Gran Premio di Monaco 1983

Monaco (bandiera) Gran Premio di Monaco 1983
378º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 5 di 15 del Campionato 1983
Data 15 maggio 1983
Nome ufficiale 41. Grand Prix de Monaco
Luogo Circuito di Montecarlo
Percorso 3,312 km
Circuito cittadino
Distanza 76 giri, 251,712 km
Clima Piovoso
Risultati
Pole position Giro più veloce
Francia (bandiera) Alain Prost Brasile (bandiera) Nelson Piquet
Renault in 1'24"840 Brabham-BMW in 1'27"283
(nel giro 69)
Podio
1. Finlandia (bandiera) Keke Rosberg
Williams-Ford Cosworth
2. Brasile (bandiera) Nelson Piquet
Brabham-BMW
3. Francia (bandiera) Alain Prost
Renault

Il Gran Premio di Monaco 1983 è stata la quinta prova della stagione 1983 del Campionato mondiale di Formula 1. Si è corsa domenica 15 maggio 1983 sul Circuito di Montecarlo. La gara è stata vinta dal finlandese Keke Rosberg su Williams-Ford Cosworth; per il vincitore si trattò del secondo successo nel mondiale. Ha preceduto sul traguardo il brasiliano Nelson Piquet su Brabham-BMW e il francese Alain Prost su Renault.

Fu la centocinquantatreesima, e ultima, vittoria per una vettura spinta dal motore Ford Cosworth DFV.

Vigilia

Sviluppi futuri

Il pilota belga Thierry Boutsen firmò un accordo con l'Arrows per diventarne titolare a partire dal Gran Premio del Belgio, al posto del brasiliano Chico Serra, che venne comunque impiegato per la gara monegasca.[1]

Aspetti tecnici

Il regolamento del circuito limitava a 50 kg la benzina che poteva essere presente presso i box per la gara di Montecarlo, ciò, di fatto, rendeva impossibile la strategia del rifornimento in gara, ormai adottata da molte scuderie. Bernie Ecclestone, patron della Brabham, aveva chiesto, inutilmente, una modifica del regolamento, minacciando anche il boicottaggio della gara nel caso di risposta negativa. Ecclestone propose anche l'esclusione, per il futuro, della gara dal calendario iridato.[2][3]

Aspetti sportivi

Diversi piloti affrontarono il weekend di gara in non perfette condizioni fisiche: Keke Rosberg aveva subito un'intossicazione nei giorni precedenti, mentre Niki Lauda aveva sofferto di problemi intestinali. Elio De Angelis e Piercarlo Ghinzani erano colpiti da malesseri e febbre. Tutti poterono però prendere parte regolarmente alle prove.[3]

Visto che alla gara erano ammessi solo 20 piloti, e solo 26 erano ammessi alle qualifiche, furono necessarie anche le prequalificazioni, al fine di eliminare subito due piloti. Sei furono costretti a parteciparvi: i due della Toleman, i due della Theodore, Eliseo Salazar della RAM e Piercarlo Ghinzani, dell'Osella.[2]

Prequalifiche

Resoconto

Le Theodore furono le due vetture eliminate nel corso delle prequalifiche. Roberto Guerrero subì un problema alla trasmissione, mentre Johnny Cecotto andò a muro, uscendo dal Tunnel.[4]

Risultati

Nella sessione di prequalifica[5] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Status
1 36 Italia (bandiera) Bruno Giacomelli Regno Unito (bandiera) Toleman-Hart 1'32"190 PQ
2 17 Cile (bandiera) Eliseo Salazar Regno Unito (bandiera) RAM March-Ford Cosworth 1'32"502 PQ
3 35 Regno Unito (bandiera) Derek Warwick Regno Unito (bandiera) Toleman-Hart 1'33"453 PQ
NPQ 34 Venezuela (bandiera) Johnny Cecotto Theodore-Ford Cosworth 1'33"817 NPQ
NPQ 33 Colombia (bandiera) Roberto Guerrero Theodore-Ford Cosworth 1'38"389 NPQ

Qualifiche

Resoconto

Nella giornata del giovedì il più rapido fu Alain Prost su Renault, che precedette di oltre tre decimi René Arnoux della Ferrari. Anche la seconda fila provvisoria fu monopolizzata da Renault e Ferrari, mentre al quinto posto chiuse Keke Rosberg, il primo pilota che non godeva di una vettura a motore turbo. Chiuse solo diciassettesimo Patrese, penalizzato da un guasto della sua vettura che lo costrinse a rientrare a piedi ai box e utilizzare la vettura di riserva. Anche peggio fecero le McLaren, che non riuscirono nemmeno a ottenere un tempo sufficiente alla qualificazione provvisoria. La spiegazione di questa scarsa competitività risiedeva negli pneumatici Michelin che, studiati, per vetture dotate di motore turbo, non entravano in temperatura su una monoposto a motore a pressione atmosferica.[6]

