Considerazioni generali sulla grammatica e parentela linguistica; rapporti con l'inglese
Il francese e l'inglese si sono incontrati nel cosiddetto anglo-normanno, termine con cui si indica una fase linguistica di passaggio durata una cinquantina d'anni che si colloca cronologicamente tra la fase anglosassone della lingua inglese (inglese antico/Old English) e la cosiddetta fase dell'inglese medio (Middle English, termine con cui si indica invece la lingua scritta e presumibilmente parlata dallo scrittoreingleseGeoffrey Chaucer nei suoi scritti, il più famoso e rappresentativo dei quali è senza dubbio I racconti di Canterbury). Durante questo periodo, relativamente breve dal punto di vista cronologico, ma sufficientemente lungo da un punto di vista linguistico, affinché avvengano delle mutazioni di una certa consistenza all'interno del sistema grammaticale di una lingua, l'inglese e il francese dell'epoca si sono influenzati a vicenda.
Dall'incontro-scontro che ha avuto luogo nel corso dell'invasione normanna dell'Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore nel 1066 e la conseguente introduzione della lingua francese degli invasori, prestigiosa perché portatrice di un'eredità secolare di grammatica e letteratura latina, l'inglese antico esce indubbiamente svantaggiato. Quest'ultimo, che aveva appena iniziato a fiorire dal punto di vista culturale, grazie al sovrano locale illuminato Alfredo il Grande, viene stroncato sul nascere, schiacciato dal francese, e di fatto eliminato dalle situazioni ufficiali, restando soltanto sulla bocca del popolino illetterato e incolto.
Terminata l'invasione, quando l'inglese riaffiora, non si può già più parlare di anglosassone (in effetti già scomparso in precedenza, vista la terminologia di anglo-normanno), e l'inglese medio che ne risulta è una lingua completamente diversa, che ha acquisito oltre il 70% di elementi romanzi e latini (comprese alcune parti del discorso, più strettamente appartenenti alla grammatica propriamente detta, che solitamente si conservano, anche di fronte alle invasioni più brute), perdendo quasi del tutto il suo lessico originario, il quale però è stato e viene studiato e/o ricostruito dagli studiosi di filologia germanica.
Ma anche il francese risulta piuttosto modificato dal contatto col popolo conquistato, tanto da mutare anch'esso al livello di alcune strutture grammaticali, quali, prime su tutte, l'inversione del soggetto e del verbo nelle domande, e il passaggio da lingua pro-drop a lingua non pro-drop, ossia la necessità di esprimere il soggetto davanti al verbo causata dell'indebolimento delle terminazioni verbali preposte alla disambiguazione delle persone.
Per dirla con un'equazione matematica, il francese sta alle lingue romanze come l'inglese sta alle lingue germaniche, o anche, il francese sta alle lingue germaniche come l'inglese sta alle lingue romanze, dato lo statuto di entrambe quasi di lingue-ponte tra un gruppo linguistico e l'altro, con il francese che rimane una lingua di base romanza, ma acquisisce importanti strutture grammaticali germaniche e, viceversa, l'inglese che resta fondamentalmente una lingua germanica (pur snaturandosi molto di più dell'altra), acquistando tuttavia fondamentali strutture grammaticali neolatine (nonché la stragrande maggioranza del lessico, talvolta senza perdere il corrispondente locale, il che porta alla creazione di un gran numero di doppioni, del tipo freedom/liberty ("libertà", di cui la prima è di origine germanica e la seconda di origine romanza), con una spiccata tendenza a utilizzare l'elemento locale in un registro più umile e colloquiale, riservando il termine forestiero per usi formali ed ufficiali.
Il francese ha la sua culla in Europa, ma è una lingua molto diffusa nel mondo e ha molti più parlanti L2 che nativi. Per la precisione, a causa del colonialismo, è approdata in Canada e in numerosi paesi dell'Africa Centrale. In questi ultimi paesi, il francese è una delle lingue ufficiali. Il francese è presente pure in delle isole dei Caraibi e in Oceania. Il francese, dal punto di vista geografico, è molto più di una lingua europea, essendo molto diffusa in tre continenti (Europa, America, Africa) e avendo una certa diffusione in altri due (Oceania, Asia). Una piccola presenza del francese in paesi come il Vietnam deriva sempre dal colonialismo.
L'alfabeto francese contiene 26 lettere ed è quasi uguale a quello italiano; le lettere assenti nell'alfabeto italiano sono la ç (c con cediglia) e œ. "Compitare" in francese si dice épeler /epə'le/. Le lettere dell'alfabeto francese sono di genere maschile.
Le lettere b, d, g, p, s, t, x e z in finale di parola, tranne eccezioni, non si pronunciano mai.
In complesso ai 26 segni grafici corrispondono 37 suoni (in italiano sono 30): 16 vocali (7 in italiano), 3 semivocali per formare i dittonghi (2 in italiano) e 18 consonanti (23 in italiano).
Una menzione particolare merita invece la lettera h. Di fatto non trascrive nessun suono e ha un valore puramente etimologico. Tuttavia, se iniziale di parola, è importante distinguere fra h muta e h aspirata. L'h muta non presenta problemi, ed è trattata come in italiano. L'h aspirata, invece, pur non avendo suono, si comporta come una consonante vera e propria, impedendo quindi sia l'elisione che la liaison. Non esiste un criterio valido per riconoscere l'h aspirata, e l'unico sistema per essere certi della natura di un'h iniziale resta sempre consultare il vocabolario.
Alcuni esempi:
les haricots (i fagioli) /leaʁi'ko/
le héros (l'eroe) /ləe'ʁo/, ma l'héroïne (l'eroina) /leʁɔ'in/
L'articolo determinativo francese (article défini) determina genere e numero del nome a cui si riferisce. Quest'ultimo è posto dopo il suo articolo. Al singolare l'articolo determinativo maschile è: le /lə/, il femminile è la /la/. L'articolo determinativo plurale è identico al maschile e al femminile: les /le/.[1]
Diversamente dall'italiano, solamente le due preposizioni à e de possono fondersi con alcune forme dell'articolo determinativo creando un'unica parola; tutte le altre si mantengono separate: dans le, pour la, vers le, avec les etc.
Articoli indeterminativi
L'articolo indeterminativo (article indéfini) si usa davanti a un nome che indica una cosa o una persona non determinata. Al singolare l'articolo indeterminativo maschile è un /œ̃/, il femminile une /yn(ə)/. L'articolo indeterminativo plurale è identico per il maschile e per il femminile: des /de/.
Articoli partitivi
L'articolo partitivo indica parte di una quantità ed è obbligatorio in francese:
du (m) = J'achète du pain (m/s)
de la (f) = Tu manges de la viande (f/s)
de l' (m-f) si usa davanti a parole maschili e femminili che iniziano per vocale o h muta = Tu bois de l' eau (m-f/s)
des (m-f/p) = Tu manges des fruits
Il partitivo ha invece la forma de:
dopo gli avverbi di quantità: beaucoup (molto), peu (poco), trop (troppo) ecc.
nelle frasi negative assolute. Ad esempio:
Tu ne manges pas d'épinards
Je n'achète pas de fruits
ma: Je n'achète pas des fruits exotiques. Il partitivo è articolato perché la negazione è parziale, cioè riguarda solo una parte (la frutta esotica) del negato (la frutta)
Encore un peude vin (ancora un po' di vino).
La regola più rigida vuole che si impieghi de anche quando il nome è preceduto da un aggettivo. Ad esempio: J'ai de beaux enfants / Manger de bonne viande. L'uso familiare, tuttavia, non tiene conto di questa regola (che è invece osservata nel linguaggio più sostenuto). Da notare la frase Apportez-nous du meilleur vin (Portaci il vino migliore, vino che è migliore)[2].
L'articolo partitivo non è da usare nei casi seguenti:
se il nome è preceduto dalla preposizione avec (con) introducente un complemento di modo o maniera ("Il travaille avec enthousiasme", ma: "Il mange du pain avec de la confiture" in quanto c'è un complemento di unione);
se nella frase negativa ci sono le congiunzioni correlative ni... ni (né...né). Ad esempio: "Il n'a ni frères, ni sœurs";
se il nome è accompagnato da sans (esempio: "sans ma tante");
dopo certe locuzioni: avoir faim, avoir soif, avoir raison, avoir sommeil[3], avoir honte, perdre patience, prendre congé, chercher fortune, demander compte, demander justice, faire confiance (= dare fiducia), demander pardon, faire envie, faire fortune, faire pénitence, faire plaisir, perdre courage, perdre patience, plier bagage (= far fagotto), porter malheur, porter bonheur, prendre courage, rendre grâce, tirer profit, tirer vengeance ecc.[4]
Sostantivi
Genere e numero
In generale, il femminile di sostantivi, aggettivi qualificativi e participi passati si forma aggiungendo una e.
Tuttavia è possibile formare il femminile in vari altri modi:
I maschili terminanti in -e rimangono invariati. Ci sono però sostantivi nei quali la e finale viene sostituita dal suffisso -esse. Ad esempio: prince (principe) princesse (principessa); suisse (svizzero) suissessesvizzera).
I maschili terminanti in -i, -u, -é anche se aggiungono una e al femminile scritto restano invariati alla pronuncia. Ad esempio: bordé, bordée, joli, jolie, ardu, ardue.
I maschili terminanti in -f trasformano la -f in -ve. Ad esempio: veuf (vedovo) veuve (vedova), sportif (sportivo) sportive (sportiva), neuf (nuovo) neuve (nuova).
