T 102, T 105, T 93; 2. hf: T 185, S 19, S 24, T 122, T 148, S 18, T 135, T 147, T 131, T 196, T 197; 3. hf: T 136, T 92, T 104, T 128, T 138, T 97 II. GF: T 128; 5. hf: T 99; 6. hf: T 97; 7. hf: T 125; 8. hf: T 114; 9. hf: T 102; 10. hf: T 92, T 128; (T 103 in riparazione)
Settembre 1918
Situazione poco prima della fine della guerra.[13]
Hochseeflotte, Mare del Nord I. TBF: 1. hf: V 129, S 32, G 38, G 39, G 40, G 86; 2. hf: V 130, S 134, S 133, S 135, S 139 II. TBF: 3. hf: B 98, G 101, G 102, G 103, G 104, V 100; 4. hf: B 97, B 109, B 110, B 111, B 112 V. TBF: 9. hf: G 11, V 1, V 2, V 3, V 6, S 23; 10. hf: V 5, G 7, G 8, G 10 VI. TBF: 11. hf: V 128, V 125, V 126, V 127, S 131, S 132; 12. hf: V 43, V 44, V 45, V 46, S 49, S 50 VII. TBF: (V 116 in arrivo); 13. hf: V 83, V 78, S 65, S 56 (S 138 in arrivo); 14. hf: G 92, G 89 (S 136, S 137, H145 in arrivo) VIII. TBF: 15. hf: T 180, T 189, T 190, T 193, T 195; 16. hf: T 174, T 176, T 178, T 179, T 186 IX. TBF: 17. hf: V 79, S 36, S 51, S 52, S 60, V 80; 18. hf: V 26, V 28, V 30, S 33, S 34 I. GF: 1. hf: T 127, T 109, T 112, T 93, T 170, T 165, T 182, T 183, T 181; 2. hf: T 185, S 19, S 24, T 122, T 148, T 113, S 18, T 135, T 147, T 131, T 197, T 196; 3. hf: T 136, T 169 (inoltre a 12 torpediniere leggere tipo "A")(EN) II. GF: 5. hf: T 99; 6. hf: T 97; 7. hf: T 125; 8. hf: T 114; 9. hf: T 102; 10. hf: T 92, T 128; (T 103 in riparazione)
dragamine: T 184, T 132, T 96, T 98
Mar Baltico IV. TBF: 7. hf: T 160, T 133, T 139, T 140, T 143, T 145, T 151, T 152, T 154; 19. hf: T 155, T 157, T 158, T 104, T 106, T 175, T 101, T 105
Fiandre III. TBF: 5. hf: V 71, S 53, V 73, V 81, G 41, V 77; 6. hf: S 54, S 55, V 70, G 91 Flottiglia cacciatorpediniere delle Fiandre: 1. hf: V 47, V 67, G 95, S 61; 2. hf: S 63, V 69, V 82
fuori servizio: S 15, V 74
servizi ausiliari Flottiglia scuola del Mar Baltico: 1. hf: T 173, T 166, T 134, V 108, T 107; 2. hf: T 167, T 163, T 142, T 126
scuola di tiro: T 144, T 146, T 168, V 105
posamine, dragamine: V 106, T 110, T 120
ausiliarie alle flottiglie di sommergibili: T 130, T 137, T 153, T 159, T 161, T 164, T 108, T 121
ausiliarie della flotta, etc.: T 91, T 94, T 95, T 111, T 156, T 141.
Note
^Nel 1911 fu cambiato il sistema, con l'introduzione di un modello più piccolo, il tipo 1911, per differenziare la nuova serie si decise di far ripartire il conteggio aggiungendo la lettera T come suffisso.
^Comprese le unità cancellate e quelle cedute ad altri paesi.
^Quasi tutte le unità della A.G. Vulcan furono costruite in Stettino; tranne le V 67, V 68, V 70, V 75, V76, V77, V79, V 83, V 84 V 140 ed V 141, che vennero costruite ad Amburgo.
^costruite seguendo i modelli della Germaniawerft.
^Le turbine a vapore e le caldaie a nafta furono introdotte dai britannici con la classe Tribal del 1905; i gruppi turboriduttori nella classe R del 1915. La propulsione a turbina divenne lo standard per le torpediniere tedesche a partire dal programma di costruzione del 1908; il carbone non fu eliminato che con le Großes Torpedoboot 1913; i gruppi turboriduttori erano in progetto per i modelli del 1918.
^Quattro scafi incompleti vennero allestiti come navi commerciali nel 1920-21: S 178 e S 179 furono completati come schooner a quattro alberi Franziska Kimme e Georg Kimme per la Bremerhaven (Bremerhavener Reederei AG) nel 1920; ed nel novembre 1919, lo scafo incompleto della ex-H 186 e della ex-H 187 furono comprati dalla compagnia di trasporti del Mar Baltico (Baltischen Reederei) di Amburgo e completati come navi da trasporto Hansdorf e Hoisdorf, che entrarono in servizio nel 1921.
^Vengono utilizzate le deguenti abbreviazioni: TBF: Torpedoboots Flottille (flottiglia di torpediniere); hf: halbsflottille (squadriglia). Una Flottiglia poteva essere composta da più di due squadriglie; GF: Geleit Flottille (flottiglia di scorta).