Al sabato la pioggia fece la sua comparsa sul tracciato e nessun pilota fu in grado di migliorare i tempi ottenuti al giovedì. Alain Prost conquistò perciò la sua nona pole position nel mondiale, la ventinovesima per la Renault; i due piloti della McLaren, Niki Lauda e John Watson non si qualificarono: per l'austriaco si trattò dell'unica mancata qualifica nella sua carriera nel mondiale di F1, mentre per Watson l'unico precedente risaliva al Gran Premio, sempre di Monaco, del 1980. Nelle prove libere del mattino la Michelin aveva portato un nuovo tipo di mescola che aveva consentito a Lauda di fermare il cronometro su 1'27"59, tempo sufficiente per la qualificazione.[7] Nelle prove ufficiali del pomeriggio, svolte sotto la pioggia, il più veloce fu Keke Rosberg in 1'52 netti, davanti a René Arnoux ed Eddie Cheever.[8] Durante questa sessione la Goodyear fece utilizzare alla Ferrari degli pneumatici radiali. Al termine della stessa vi fu anche un confronto teso tra Riccardo Patrese e Patrick Tambay in merito a delle manovre effettuate in pista dal padovano che vennero criticate dal francese.[9]

Risultati

Nella sessione di qualifica[10] si è avuta questa situazione:

Pos Pilota Costruttore Tempo Griglia
1 15 Francia (bandiera) Alain Prost Francia (bandiera) Renault 1'24"840 1
2 28 Francia (bandiera) René Arnoux Italia (bandiera) Ferrari 1'25"182 2
3 16 Stati Uniti (bandiera) Eddie Cheever Francia (bandiera) Renault 1'26"279 3
4 27 Francia (bandiera) Patrick Tambay Italia (bandiera) Ferrari 1'26"298 4
5 1 Finlandia (bandiera) Keke Rosberg Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 1'26"307 5
6 5 Brasile (bandiera) Nelson Piquet Regno Unito (bandiera) Brabham-BMW 1'27"273 6
7 22 Italia (bandiera) Andrea De Cesaris Italia (bandiera) Alfa Romeo 1'27"680 7
8 2 Francia (bandiera) Jacques Laffite Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 1'27"726 8
9 25 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier Francia (bandiera) Ligier-Ford Cosworth 1'27"906 9
10 35 Regno Unito (bandiera) Derek Warwick Regno Unito (bandiera) Toleman-Hart 1'28"017 10
11 3 Italia (bandiera) Michele Alboreto Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 1'28"256 11
12 29 Svizzera (bandiera) Marc Surer Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 1'28"346 12
13 23 Italia (bandiera) Mauro Baldi Italia (bandiera) Alfa Romeo 1'28"639 13
14 12 Regno Unito (bandiera) Nigel Mansell Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 1'28"721 14
15 30 Brasile (bandiera) Chico Serra Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 1'28"784 15
16 9 Germania (bandiera) Manfred Winkelhock Germania (bandiera) ATS-BMW 1'28"975 16
17 6 Italia (bandiera) Riccardo Patrese Regno Unito (bandiera) Brabham-BMW 1'29"200 17
18 26 Brasile (bandiera) Raul Boesel Francia (bandiera) Ligier-Ford Cosworth 1'29"222 18
19 11 Italia (bandiera) Elio De Angelis Regno Unito (bandiera) Lotus-Renault 1'29"518 19
20 4 Stati Uniti (bandiera) Danny Sullivan Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 1'29"530 20
NQ 36 Italia (bandiera) Bruno Giacomelli Regno Unito (bandiera) Toleman-Hart 1'29"552 NQ
NQ 8 Austria (bandiera) Niki Lauda Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 1'29"898 NQ
NQ 7 Regno Unito (bandiera) John Watson Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth 1'30"283 NQ
NQ 31 Italia (bandiera) Corrado Fabi Italia (bandiera) Osella-Ford Cosworth 1'30"495 NQ
NQ 17 Cile (bandiera) Eliseo Salazar Regno Unito (bandiera) RAM March-Ford Cosworth 1'31"229 NQ
NQ 32 Italia (bandiera) Piercarlo Ghinzani Italia (bandiera) Osella-Alfa Romeo 1'35"572 NQ

Gara

Resoconto

Una forte pioggia colpì il tracciato in mattinata, per poi ripresentarsi, anche se in maniera modesta, fino a circa mezz'ora prima del via. Dopo il giro di ricognizione, alcuni piloti (tra cui le due Williams), decisero di montare gomme slick, pur non essendo il tracciato ancora del tutto asciutto.