I maschili terminanti in -x trasformano la -x in -se oppure -sse. Ad esempio: époux (sposo) épouse (sposa), roux (rosso di capelli, maschile) rousse (rossa di capelli, femminile).
I maschili terminanti in -er trasformano -er in ère. Ad esempio: infirmier (infermiere) infirmière (infermiera), ouvrier (operaio) ouvrière (operaia), boulanger (panettiere) boulangère (panettiera).
Altre irregolarità sono quando alcuni maschili terminano in -as e più raramente in -os che raddoppiano la s. Ad esempio: bas, basse o gros, grosse. Anche alcuni aggettivi terminanti in -et raddoppiano la t. Ad esempio: coquet, coquette (civetta). E quelli in -ien o -on possono raddoppiare la n (italien, italienne; mignon, mignonne), e in -el diventare -elle (actuel, actuelle, tel, telle). Quelli che terminano in -eur possono aggiungere la e (supérieur, supérieure), oppure trasformare eur in rice (amateur, amatrice) o in euse (menteur, menteuse)[5]. Alcuni aggettivi terminanti in -c diventano al femminile -que (public, publique). Un'eccezione è grec, che, per mantenere la pronuncia aperta della e, al femminile si scrive grecque.
Le parti variabili del discorso (articolo, nome, aggettivo, verbo) sono caratterizzate oltre che dal genere anche dal numero. In generale, in francese, il plurale dei nomi e degli aggettivi si forma aggiungendo una -s al singolare. Dal punto di vista fonetico, non sempre la pronuncia cambia; talvolta il plurale è percepibile grazie alla liaison.
I nomi e gli aggettivi che al singolare terminano in -s, -x o -z rimangono invariati al plurale. I nomi e gli aggettivi che al singolare terminano in -al (e qualcuno anche in -ail) formano il plurale in -aux. Ad esempio: journal (giornale), journaux (giornali); travail (lavoro), travaux (lavori)[6]. I nomi e gli aggettivi che terminano in -au, -eu, -eau (o -ou), prendono una -x al plurale. Ad esempio: feu (fuoco), feux (fuochi)[7]. Più rari sono altri plurali irregolari, come per esempio œil (occhio) - yeux (occhi), ciel (cielo) - cieux; ail (aglio) - aulx /o/ (agli; la forma regolare ails, di nuova formazione, è comunque più comune) e altri.
Esistono aggettivi aventi due forme al maschile singolare: beau / bel, nouveau / nouvel, fou / fol, mou / mol, vieux / vieil. Si usa la forma in -l solo davanti a parole che cominciano per vocale o h muta (ad esempio: nouveau livre; nouvel an). L'aggettivo demi (mezzo) è invariabile quando precede il nome che qualifica (es.: une demi-heure = una mezzora. "Tre ore e mezzo" = trois heures et demie). L'aggettivo leur non prende la "e" del femminile.
I sostantivi terminanti in -eur sono in genere femminili, tranne le bonheur (la fortuna), le malheur (la sfortuna), le coeur (il cuore)[8], le moteur (il motore). Abbiamo quindi: la chaleur, la faveur, la fleur, la splendeur, la liqueur, la saveur, la rigueur, la douleur, la terreur, l' erreur (l'erreur), la ferveur, etc.
Alcuni sostantivi non hanno il genere femminile: professeur, ingénieur, médecin, architect, advocat, écrivain, etc. Per rendere il genere femminile si fa precedere il nome dal sostantivo "femme" (une femme médecin, ingénieur).
Vari sostantivi italiani maschili sono femminili in francese o viceversa. Ad esempio abbiamo: l' air (l'"aria" è maschile in francese), le printemps (la primavera), l'été (l'estate), le mensonge (la menzogna), le dimanche (la domenica), la Noël (il Natale; sottinteso: fête de)[9], le fauteuil (la poltrona), le sort (la sorte), l' art (arte; maschile), le calme (la calma), le couple (la coppia), le front (la fronte), l' écho(l'eco; maschile), le guide (la guida), le métro (la metropolitana), le sable (la sabbia), le soir (la sera), le tigre (la tigre); le syndrome (la sindrome), un ongle (un'unghia), le salut (la salvezza). Sono femminili in francese, maschili in italiano: adresse (indirizzo), affaire (affare)[10], anecdote (annedoto), annonce (annuncio), approche (approccio), araignée (ragno), armoire (armadio), attaque (attacco), clarinette (clarinetto), cheminée (camino), dent (dente), destinée (destino), émeraude (smeraldo), glace (ghiaccio), horloge (orologio), huile(olio),intervention (intervento), la mer (il mare), méteo (il meteo), méthode (metodo), minute (minuto), montre (orologio da polso)[11], pensée (pensiero), panique (pànico), période (periodo), planète (pianeta), rencontre (incontro), tentative (tentativo), tomate (pomodoro), vidéo (video).
I nomi degli stati europei sono femminili tranne le Luxembourg, le Danemark, le Portougal.
Preposizioni
Preposizioni semplici
Le preposizioni sono particelle invariabili usate per introdurre complementi indiretti. Esse forniscono informazioni sul valore, il ruolo e la funzione del termine davanti al quale si pongono.
Per esprimere circostanze e condizioni (dato che) si può usare anche comme = siccome o alors = nel momento in cui.
Per spiegare una finalità, pour (per) oppure de façon à con l'infinito.
étant donné que = datosi che
mais = ma, però
puisque = dato che (verificabile da chi ascolta)
Esempi più semplici di preposizioni francesi sono:
Quanto alle preposizioni articolate, unendo le due preposizioni à e de agli articoli determinativi si ottengono le preposizioni articolate (articles contractés):
Gli aggettivi concordano in genere e numero con il sostantivo a cui si riferiscono. In genere l'aggettivo segue il nome. Se si vuole porre maggiore enfasi all'aggettivo lo si scrive prima del nome. Fanno eccezione gli aggettivi courants che in genere vengono prima del nome (petit, grand, gros, beau, vilain, bon, joli, mauvais e vieux).
A volte la posizione dell'aggettivo cambia il senso all'espressione. Ad esempio un petit garçon (un bambino piccolo d'età) è diverso da un garçon petit (un bambino di piccola taglia), o un ancien appartement (da ristrutturare) da un appartement ancien (prezioso per la presenza di elementi antichi). Diversi aggettivi derivano dal participio passato del verbo. Ad esempio: connu (conosciuto) da connaître (conoscere), inhabitée (disabitata) da habiter (abitare).
Agli aggettivi si possono apporre alcune alterazioni comuni all'italiano:
maggiorativo: si appone très all'aggettivo
diminutivo: si appone un peu all'aggettivo
vezzeggiativo: si appone joli petit all'aggettivo
dispregiativo: si appone vilain all'aggettivo
Gli aggettivi interrogativi e esclamativi vengono invece usati per formulare domande circa l'identità, la qualità della cosa o della persona alla quale si riferiscono, e si usano nelle proposizioni interrogative dirette e indirette. Possono assumere un valore esclamativo quando indicano stupore, sorpresa, ammirazione o disapprovazione rispetto all'oggetto o alla persona di cui si parla.
maschile singolare = quel (che, quale)
femminile singolare = quelle (che, quale)
maschile plurale = quels (che, quali)
femminile plurale = quelles (che, quali)
Gradi dell'aggettivo
Comparativo di maggioranza di qualità: soggetto + verbo + plus + aggettivo + que + nome
comparativo di uguaglianza di qualità: soggetto + verbo + aussi + aggettivo + que + nome[21]
comparativo di minoranza di qualità: soggetto + verbo + moins + aggettivo + que + nome
superlativo relativo: soggetto + verbo + articolo determinativo (le, la) + comparativo di maggioranza o di minoranza (plus, moins) + de + secondo termine di paragone o sottinteso.[22]
superlativo assoluto: soggetto + verbo + avverbio (très, fort, bien, tout à fait, infiniment) + aggettivo.
comparativo di maggioranza di quantità: soggetto + verbo + plus de + nome.....que (de)
comparativo di uguaglianza di quantità: soggetto + verbo + autant de + nome ....que (de)
comparativo di monoranza di quantità: soggetto + verbo + moins de + nome.......que (de).
Vi sono anche dei comparativi e superlativi irregolari: bon, buono (comparativo: meilleur; superlativo: le meilleur); petit, piccolo (comparativo: moindre; superlativo: le moindre. Comparativo: plus petit; superlativo: le plus petit); mauvais, cattivo (comparativo: pire; superlativo: le pire. Comparativo: plus mauvais; superlativo: le plus mauvais).[23]
Aggettivi e pronomi dimostrativi
In francese, gli aggettivi dimostrativi qualificano i sostantivi e sono utilizzati per indicare la posizione relativa di un oggetto o di una persona rispetto al parlante. Gli aggettivi dimostrativi variano in base al genere (maschile, femminile) e al numero (singolare, plurale). Le forme principali sono:
Genere
Singolare
Plurale
Maschile
ce (cette)
ces
Femminile
cette
ces
Maschile + vocale/h muta
cet*
ces
* L'uso dell'aggettivo dimostrativo "cet" si applica specificamente ai sostantivi maschili singolari che iniziano con una vocale o una "h" muta: cet hôtel (questo hotel), cet élève (questo studente).
I pronomi dimostrativi sono i seguenti:
al singolare: celui-ci (questo); celui-là (quello); celle-ci (questa); celle-là (quella); ceci (ciò, questo, questa cosa); cela (ciò, quello, quella cosa). Nel linguaggio familiare cela = ça;
al plurale: ceux-ci (questi); ceux-là (quelli); celles-ci (queste); celles-là (quelle).[24]
È obbligatorio aggiungere -ci e -là ai pronomi dimostrativi (es. ce garçon-ci est formidable et celui-là aussi...). Tuttavia queste particelle vengono omesse quando il pronome dimostrativo è seguito dalla preposizione de e da un pronome relativo (es.: Les skis de Jean et ceux de Charles. Celui qui a fait du sport est un sportif).
I pronomi misti (dimostrativo + relativo) sono: celui qui (chi, colui che); celle qui (chi, colei che); ceux qui (coloro che); celles qui (quelle che); ce qui (ciò che). Il pronome relativo qui diventa que se è complemento oggetto.
Aggettivi e pronomi indefiniti
Chaque [aggettivo]= ciascuno, ogni (nel senso di: ciascuno)
Chacun (- e) [pronome] = ciascuno, ognuno
Esempi. Chaque garçon avait son livre [Ogni ragazzo aveva il suo libro]. Chacune avait son livre [Ognuna aveva il suo libro].
Tout (-e; tous, toutes) [aggettivo e pronome] = tutto, ogni (nel senso di: tutti) tutta, tutti, tutte.[25][26][27]
Esempi. Toute lettre doit être affranchie [Ogni lettera deve essere affrancata].
Tout le monde [pronome] = tutti (= tutta la gente).
Plusieurs [aggettivo e pronome] = parecchi, parecchie.(Il plurale è invariabile).
Esempi. Il y a quelques voitures ici [Ci sono alcune automobili qui].
J'ai écouté plusieurs reportages [Ho ascoltato molti servizi].
Quelques-uns viendront [alcuni verranno].
N'importe quel (-le) [aggettivo] = qualunque (non seguito dal verbo al congiuntivo)
N'importe qui [pronome] = chiunque (non seguito dal verbo al congiuntivo)
N'importe quoi [pronome] = qualunque cosa (non seguito dal verbo al congiuntivo)
Esempi. N'importe quelle émission sera mieux que celle-ci [Qualunque trasmissione sarà migliore di quella].
N'importe qui pourrait faire ce travail [chiunque potrebbe fare questo lavoro].
La petite Renée écoute n'importe quoi [La piccola Renata ascolta qualunque cosa].
Seguiti dal verbo être al congiuntivo:
Quel (-le), quels, quelles que [aggettivo] = qualunque; plurale: "quali che".
Qui que [pronome] = chiunque
Quoi que [pronome] = qualunque cosa
Quiconque [pronome] = chiunque (lega due proposizioni).
Esempi. Quel que soit ton mérite...[quale che sia il tuo merito]
Qui que tu soit...[chiunque tu sia]
Quoi que ce soit...[qualunque cosa sia]
Je laisserai partir quiconque le voudra [lascerò partire chiunque lo vorrà][30]
Pronomi personali soggetto
I pronomi personali sostituiscono un gruppo nominale. In francese si distinguono diverse forme di pronomi personali: soggetto atoni, tonici, riflessivi, complemento oggetto diretto, complemento indiretto, complemento di termine, particelle pronominali.
Je e nous per chi parla, tu e vous per colui a cui si parla, il, elle, ils, elles per coloro di cui si parla.
Ils può rappresentare un pronome impersonale:
À la radio, ils ont dit qu'il va faire froid.
Alla radio hanno detto che farà freddo.
Spesso al posto di nous si usa on (dal latino homo, 'uomo', analogamente al tedesco man).
Qu'est-ce qu'on fait ? Qu'est-ce que nous faisons ?
Che si fa? Che facciamo?
oppure
En Allemagne, on parle allemand.
In Germania si parla tedesco.
I pronomi possono essere rinforzati per una sorta di raddoppiamento: moi je, toi tu, lui il, elle elle, nous nous (nous on), vous vous, eux ils, elles elles.
Nell'indirizzarsi a qualcuno con cui non vi è confidenza, invece della terza persona singolare come in italiano, si usa la seconda persona plurale. Esistono i verbi vouvoyer e tutoyer rispettivamente per darsi del voi e darsi del tu.
Aggettivi e pronomi possessivi
I pronomi e aggettivi possessivi indicano un vincolo di appartenenza e concordano in genere e numero col nome cui si riferiscono. Non sono mai preceduti, come invece accade in italiano, da un articolo: mon livre = il mio libro; nel caso dell'articolo indeterminativo (un mio libro) non si utilizza l'aggettivo ma si fa seguire il sostantivo, preceduto dall'articolo indeterminativo, dall'espressione à + pronome personale: un livre à moi = un mio libro. A volte l'espressione à + pronome personale può anche seguire il gruppo aggettivo possessivo + sostantivo per indicare un'enfatizzazione: mon livre à moi = il mio (proprio) libro. È importante ricordare che in francese mai possono esserci due determinativi insieme. Ad esempio "questo mio libro" si traduce ce livre o mon livre; "questi loro amici" si traduce ces amis o leurs amis.
Davanti a sostantivi femminili che iniziano per vocale o h muta si utilizza l'aggettivo maschile per poter fare la liaison: son amie /sɔ̃.na.'mi/.
I pronomi possessivi (in francese: le pronom possessif) sostituiscono un nome. Di regola il nome è stato menzionato precedentemente e viene sostituito adesso dal pronome che concorda in genere e numero con il nome sostituito.
I pronomi possessivi si declinano al maschile/femminile e singolare/plurale secondo chi possiede e cosa, esattamente come in italiano.
la mienne la tienne la sienne la nôtre la vôtre la leur
les miens les tiens les siens les nôtres les vôtres les leurs
les miennes les tiennes les siennes les nôtres les vôtres les leurs
In francese si dice: ma voiture et la sienne sont vieilles (= la mia e la sua macchina sono vecchie), oppure: "ma maison et la tienne sont proches" (= la mia casa e la tua sono vicine). Quindi il secondo aggettivo possessivo si rende in francese con il pronome possessivo corrispondente il quale ha sempre l'articolo, mentre è da sottolineare che gli aggettivi posessivi in francese non hanno mai l'articolo.
Esiste in francese una costruzione simile a quella latina del dativo (= complemento di termine) di possesso. Ad esempio: " À qui est cette voiture? Cette voiture est à moi (= Di chi è questa macchina? Questa macchina è mia). Questa costruzione indica possesso e si usa con nomi propri (es.: cette valise est à Marie) o comuni di persona (cette montre est à mon oncle) o con pronomi personali (à toi, à lui, à elle, à nous, à vous, à eux, à elles).
Pronomi riflessivi
I pronomi riflessivi sono:
me, te, se, nous, vous. Essi accompagnano i verbi riflessivi e si riferiscono sempre al soggetto.
In francese esistono inoltre i pronomi riflessivi tonici moi, toi, lui/elle, nous, vous, eux/elles e l’uso particolare di soi. Si impiegano in modo diverso rispetto ai pronomi riflessivi soggetto. Più precisamente si usano:
quando il verbo è sottinteso e davanti ad un infinito (es.: "tu es le premier, lui le second, eux les derniers". Oppure: " Moi, trahir mon ami? Jamais!");
si usano come rafforzativo o per marcare un contrasto (es. " toi, tu ne peux pas comprendre". oppure: " moi aussi je sortirai plus tard");
si usano quando il pronome soggetto è separato dal verbo (es.: "Nicolette et moi nous irons faire une excursion);
il pronome soi si usa solo in riferimento ad un soggetto indeterminato come on, personne, quelqu'un, chacun, n'importe qui (es.: chacun a pensé à soi. Ma si dice: "il ne pense qu'à lui ", in quanto qui il soggetto è determinato).
Va ricordata poi una regola importante quando s'incontrano due pronomi, uno complemento di termine ed uno complemento oggetto. In francese, a differenza dell'italiano, il complemento oggetto precede quello di termine (es.: je lelui dirai = glielo dirò).
Particelle pronominali en e y
Infine, le particelle pronominali en e y sono invariabili. Ad esempio:
egli me ne ha parlato Il m'en a parlé
non ci ho pensato Je n'y ai pas pensé
Come si può notare en e y rivestono la funzione di complemento indiretto e di pronomi avverbiali di luogo.
Attenzione a non confondere ci = noi/a noi (pronome personale) e ci = lì/là (avverbio di luogo). Il francese contrariamente all'italiano possiede due forme diverse: nous per il primo caso (pronome personale) e y per il secondo caso (avverbio di luogo). Ad esempio:
voi ci (= noi) avete accompagnati Vous nous avez accompagnés
sei stato a Parigi? Sì, ci (= là) sono andato l'estate scorsa Tu as été à Paris ? Oui, j'y suis allé l'été dernier. (da notare che estate in francese è maschile)
Pronomi
Pronomi relativi
I pronomi relativi in francese sono i seguenti:
qui (= "che, il quale, i quali, la quale, le quali" in funzione di soggetto), que ("che, il quale, la quale, i quali, le quali" con funzione di complemento oggetto), lequel (il quale), laquelle (la quale), lesquels (i quali), lesquelles (le quali), duquel (del quale), de laquelle (della quale), desquels (dei quali), desquelles (delle quali), auquel (al quale), à laquelle (alla quale), auxquels (ai quali), auxquelles (alle quali), dont (di cui, del quale, della quale, dei quali, delle quali, il cui);
i pronomi relativi possono essere preceduti da preposizione. Abbiamo quindi: preposizione + qui (riferito a persona; invariabile); preposizione + lequel (riferito a persona, animale, cosa determinata; declinabile); preposizione + quoi (riferito a cosa indeterminata; invariabile);
esiste anche l'avverbio relativo di luogo où = dans lequel, laquelle, lesquels, lesquelles.[31]
Pronomi e avverbi interrogativi
I pronomi interrogativo francesi sono qui, que, quoi, lequel, quel.[32][33] Nella proposizione interrogativa essi sostituiscono il nome a cui si riferisce la domanda. Essi si distinguono in variabili e invariabili.