Al via Alain Prost (che, come la maggioranza dei piloti su delle vetture turbo, montava gomme da bagnato per evitare che l'eccesso di potenza facesse slittare le gomme lisce sull'asfalto umido) mantenne la testa, mentre René Arnoux venne subito passato da Eddie Cheever e da Keke Rosberg. Il finlandese, già nel corso del primo giro, prese il comando del gran premio, davanti alle due Renault, alle due Ferrari, seguite da Andrea De Cesaris, e dell'altro pilota della Williams, Jacques Laffite. Quest'ultimo recuperò subito diverse posizioni, portandosi al quarto posto, dietro ad Arnoux, che aveva comunque sopravanzato Cheever.

Al sesto giro la vettura di Arnoux toccò quella di Laffite: la Ferrari finì contro un marciapiede, tanto che ne risultò danneggiato lo pneumatico posteriore sinistro. Ciò mise in tilt la centralina elettronica, così che René Arnoux fu costretto al ritiro. Laffite proseguì la sua rimonta, installandosi al secondo posto, al giro 8, approfittando anche del cambio gomme effettuato da Prost. Al terzo posto, intanto, si era portato Patrick Tambay, che però, poco dopo, fu anch'egli costretto a montare gomme da asciutto, e scendere al di fuori della zona dei punti. Tra l'altro il francese dovette attende alcuni giri per poter effettuare il cambio-gomme. Scalava così al terzo posto Marc Surer (Arrows), che precedeva Derek Warwick (su Toleman) ed Alain Prost.

Prost, che guidava una vettura in cui la quarta marcia era andata fuori uso,[11] resistette al quinto posto fino al giro 22, quando venne passato da Nelson Piquet. La graduatoria rimase, almeno nelle prime posizioni, invariata fino al giro 49, quando Warwick assaltò la terza posizione di Surer. Il britannico però centrò la vettura dell'elvetico, ed entrambi furono costretti all'abbandono. Davanti, le Williams stavano dominando la gara ma al giro 53 Keke Rosberg subì una perdita di potenza del propulsore, tanto che il motore si spense all'altezza della chicane delle Piscine: il finlandese fu capace di far ripartire la vettura, riuscendo anche a far sì che la monoposto non sbandasse, finendo contro i guard-rail;[12] Jacques Laffite, al secondo posto, invece si ritirò al cinquantacinquesimo passaggio, per un guasto al cambio. Ora Piquet era secondo, seguito da Prost, Patrese, Tambay e Danny Sullivan.

Anche la gara di Riccardo Patrese s'interruppe anzitempo (al giro 65), per un problema elettrico della sua Brabham. Entrò in zona punti Mauro Baldi, che chiuse sesto, conquistando così i primi punti in carriera, così come Sullivan (quinto). Keke Rosberg riuscì a vincere, per la seconda volta nel mondiale, davanti a Nelson Piquet e Alain Prost.[13]

Risultati

I risultati del gran premio[14] furono i seguenti:

Pos No Pilota Costruttore Giri Tempo/Ritiro Pos. Griglia Punti
1 1 Finlandia (bandiera) Keke Rosberg Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 76 1h56'38"121 5 9
2 5 Brasile (bandiera) Nelson Piquet Regno Unito (bandiera) Brabham-BMW 76 + 18"475 6 6
3 15 Francia (bandiera) Alain Prost Francia (bandiera) Renault 76 + 31"366 1 4
4 27 Francia (bandiera) Patrick Tambay Italia (bandiera) Ferrari 76 + 1'04"297 4 3
5 4 Stati Uniti (bandiera) Danny Sullivan Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 74 + 2 giri 20 2
6 23 Italia (bandiera) Mauro Baldi Italia (bandiera) Alfa Romeo 74 + 2 giri 13 1
7 30 Brasile (bandiera) Chico Serra Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 74 + 2 giri 15  
Rit 6 Italia (bandiera) Riccardo Patrese Regno Unito (bandiera) Brabham-BMW 64 Problemi elettrici 17  
Rit 2 Francia (bandiera) Jacques Laffite Regno Unito (bandiera) Williams-Ford Cosworth 53 Cambio 8  
Rit 29 Svizzera (bandiera) Marc Surer Regno Unito (bandiera) Arrows-Ford Cosworth 49 Collisione con D.Warwick 12  
Rit 35 Regno Unito (bandiera) Derek Warwick Regno Unito (bandiera) Toleman-Hart 49 Collisione con M.Surer 10  
Rit 11 Italia (bandiera) Elio De Angelis Regno Unito (bandiera) Lotus-Renault 49 Trasmissione 19  
Rit 25 Francia (bandiera) Jean-Pierre Jarier Francia (bandiera) Ligier-Ford Cosworth 32 Sospensione 9  
Rit 16 Stati Uniti (bandiera) Eddie Cheever Francia (bandiera) Renault 30 Motore 3  
Rit 22 Italia (bandiera) Andrea De Cesaris Italia (bandiera) Alfa Romeo 13 Cambio 7  
Rit 28 Francia (bandiera) René Arnoux Italia (bandiera) Ferrari 6 Sospensione 2  
Rit 26 Brasile (bandiera) Raul Boesel Francia (bandiera) Ligier-Ford Cosworth 3 Collisione con M.Winkelhock 18  
Rit 9 Germania (bandiera) Manfred Winkelhock Germania (bandiera) ATS-BMW 3 Collisione con R.Boesel 16  
Rit 3 Italia (bandiera) Michele Alboreto Regno Unito (bandiera) Tyrrell-Ford Cosworth 0 Collisione con N.Mansell 11  
Rit 12 Regno Unito (bandiera) Nigel Mansell Regno Unito (bandiera) Lotus-Ford Cosworth 0 Collisione con M.Alboreto 14  
NQ 36 Italia (bandiera) Bruno Giacomelli Regno Unito (bandiera) Toleman-Hart    
NQ 8 Austria (bandiera) Niki Lauda Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth    
NQ 7 Regno Unito (bandiera) John Watson Regno Unito (bandiera) McLaren-Ford Cosworth    
NQ 31 Italia (bandiera) Corrado Fabi Italia (bandiera) Osella-Ford Cosworth    
NQ 17 Cile (bandiera) Eliseo Salazar Regno Unito (bandiera) RAM March-Ford Cosworth    
NQ 32 Italia (bandiera) Piercarlo Ghinzani Italia (bandiera) Osella-Alfa Romeo    
NPQ 34 Venezuela (bandiera) Johnny Cecotto Theodore-Ford Cosworth    
NPQ 33 Colombia (bandiera) Roberto Guerrero Theodore-Ford Cosworth        

Classifiche

Note

  1. ^ (ES) Boutsen firmo con "Arrows", in El Mundo Deportivo, 11 maggio 1983, p. 32.
  2. ^ a b (ES) "G.P. de Monaco":¿la Hora de los "Atmosfericos"?, in El Mundo Deportivo, 12 maggio 1983, p. 29.
  3. ^ a b Cristiano Chiavegato, Tambay: "Ora occorre dimenticare Imola", in La Stampa, 12 maggio 1983, p. 23. URL consultato il 15 dicembre 2014.
  4. ^ (ES) Se prepara otra batalla Prost-Arnoux, in El Mundo Deportivo, 13 maggio 1983, p. 24.
  5. ^ Risultati delle prequalifiche (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2015).
  6. ^ Cristiano Chiavegato, Prost e Arnoux, duello a Montecarlo nel segno del turbo, in La Stampa, 13 maggio 1983, p. 20. URL consultato il 15 dicembre 2014.
  7. ^ Cristiano Chiavegato, È stata tutta colpa nostra, in La Stampa, 15 maggio 1983, p. 24. URL consultato il 27 dicembre 2014.
  8. ^ Cristiano Chiavegato, La pioggia ha tradito l'austriaco nelle prove, in La Stampa, 15 maggio 1983, p. 24. URL consultato il 27 dicembre 2014.
  9. ^ Ercole Colombo, Tambay e Patrese litigano nei box, in La Stampa, 15 maggio 1983, p. 24. URL consultato il 27 dicembre 2014.
  10. ^ Risultati delle qualifiche, su chicanef1.com.
  11. ^ Ercole Colombo, La Ferrari non ha voluto rischiare, in Stampa Sera, 16 maggio 1983, p. 19. URL consultato il 10 febbraio 2015.
  12. ^ Ercole Colombo, Solo un brivido per la Williams, in Stampa Sera, 16 maggio 1983, p. 19. URL consultato il 10 febbraio 2015.
  13. ^ Cristiano Chiavegato, Rosberg vince prima di partire, in Stampa Sera, 16 maggio 1983, p. 19. URL consultato il 10 febbraio 2015.
  14. ^ Risultati del gran premio, su formula1.com.
Campionato mondiale di Formula 1 - Stagione 1983
 

Edizione precedente:
1982
Gran Premio di Monaco Edizione successiva:
1984
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