I pronomi interrogativi qui, que, quoi rimangono invariati. Possono riferirsi a persone (qui) o oggetti (que/quoi). Il loro impiego dipende dalla funzione che svolgono all'interno della proposizione relativa. Quoi? usato da solo significa "che cosa?" e può essere anche un avverbio esclamativo: quoi! (= come!).. Esistono anche le forme composte qui est-ce qui...? (Chi è che?. Qui è soggetto); qui est-ce que....? (Chi è che?. Que è complemento oggetto.). Qu'est-ce que c'est usato da solo, significa "che cos'è ?", "che cosa sono?". Qu'est-ce que + sostantivo" significa "che cos'è.." (es.: Qu'est-ce que la richesse? = che cos'è la ricchezza?).
Esempio:
Qui est cette jeune fille?
Il pronome interrogativo lequel sostituisce una o più persone/cose appartenenti ad un gruppo di persone/cose che sono già state menzionate o che saranno menzionati nella stessa frase. Lequel rimane invariato. Il pronome interrogativo lequel può essere impiegato anche dopo una preposizione. Se lequel viene utilizzato con à oppure con de, pronome e preposizione si uniscono in una forma contratta
Esempio:
Lequel de ces pays en Asie est le sien?
Quel è un pronome interrogativo che accompagna un nome (in francese: l'adjectif interrogatif). Quel precede sempre il nome al quale si riferisce e concorda con esso in genere e numero.
Diversamente dall'italiano, la cui numerazione è unicamente a base decimale, quella del francese fa uso di basi decimali, vigesimali (cioè a base 20) e sessagesimali (a base 60). La particolarità si limita però alle sole decine 70 (soixante-dix, cioè sessanta-[più] dieci, a base sessagesimale), 80 (quatre-vingts, cioè quattro [volte]-venti, vigesimale) e 90 (quatre-vingt-dix, cioè quattro [volte]-venti-[più] dieci, ancora vigesimale). Ovviamente la numerazione di queste decine prosegue nello stesso modo: 71 = soixante-et-onze (sessanta-undici), 75 = soixante-quinze (sessanta-quindici), 82 = quatre-vingt-deux (quattro [volte]-venti-due), 98 = quatre-vingt-dix-huit (quattro [volte]-venti-diciotto). La Svizzera e il Belgio francofoni non conoscono però queste forme e utilizzano in loro vece i regolari septante (70), huitante/octante (80) e nonante (90) (però quatre-vingts si usa in Belgio).
un, quando indica proprio il numero uno, rifiuta elisione e liaison: quatre-vingt-un /katʁvɛ̃'œ̃/, le un /lə œ̃/.
cinq mantiene la /k/ finale solo in caso di liaison o prima di una pausa: cinq ans /sɛ̃'kɑ̃/, cinq personnes /sɛ̃ pɛʁ'sɔn/, cinq /sɛ̃k/.
la x di six, che suona s, si pronuncia solo prima di una pausa o in caso di liaison: six personnes /si pɛʁ'sɔn/, six ans /si'zɑ̃/, six /sis/.
sept nella pronuncia elimina la p ma mantiene la t: /sɛt/.
huit mantiene la pronuncia della t finale prima di una pausa e in caso di liaison, e inoltre ha l'acca aspirata, ma nonostante ciò permette la liaison nella formazione di altri numeri: les huit ans /le ɥi'tɑ̃/, huit maisons /ɥi mɛzɔ̃/, dix-huit /di'zɥit/.
dix si comporta come six.
onze non ammette mai elisione e liaison: le onze février /lə ɔ̃z fe'vʁje/, quatre-vingt-onze /katʁvɛ̃'ɔ̃z/.
dix-neuf si pronuncia /diz'nœf/, cioè con pronuncia della consonante finale di dix.
vingt nella pronuncia perde le consonanti finali, ma fa liaison con la t: vingt /vɛ̃/, vingt ans /vɛ̃'tɑ̃/.
soixante si scrive con x ma si pronuncia come se ci fossero due s, di cui infatti la x è un'antica grafia: /swa'sɑ̃t/.
vingt e cent aggiungono una s di plurale quando sono preceduti, ma non seguiti, da un altro numero: quatre-vingts, cinq cents, quatre-vingt-dix.
la prima unità di ogni decina compresa fra ventuno e settantuno inserisce et fra i due numeri: vingt et un, quarante et un, soixante-et-onze.
i numeri composti inferiori a cento si uniscono con un trattino (tranne nel caso detto sopra della prima unità): dix-huit, trente-neuf. La riforma ortografica del 1990 permette inoltre di mettere il trattino in tutti i numeri composti, senza eccezioni: vingt-et-un, cent-trente-deux, mille-deux-cents.
Ordinali
Riguardo agli ordinali, gli aggettivi premier (primo) e second /s(ə)gɔ̃/ (secondo e ultimo; contrapposto a deuxième, che presume invece una prosecuzione della numerazione) si flettono in genere e numero come quelli italiani: premier (m/s), première (f/s), premiers (m/p), premières (f/p); second (m/s), seconde (f/s), seconds (m/p), secondes (f/p). Gli altri possono solo flettersi nel numero, ma non nel genere: troisième (terzo/a), troisièmes (terzi/e), dixième (decimo/a), dixièmes (decimi/e). L'indicazione in apice più rigorosa vorrebbe riportate le ultime tre lettere dell'aggettivo, identiche per tutti (es. 3ème), ma è molto comune trovare anche solo una e (es. 3e); premier e première, diversi, portano in apice er o ère a seconda del caso.
1er/1ère premier/première, 2e deuxième/second, 3e troisième, 4e quatrième, 5e cinquième, 6e sixième /si'zjɛm/, 7e septième /sɛ'tjɛm/, 8e huitième, 9e neuvième, 10e dixième /di'zjɛm/, 11e onzième, 12e douzième, 13e treizième, 14e quatorzième, 15e quinzième, 16e seizième, 17e dix-septième, 18e dix-huitième /dizɥi'tjɛm/, 19e dix-neuvième /diznœ'vjɛm/, 20e vingtième /vɛ̃'tjɛm/, 30e trentième, 40e quarantième, 50e cinquantième, 60e soixantième /swasɑ̃'tjɛm/, 70e soixante-dixième, 80e quatre-vingtième 90e quatre-vingt-dixième 100e centième, 1000e millième /mi'ljɛm/.
Frazioni
Le frazioni si esprimono, come in italiano, utilizzando il cardinale per il numeratore e l'ordinale al plurale per il denominatore: 3/12 = trois douzièmes.
Congiunzioni
Le principali congiunzioni coordinanti tra parole o frasi francesi sono:
mais = ma
ou = o, oppure
et = e, eppure
donc = dunque
or = tuttavia
ni = né
car = poiché
Occasionalmente molte altre parole posso svolgere la funzione di congiungimento, soprattutto gli avverbi. Ad esempio:
Alcune interiezioni hanno la forma di un semplice grido: ah! (approvazione, interrogazione, soddisfazione, riprovazione); ha! (sorpresa o sbalordimento); aïe! (ahi! = dolore); bah! (rinuncia); chut! (per invitare al silenzio); eh! (ammirazione, dolore); hé! (ho! per chiamare); hélas (lamento); heu! (esitazione); hum! (hem! dubbio), fi! (disprezzo; cfr. in italiano: "vergogna"!); oh là là! (stupore).
Certe interiezioni sono dei sostantivi: courage! (incoraggiamento), alerte! (chiamata); ciel! (stupore); diable! (sorpresa); halte! (ordine); miséricorde! (sgomento); silence! (ordine); dommage! (dispiacere; in italiano: "peccato"!).
Certe interiezioni sono degli aggettivi: bravo! (approvazione); parfait! (approvazione); bon (approvazione).
Alcune interiezioni sono degli avverbi: certainement! (affermazione); bis! (ripetizione); pas du tout! (negazione: "per niente"); encore!
Altre interiezioni sono verbi all'imperativo: tiens! (stupore: "ma guarda!"); tenez!, allons!; dis; voyons!; va donc!
Certe interiezioni sono delle locuzioni: tant mieux!; tant pis!; n'est-ce pas?; par exemple!.[37]
Avverbi
Gli avverbi francesi sono delle particelle invariabili del discorso, come in italiano. Come l'aggettivo serve a modificare un sostantivo, l'avverbio serve a modificare un verbo o un aggettivo.
Alcuni avverbi si formano aggiungendo il suffissoment all'aggettivo. Ad esempio: vero - veramente = vrai - vraiment.
Alcuni avverbi si ripetono per rafforzamento. Ad esempio: è buono, è molto buono, è molto molto buono = c'est bon, c'est très bon, c'est très très bon.
Nel linguaggio famigliare capita sovente sentire per avverbi espressioni come super o hyper.
quand = quando? (quand est-il venu? = quando è venuto?)
combien (de) = quanto/quanti? (combien de jours es-tu resté à Paris? = quanti giorni sei rimasto a Parigi?, combien t'en faut-il? = quanto/a te ne serve?))
autant / autant de = altrettanto, altrettanti, altrettante
beaucoup de = molto, molta, molti, molte
bien / bien du, de la, des = molto, molta, molti, molte
combien / combien de = quanto, quanta, quanti, quante
davantage = di più
encore = ancora
envviron = circa
moins / moins de = meno
peu / peu de = poco, poca, pochi, poche
plus / plus de = più
presque = quasi
que de (quanto, quanta, quanti, quante)
très = molto
tant / tant de = tanto, tanta, tanti, tante
trop / trop de = troppo, troppa, troppi, troppe
seulement = solamente
presque = quasi
Autant de, peu de, trop de, moins de, beaucoup de, tant de, combien de hanno la preposizione de invariabile. Bien de (du, des, etc.) ha invece la preposizione articolata variabile nel genere e nel numero. (Es.: beaucoup de choses; bien des choses).
Diverso uso delle preposizioni in francese ed italiano
Molto spesso ci sono diversi usi delle preposizioni nelle due lingue.[41]
Il francese usa la preposizione à per le grandi isole scoperte in età moderna (es.: à Madagascar), en per le grandi isole conosciute dall'antichità (en Sicilie, en Corse, etc.).
Con i veicoli in cui si può entrare si usa al preposizione en, con quelli aperti o su cui si monta si usa à[42]: à bicyclette, à motocyclette, à cheval, à pied, à califourchon, à vélo, à vespa, à vélomoteur, en auto, en bateau.
In francese si dice: le matin, le soir, le jour et la nuit, de nuit (= nottetempo), de nos jours (= ai nostri giorni), de l'heure ( = all'ora), de cette manière, de cette façon (= in questo modo), dans l'espoir (= con la speranza).[43] Di seguito (= poi) si rende con de suite, mentre "in seguito, più avanti" si traduce par la suite. "Con tutto il mio cuore" si traduce de tout mon coeur (la preposizione italiana "con " si rende con de in francese). "Riguardo a" si traduce à l'égard de, à propos de, au sujet de. "Ricco di" si dice riche en. "In rapporto a" si traduce par rapport à; "sul serio" si traduce au serieux e "con il rischio di" au risque de.
Si dice: au lit, à la campagne, à la montagne, à la mer, à la messe, à l'église, à la maison, à la piscine, à la chasse, au jardin, à la pêche, à l'école, au théâtre, à la page, au mazout (a nafta), à la main (a mano), à la machine (a macchina), à l'ouest (e così pure: à l'est, au nord, au sud). "In primavera" si dice au printemps, ma per le altre stagioni (tutte di genere maschile) si usa en: en été, en automne, en hiver.
Casi in cui la preposizione à sostituisce "di" in italiano: boîte aux lettres, marché aux fleurs (bestiaux, etc.), soupe à l'oignon (à la tomate, à la citrouille, aux choux, etc.).
Casi in cui la preposizione à sostituisce la preposizione "in" italiana: à la louange de (in lode di), au pensionnat (in collegio), au bas de la page (in fondo alla pagina), à l'avenir (in futuro), au bout de (in fondo a), au nom de (in nome di), à genoux, au coin du.. (= accanto al...), à proximité de (in prossimità di), aux alentours (nei dintorni), aux mains de (nelle mani di). Si usa la preposizione au con i secoli: au XIXième siècle, au XIVième siècle, etc. (nel diciannovesimo secolo, quattordicesimo secolo, ecc.).[44]
Casi in cui la preposizione à sostituisce il "con" in italiano: à ma (ta, sa, etc.) surprise, à mon (ton, son, etc.) vif regret (con mio, tuo, ecc. vivo dispiacere), à la faveur de (con il favore di).
Casi in cui la preposizione à è assente: con le unità di misura come le litre, le kilo, le mètre, etc. (al litro, al chilo, al metro, ecc.)[45], con le espressioni distributive quali deux à deux, un à un, trois à trois, etc. Analogamente troviamo le seguenti espressioni: goutte à goutte, peu à peu, face à face, etc.
Con i verbi come parler seguiti dal complemento di argomento si omette la preposizione de (es.: parler politique, littérature, sport, affaires, etc.).
Dopo i verbi di moto si omette la preposizione prima di un infinito (es.: "Il est venu chercher son chat" = è venuto a cercare il suo gatto. Verbi di moto sono: aller, venir, monter, descendre, courir, sortir, entrer. Anche con il verbo se trouver si omette la preposizione di stato in luogo che invece si usa con demeurer (es.: "Son appartement se trouve boulevard Louis XV". "La famille Deujeot demeure à Lyon").
Si mette la preposizione de dopo alcuni verbi impersonali seguiti da un infinito. Ad esempio troviamo: "il convient de partir"; "il m'arrive (= mi succede) d'être malade"; "il suffirait (= sarebbe sufficiente) de relire le texte", etc. Sono seguiti da de anche le espressioni: "il est utile de "; "il est nécessaire de "; "il est bon de 2. Vogliono la preposizione de i verbi che indicano "fretta": se hâter de, s'empresser de, se dépêcher de (= affrettarsi a) e così pure il verbo faire con gli avverbi bien, mal, mieux (es.: vous avez bien fait de me le dire). Differente uso di preposizioni, rispetto all'italiano, si ha anche con i verbi: chercher à, s'attendre à, aimer à, s'étudier à.
La preposizione italiana con si rende in francese con avec se indica strumento, par se indica mezzo. Si dice, quindi, ad esempio: ouvrir avec une clef (= aprire con una chiave) e expédier par la poste (= spedire per posta).
Si omette la preposizione anche con i verbi dichiarativi o di opinione: affirmer, espérer, déclarer, dire, prétendre, désirer, compter, penser, croire, aimer. Esempio: "J'affirme (espère, déclare, dis, désire, pense, etc.) pouvoir faire ce voyage" [Affermo (spero, dichiaro, dico, desidero, penso, ecc.) di poter fare questo viaggio].
Con il verbo sembler usato impersonalmente non si usa poi la preposizione. Analogamente avviene con il verbo daigner (che vuole l'ausiliare "avoir").
Il verbo approcher (avvicinare) vuole la preposizione de: il s'est approché de moi = si è avvicinato a me
Esempi: Il me semble avoir bien compris ce que vous venez de me dire. Il a daigné nous recevoir.
Con il verbo obliger si dice "je vous oblige à faire...", ma "je suis obligé de faire....". Con il verbo demander si usa la preposizione à se i soggetti delle due frasi sono gli stessi (es.: il m'a demandé à être interrogé) e de se i soggetti sono differenti (es.: il m'a demandé de lui permettre de sortir). "Cominciare con", "finire con" si traduce "commencer par", "finir par" (Es.: j'ai fini par oublier tout).
Si dice "je continue à parler" o, se l'azione è limitata nel tempo, "je continue de parler" .
Forma interrogativa
La forma interrogativa si può costruire in tre modi:
Con la semplice intonazione.
In questo caso si mantiene la stessa costruzione della forma affermativa e si aggiunge soltanto un punto interrogativo. La frase interrogativa così ottenuta va pronunciata con tono ascendente. Tu as faim ? = hai fame?
Anteponendo la locuzione est-ce que al soggetto.
La costruzione della frase è quella della frase affermativa. È una forma corrente usata sia nella lingua scritta sia nella lingua parlata. Est-ce que tu as faim ? = hai fame?
Con l'inversione del soggetto.
Si tratta di una forma tipica di un registro più sostenuto e può essere usata sia nella lingua scritta sia nella lingua parlata. Occorre distinguere due casi:
Se il soggetto è costituito da un pronome personale oppure da ce e on, il pronome segue il verbo (se si tratta di un tempo semplice) o l'ausiliare (se si tratta di un tempo composto). Il pronome ed il verbo o l'ausiliare vanno uniti mediante un trattino. As-tu faim ? = hai fame?
Se il soggetto è costituito da un nome proprio di persona, da un sostantivo o da un pronome che non sia un pronome personale, tale soggetto rimane davanti al verbo (se si tratta di un tempo semplice) o davanti all'ausiliare (se si tratta di un tempo composto). In tal caso è necessario aggiungere il pronome personale di terza persona, corrispondente al soggetto, dopo il verbo o l'ausiliare, unendolo al verbo mediante un trattino. Pierre veut-il manger avec nous ? = Piero vuole mangiare con noi? Vos amies sont-elles parties ? = le vostre amiche sono partite? Ceux-ci sont-ils en vente ? = questi qui sono in vendita? Per ragioni di fonetica, è necessario aggiungere una t eufonica tra il verbo o l'ausiliare ed il pronome personale soggetto quando c'è un incontro di vocali (ciò accade soprattutto con i verbi del primo gruppo). Si osservi che la t è preceduta e seguita da trattini. Ton frère va-t-il souvent au stade? = tuo fratello va spesso allo stadio?
Con pourquoi bisogna ripetere il soggetto. (Es.: Pourquoi Charles est-il parti? = perché Carlo è partito?).
La forma interrogativo-negativa si ottiene nel seguente modo: ne + verbo - pronome soggetto + pas (es.: n'as-tu pas vu mes amis? = non hai visto i miei amici?)[46]. Si risponde si ("sì invece!") al posto di oui quando la domanda è negativa e si vuole marcare la positività della risposta contraria alla negazione (ne veux-tu pas sortir? Si, je veux aller au cinéma), mentre oui confermerebbe la negazione (ne veux-tu pas sortir? Oui, je ne veux pas)[47].
Davanti ad un avverbio si usa pas (es.: as-tu de l'argent? Pas beaucoup).
Nelle proposizioni incidentali e con peut-être (= forse) si fa l'inversione verbo-soggetto (es.: peut-être étudient-ils chez eux maintenant. Paul, dirait-on, est un homme courageux).
Verbi
Il verbo francese può essere diviso in due parti: radice e desinenza. La radice è la parte invariabile del verbo, mentre la desinenza varia a seconda del tempo e del modo in cui il verbo viene coniugato.
Come quelli italiani, ma con desinenze diverse, i verbi francesi possono essere divisi in tre gruppi di coniugazione, a seconda della desinenza del verbo stesso coniugato all'infinito presente.
Verbi in -er appartenenti al primo gruppo: indicativo presente. Ad esempio: parler
je parl-e
tu parl-es
il parl-e
nous parl-ons
vous parl-ez
ils parl-ent
Verbi in -ir appartenenti al secondo gruppo: indicativo presente. Ad esempio: finir
je fin-is
tu fin-is
il fin-it
nous fin-issons
vous fin-issez
ils fin-issent
Verbi in -re, -oir, -dre, -tre appartenenti al terzo gruppo.
I primi sono di gran lunga i più diffusi.
Soltanto le coniugazioni dei verbi in -er come parler (tranne aller) ed in -ir come finir possono considerarsi regolari. Tutti gli altri verbi sono irregolari per i cambiamenti che presentano nella radice o per le desinenze.
I modi dei verbi francesi possono essere finiti o indefiniti. Esiste un'ottima corrispondenza tra modi, tempo, azione e aspetto dei verbi francesi e i corrispettivi italiani.
Il paradigma dei verbi francesi è costituito da cinque tempi primari dai quali è possibile ricavare, per i tempi regolari, tutti gli altri tempi, detti tempi derivati.
Tempi primari
Infinito presente da cui si ricava il futuro e il condizionale.
Participio presente da cui si ricava indicativo presente (persone del plurale), imperativo (persone del plurale), indicativo imperfetto e congiuntivo presente.
Participio passato da cui si ricavano i tempi composti come il passé composé.
Indicativo presente (prima persona singolare) da cui si ricava l'indicativo presente (persone del singolare) e imperativo (singolare)
Passato remoto (prima persona singolare) da cui si ricava il passato remoto e il congiuntivo imperfetto.
In francese i verbi riflessivi si chiaman verbes pronominaux. Si tratta di verbi accompagnati da pronomi riflessivi (me, te, se, nous, vous, se).[48]
Coniughiamo il verbo e vi aggiungiamo il pronome riflessivo adatto. Il pronome riflessivo si posiziona tra pronome e verbo.
Esempio:
Je me suis promené en ville.
Quando il verbo inizia con una vocale si omette la e di me/te/se contraendo pronome riflessivo e verbo con un apostrofo.
Esempio:
Tu t’es promené en ville.
Nella negazione il ne precede il pronome riflessivo mentre la seconda parte della negazione si posiziona dopo la forma flessa del verbo.
Esempio:
Je ne me suis pas promené en ville.
Alcuni verbi sono riflessivi in francese ma non in italiano, a questo gruppo appartengono:
se baigner
fare il bagno
s’écrier
esclamare
s’enfuir
fuggire
s’évanouir
svenire
se doucher
fare la doccia
s’écrouler
crollare
s’évader
evadere
se fier à quelqu’ un, avoir confiance en quelqu'un'
fidarsi di qualcuno
se méfier de quelqu’ un
diffidare di qc.
se promener
passeggiare
Altri verbi invece sono riflessivi in italiano ma non in francese. Vi appartengono per esempio:
Italiano
Francese
ammalarsi
tomber malade
dimenticarsi
oublier
mouversi
bouger
vergognarsi
avoir honte
Forma negativa dei verbi
In francese la forma negativa dei verbi si forma anteponendo al verbo la seminegazione ne e facendolo seguire da pas (es.: je ne parle pas = io non parlo). L'infinito negativo si forma anteponendo all'infinito le due seminegazioni ne e pas (es.: il m'a dit de ne pas parler = egli mi ha detto di non parlare).
Gallicismi
Col termine gallicismi vengono indicate tre forme perifrastiche, dette anche progressive, usate per esprimere diverse sfumature temporali:
passé récent si costruisce con venir de + infinito ed indica un'azione appena conclusa rispetto al momento in cui si parla. Ad esempio: Il vient d'arriver (È appena arrivato).
présent progressif si costruisce con être en train de + infinito ed indica un'azione in corso di svolgimento nel momento in cui si parla o in un dato momento del passato o del futuro. Ad esempio: il est en train d'écrire un roman = sta scrivendo un romanzo.[49]
futur proche si costruisce con aller + infinito ed indica un'azione che è sul punto di compiersi o un'azione che stava per compiersi in un certo momento del passato, ma che è rimasta in sospeso. Ad esempio: il va partir pour la Corse = sta per partire per la Corsica.[50]
Differenza tra c'est e il est
In francese il verbo être (essere) non si trova mai da solo all'inizio di una frase, a differenza di quanto accade in italiano. La frase italiana senza soggetto introdotta dal verbo essere viene resa, in francese, anteponendo al verbo être un soggetto rappresentato, a seconda dei casi, da ce o da il.
nome determinato (preceduto da un determinante). Ad esempio: è la moto che mi piacerebbe comprare = c'est la moto que j'aimerais acheter. Sono i miei libri = ce sont mes livres.
pronome. Ad esempio: sono io = c'est moi. È quello che voglio = c'est celui que je veux.
nome proprio. Ad esempio: è Gérard Depardieu = c'est Gérard Depardieu.
indicatori di tempo. Ad esempio: è domenica = c'est dimanche.
aggettivo usato in senso neutro. Ad esempio: è esatto = c'est exact!
avverbio o proposizione. Ad esempio: è troppo = c'est trop. Non è abbastanza = ce n'est pas assez.
verbo être tra due infiniti. Ad esempio: volere è potere = vouloir c'est pouvoir
Ce + être + à + nome corrisponde alla costruzione italiana: è questo, è quello, ecc. (Es.: c'est là mon premier voyage = è questo il primo viaggio).
Uso di il est (il + être):
nome non determinato. Ad esempio: è sposato = il est marié. È italiana = elle est italienne.
espressioni di tempo riferite all'ora. Ad esempio: sono le otto = il est huit heures. È tardi = il est tard.
aggettivo + de + infinito soggetto. Ad esempio: è vietato fumare = il est interdit de fumer, o anche: c'est interdit de fumer. (meno formale).
aggettivo + que + congiuntivo. Ad esempio: è necessario che tu lavori = il est nécessaire que tu travailles.
Differenze nell'uso di modi e tempi tra francese e italiano
In francese vi sono usi differenti dei modi e tempi verbali, rispetto all'italiano. Se ne considerano alcuni.[52]
Dopo la congiunzione ipotetica si (= se) il francese usa il presente indicativo quando in italiano c'è il futuro e l'imperfetto indicativo quando in italiano c'è il congiuntivo imperfetto.
Esempi. Si tu avais (= se tu avessi...); si tu vas (= se tu andrai....).
Nelle proposizioni comparative ed interrogative indirette il francese usa l'indicativo anziché il congiuntivo come in italiano.
Esempi. Je ne sais pas ce qu'ils ont décidé (= non so che cosa abbiano deciso) [Interrogativa indiretta: "che cosa abbiano deciso"]. Il me demanda pourquoi je partais (= mi domandò perché partissi)[53].[Interrogativa indiretta].
Le travail fut plus difficile que je ne le pensais (= Il lavoro fu più difficile di quanto pensassi). [Comparativa:" di quanto pensassi"].[54]
Dopo le espressioni au cas où (= nel caso in cui), quand même (= quand'anche), alors même que (= quand'anche) e per esprimere un'ipotesi, un'eventualità in una proposizione secondaria quando la principale è al condizionale, il francese usa il condizionale presente anziché il congiuntivo imperfetto come l'italiano. Si usa il condizionale presente anche per il futuro nel passato (in italiano c'è il condizionale passato).
Esempi. Quand même il pleuvrait, je sortirais [Quand'anche piovesse, uscirei].
Prends ton parapluie au cas où il pleuvrait [Prendi l'ombrello, nel caso piovesse].
Je l'offrirais à quiconque me le demanderait [Lo offrirei a chiunque me lo domandasse].
Il déclara qu'il m' aiderait [Dichiarò che mi avrebbe aiutato].(Futuro nel passato).
Tout nel significato di per quanto (+ aggettivo o avverbio) regge l'indicativo anziché il congiuntivo come in italiano (es.: tout intelligent qu'il est... = per quanto intelligente sia...)
Con i verbi di opinione usati affermativamente (croire, penser, affirmer, dire, supposer, prétendre, espérer, etc.) il francese usa l'indicativo. (Es.: je crois qu'il est méchant = credo che sia malvagio).
Accordo del participio passato
Il participio passato été (= stato) è sempre invariabile (es.: nous avons été invités = noi siamo stati invitati).
Il participio passato si accorda con il soggetto quando è coniugato con essere (es.: Marie est arrivée à l'heure = Maria è arrivata puntuale).
Si utilizza sempre l'ausiliare être con i verbi pronominali; il participio passato si accorda con il pronome che precede quando questo è un complemento oggetto diretto.
Esempi. Elle s'est lavée à l'eau froide = si è lavata con l'acqua fredda. (In questo esempio se è il complemento oggetto che precede).
Nous nous sommes imposé des sacrifices = ci siamo imposti dei sacrifici. (In questo esempio il pronome nous è un complemento indiretto: il participio passato resta invariabile quando il complemento oggetto diretto segue il verbo).
Michel et Henri se sont battus = Michele ed Enrico si sono picchiati. (In questo esempio se è il complemento oggetto che precede).
Les sacrifices quenous nous sommes imposés = i sacrifici che ci siamo imposti (il participio passato è accordato con il pronome relativo "que" complemento oggetto diretto che precede).
Il participio passato coniugato con avoir resta invariabile, salvo in alcuni casi, più oltre indicati (es.: ils ont reçu ma lettre = essi hanno ricevuto la mia lettera).
Con i verbi intransitivi il pronome è un complemento indiretto, quindi il participio passato resta invariabile (es.: elles se sont plu à la campagne = sono state bene in campagna. Ils se sont parlé au téléphone = si sono parlati al telefono).
Il participio passato dei verbi pronominali passivi si accorda con il soggetto (es.: ces meubles se sont vendus à un bon prix = questi mobili si sono venduti a buon prezzo).
Con i verbi solo formalmente pronominali, in cui il pronome (me, te, se, etc.) non ha valore né di complemento oggetto diretto né di complemento indiretto, il participio passato si accorda con il soggetto (es.: elle s'est aperçue de son erreur = si è accorta del suo errore. Il se sont repentis = si sono pentiti).
Il participio passato si accorda con il complemento oggetto diretto (pronomi personali le, la, les, te, nous, vous; pronome relativo que) quando è coniugato con 'avoir' e questo complemento oggetto diretto precede il verbo (es.: c'est ma soeur: je l'ai accompagnée au cinéma = è mia sorella: l'ho accompagnata al cinema. On vous a vus à Rome = vi hanno visti a Roma. La femme que j' ai rencontrée aux jardins publics = la donna che ho incontrato ai giardini pubblici).
Il participio passato preceduto da en (complemento indiretto) resta sempre invariabile (es.: de ces livres, j' en ai lu beaucoup = di questi libri ne ho letti molti).
Il participio passato seguito da un infinito si accorda con il complemento oggetto diretto che lo precede se questo complemento compie l'azione dell'infinito, come ad esempio nella frase "La chanteuse que nous avons entendue chanter" = la cantante che abbiamo sentito cantare [è la cantante che canta]. Il participio passato resta invece invariabile se il complemento oggetto diretto subisce l'azione dell'infinito, come ad esempio nella frase "la chanson que nous avons entendu chanter" = la canzone che abbiamo sentito cantare [la canzone è cantata].
Il participio passato fait seguito da un infinito è sempre invariabile (es.: je les ai fait suivre = li ho fatti seguire).
Il participio passato dei verbi impersonali è sempre invariabile (es.: les sommes qu' il a fallu = le somme che ci sono volute).[55]
Gerundio
In francese il gerundio si rende con en + participio presente quando le due azioni sono simultanee e compiute dal medesimo soggetto (Es.: ils sortirent en chantant = uscirono cantando. Je l'ai vu en entrant à l'école = l'ho visto entrando a scuola).
Tout en + participio presente ha un valore concessivo (pur + gerundio in italiano). (Es.: Tout en lisant elle suivait la conversation = pur leggendo seguiva la conversazione).
Si rende il gerundio con il participio presente senza en qualora le due azioni non siano successive (sostituibile con poiché o siccome + indicativo), quando i soggetti sono diversi o quando il verbo è negativo o composto.
Esempi. Craignant de me déranger il ne bougea plus = temendo (poiché, siccome temeva) di disturbarmi, non si mosse più.
Les choses étant ce qu'elles sont, je me tais = stando così le cose, taccio. [soggetti diversi]
Ne sachant que dire... = non sapendo che dire...[verbo negativo]
Ayant dit une bêtise...= avendo detto una sciocchezza....[tempo verbale composto]
Quando il verbo è impersonale il gerundio si rende con l'indicativo (Es.: s'il le faut, je partirai avec lui = occorrendo, partirò con lui).
Quando il verbo è in una incidentale, fra due virgole, il gerundio si rende con l'indicativo (Es.: si je peux, je le ferai = potendo, lo farei).
Approfondimento sui verbi riflessivi e non riflessivi in italiano e in francese
Oltre ai verbi già evidenziati in altro paragrafo, si ricordano i seguenti:
Verbi riflessivi in francese e non in italiano (hanno l'ausiliare être nei tempi composti): se porter (stare in salute), se promener (passeggiare), s'évanouir (svanire), se flétrir (appassire), se taire (tacere), s'asseoir (sedere), se coucher (tramontare), se dépêcher e se hâter (far presto), se fâcher (andare in collera), s'écouler (scorrere), se noyer (annegare), s'écrouler (crollare), s'épanouir (sbocciare), s'écrier (gridare), se passer de (fare a meno di), se défier (diffidare), s'échapper (scappar via), s'exstasier (andare in estasi), se tromper (sbagliare), se sauver (fuggire).
Verbi riflessivi in italiano e non in francese (hanno l'ausiliare avoir nei tempi composti): communier (comunicarsi), daigner (degnarsi), bouger (muoversi), approcher (avvicinarsi), tomber malade (ammalarsi; ausiliare être), signer (sottoscriversi), plonger (tuffarsi), avancer (avanzarsi), prendre parti (apparigliarsi a un partito), prendre congé (congedarsi), prendre la liberté (prendersi la libertà), fondre en larmes (struggersi in lacrime), avoir honte (vergognarsi), oublier (dimenticarsi), grimper (arrampicarsi), féliciter quelqu'un (felicitarsi con qualcuno).
Ausiliari être e avoir
Si usa l'ausiliare être:
con i verbi alla forma passiva (es.: il fut loué = egli fu lodato);
con certi verbi di costruzione intransitiva: aller, venir, partir, survenir, entrer, sortir, arriver, parvenir, rester, retourner, naître, mourir, décéder, tomber, monter, descendre, échoir.
Si usa l'ausiliare avoir :
con i verbi attivi di costruzione transitiva (es.: j' ai acheté une voiture);
con alcuni verbi di costruzione intransitiva (es.: réussir, fuir);
con certi verbi intransitivi usati transitivamente (es.: j' ai sorti la voiture);
come ausiliare di verbi servili seguiti da infinito di verbo intransitivo, laddove in italiano si usa invece l'ausiliare "essere": (es.: j'ai dû partir par ce train = sono dovuto partire con questo treno);
come ausiliare di verbi indicanti fenomeni atmosferici (il a plu; il a neigé);
Certi verbi possono ammettere l'ausiliare être o avoir a seconda se si sottolinea l'anteriorità di un fatto in rapporto al momento in cui si parla (ausiiare avoir), o il risultato attuale, conseguenza di un fatto anteriore (ausiliare être). Ad esempio si dice "l'autobus a passé devant la maison", mentre si dice "l'autobus est passé depuis dix minutes". Questi verbi sono: aborder, changer, débarquer, déborder, déchoir, déménager, disparaître, diminuer, échouer, émigrer, grandir, grossir, passer, paraître, rajeunir, vieillir, etc.[56]
Espressioni particolari
Si ricordano alcune espressioni verbali particolari.
Il y a significa "c'è, ci sono" (passé simple: il y eut; passé composé: il y a eu; imparfait indicatif: il y avait; futur: il y aura e il y aura eu; conditionnel: il y aurait). Nelle espressioni temporali il y a significa "fa" ("quanto tempo fa") e corrisponde quindi all'inglese ago (il y a trois ans = three years ago = tre anni fa).
Per chiedere la data si usano le seguenti espressioni: quel jour est-ce aujourd'hui? (Es.: c'est le 14 janvier). Oppure si possono usare altre espressioni: quelle date sommes-nous?; le combien sommes nous? (Es.: nous sommes le 14 janvier).[57]
C'es qu'on = il fatto è che.
L'età si esprime in francese con l'espressione être âgé de (es.: il est âgé de 32 ans = ha trentadue anni).
Valoir mieux = essere meglio (es.: il vaut mieux le lui demander = è meglio domandarglielo)[58].
L'espressione per quanto + soggetto + verbo si traduce con avoir beau + infinito (tu as beau courir, tu ne l'attraperas pas = per quanto tu corra, non lo prenderai).[59]
Il me tarde de... = non vedo l'ora di...
Être, mettre à même de... = essere, mettere in grado di...
En vouloir à quelqu'un = avercela con qualcuno[60]
Il sostantivo coup (= colpo) è utilizzato in varie espressioni di senso figurato, poi passate anche in italiano: coup de fil (= telefonata, colpo di telefono), coup de vent (= colpo di vento), coup de théâtre (= colpo di scena), etc.
Se plaire de...= compiacersi di qualcosa (es.: vous vous plaisez de ce spectacle).
Avoir affaire à quelqu'un = avere a vedersela con qualcuno (es.: il aura affaire à moi = avrà da vedersela con me).
S'attendre à cela = aspettarsela (es.: je m'attendais à cela = me l'aspettavo).
Il est (grand) temps de....; il n'est que temps de.... = è ora di...
Revenir à ses moutons = tornare a bomba (es.: revenons à nos moutons).
Découvrir le pot (vaso) aux roses = scoprire gli altarini.
Sous un peu = fra poco.
À part moi = fra me e me.
Entre quatre yeux = a quattr'occhi.
Nager entre deux eaux = barcamenarsi.
Hors de prix = carissimo.
Mettre hors de gong = uscire dai gangheri.
Faire fausse route = essere fuori strada.
Lessico
Falsi amici
I falsi amici sono parole che possono essere facilmente confuse nel passaggio da una lingua all'altra. Infatti il loro significato è spesso diverso da quello che sembrano avere in apparenza.
Alcuni esempi di uso comune:
fermer non significa fermare (arrêter) ma chiudere
gare non significa gara (compétition) ma stazione
pourtant non significa pertanto (donc) ma tuttavia o eppure
salir non significa salire (monter) ma sporcare
tache non significa tasca (poche) ma macchia; con l'accento circonflesso, tâche, significa incarico, compito (ma compiti per la scuola: les devoirs.)
averse non significa avverso (adverse) ma acquazzone
cantine non significa cantina (cave) ma mensa
Altri casi di falsi amici sono i falsi francesismi, cioè parole o espressioni francesi che però nella lingua francese non esistono.
Nomi di persona maschili e femmini e cognomi francesi diffusi
I nomi maschili e femminili più diffusi sono quelli più diffusi in Francia nel 2018, mentre i cognomi più diffusi sono sempre quelli in Francia. Questi nomi servono a dare un'idea molto vaga di come siano i nomi e cognomi francesi (a questi se ne aggiungono altri di origine araba e africana, data la diffusione della lingua e l'immigrazione).
Nomi maschili
Nomi femminili
Cognomi diffusi
Gabriel
Emma
Martin
Raphaël
Jade
Bernard
Léo
Louise
Robert
Louis
Alice
Richard
Lucas
Chloë
Durand
Adam
Lena
Dubois
Arthur
Léa
Moreau
Jules
Rose
Simon
Hugo
Anna
Laurent
Maël
Mila
Michel
Liam
Inès
Garcia
Ethan
Ambre
Thomas
Paul
Julia
Leroy
Nathan
Mia
David
Gabin
Léna
Morel
Sacha
Manon
Roux
Noah
Juliette
Girard
Tom
Lou
Fournier
Mohamed
Camille
Lambert
Aaron
Zoé
Lefebvre
Nomi comuni di persona e mestieri
Vocabolo al maschile e femminile
Plurale maschile
Traduzione
le professeur > la professeure
les professeurs
il professore
l'employé > l'employée
les employés
l'impiegato
le secrétaire > la secrétaire
les secrétaires
il segretario
le bibliothécaire > la bibliothécaire
les bibliothécaires
il bibliotecario
l'acteur > l'actrice
les acteurs
l'attore
le médecin > la (femme) médecin
les médecins
il dottore/medico
l'avocat > l'avocate
les avocats
l'avvocato
le gérant/directeur > la gérante/directrice;
le manager > la manager
les gérants/directeurs;
les managers
il manager/gestore
Le directeur général > la directrice générale
les directeurs généraux
il CEO
(Il direttore esecutivo)
l'écrivain > l'écrivaine
les écrivains
lo scrittore
le journaliste > la journaliste
les journalistes
il giornalista
le musicien > la musicienne
les musiciens
il musicista
le youtuber > la youtuber
les youtubers
lo youtuber
le réalisateur > la réalisatrice
les réalisateurs
il regista
le policier/l'officier de police > la policière
les policiers
il poliziotto
le juge > la juge
les juges
il giudice
le chimiste > la chimiste
les chimistes
il chimico
le dentiste > la dentiste
les dentistes
il dentista
le vétérinaire > la vétérinaire
les vétérinaires
il veterinario
le caissier > la caissière
les caissiers
il cassiere
l'entraîneur > l'entraîneuse
les entraîneurs
l'allenatore
le politicien > la politicienne
les politiciens
il politico
le paysan > la paysanne
les paysans
il contadino
le pompier > la pompière
les pompiers
il pompiere
le gigolo > la prostituée
les gigolos > les prostituées
il gigolò, la prostituta
le trafiquant de drogue
> la trafiquante de drogue
les trafiquants de drogue
il trafficante/lo spacciatore
le prêtre > la religieuse/la nonne
les prêtres > les nonnes
Il prete > la suora
l'électricien > l'électricienne
les électriciens
l'elettricista
le touriste > la touriste
les touristes
il turista
le traducteur > la traductrice
les traducteurs
il traduttore
le peintre > la peintre
les peintres
il pittore
le sculpteur > la sculptrice
les sculpteurs
lo scultore
le technicien > la technicienne
les techniciens
il tecnico
le travailleur > la travailleuse
les travailleurs
il lavoratore; l'operaio
le boucher > la bouchère
les bouchers
il macellaio
le marchand de légumes > la marchande de légumes
les marchands de légumes
il fruttivendolo
l'artisan > l'artisane
les artisans
l'artigiano
le vendeur > la vendeuse
les vendeurs
il venditore
l'entrepreneur > l'entrepreneuse
les entrepreneurs
l'imprenditore
le développeur > la développeuse
les développeurs
lo sviluppatore
le tailleur > la couturière
les tailleurs > les couturières
il sarto
le soldat > la soldate
les soldats
il soldato
le conducteur > la conductrice
les conducteurs
l'autista/il conducente
le serveur > la serveuse
les serveurs
il barman; il cameriere
le coiffeur > la coiffeuse
les coiffeurs
il parrucchiere
le chef > la chef
les chefs
il cuoco/lo chef
l'architecte > l'architecte
les architectes
l'architetto
l'ingénieur > l'ingénieure
les ingénieurs
l'ingegnere
le savant > la savante
les savants
lo studioso
le scientifique > la scientifique
les scientifiques
lo scienziato
l'étudiant > l'étudiante
les étudiants
lo studente
le chômeur > la chômeuse
les chômeurs
il disoccupato
l'homme > la femme
les hommes > les femmes
l'uomo > la donna
l'enfant
les enfants
il bambino
le mari/l'époux > la femme/l'épouse
les époux
il marito > la moglie
le frère > la sœur
les frères > les sœurs
il fratello > la sorella
le garçon > la fille
les garçons > les filles
il ragazzo > la ragazza
le petit ami > la petite amie
les petits amis > les petites amies
il fidanzato > la fidanzata
l'aîné > l'aînée
les aînés
l'anziano
le père > la mère
(le papa > la maman)
les pères > les mères
(les papas > les mamans)
il padre > la madre
Nomi comuni di luogo (incluse le stanze della casa) e elementi geografici
Vocabolo
Plurale
Traduzione
la maison
les maisons
la casa
le salon
les salons
il soggiorno
la cuisine
les cuisines
la cucina
la chambre (à coucher)
les chambres à coucher
la camera da letto
la salle de bain
les salles de bain
il bagno
l'armoire
les armoires
l'armadio
le couloir
les couloirs
il corridoio
le toit
les toits
il tetto
la mairie
les mairies
il municipio
la bibliothèque
les bibliothèques
la biblioteca
le marché
les marchés
il mercato
le supermarché
les supermarchés
il supermercato
le terrain de football
les terrains de football
il campo da calcio/football
la banque
les banques
la banca
la route
(l'avenue, le boulevard*)
les routes
(les avenues, les boulevards)
la strada (* strada grossa)
le parking
les parkings
il parcheggio
la place
les places
la piazza
l'hôpital
les hôpitaux
l'ospedale
l'aéroport
les aéroports
l'aeroporto
la gare
les gares
la stazione del treno
l'arrêt de bus
les arrêts de bus
la fermata del bus
l'école
les écoles
la scuola
l'université
les universités
l'università
le théâtre
les théâtres
il teatro
le restaurant
les restaurants
il ristorante
la boulangerie
les boulangeries
la panetteria
l'hôtel
les hotels
l'hotel, il motel
le parc
les parcs
il parco
l'église
les églises
la chiesa (vedi spagnolo "iglesia")
le gratte-ciel
les gratte-ciel
il grattacielo
la villa
les villas
la villa
la montagne
les montagnes
la montagna
la colline
les collines
la collina
la plaine
les plaines
la pianura
la mer
les mers
il mare
la rivière
les rivières
il fiume
le lac
les lacs
il lago
la plage
les plages
la spiaggia
la forêt
les forets
la foresta
le volcan
les volcans
il vulcano
le désert
les déserts
il deserto
la savane
les savanes
la savana
la ville
les villes
la città
la campagne
les campagnes
la campagna
Nomi di mobili, piccoli oggetti e attrezzi non tecnologici e analogici, mezzi di spostamento
Vocabolo
Plurale
Traduzione
la voiture
(électrique)
les voitures
(électriques)
la macchina/automobile (elettrica)
le char
les chars
la carrozza
le vélo
les vélos
la bicicletta
le scooter
les scooters
lo scooter
la moto
les motos
la motocicletta
l'avion
les avions
l'aereo
l'hélicoptère
les hélicoptères
l'elicottero
le camion
les camions
il camion/furgone
le plat
les plats
il piatto
la fourchette
les fourches
la forchetta
la cuillère
les cuillères
il cucchiaio
le couteau
les couteaux
il coltello
le pot
les pots
la pentola
la poêle/la casserole
les casseroles
la padella
la boussole
les boussoles
la bussola
la clé
les clés
la chiave inglese
le clou
les ongles
il chiodo
la bouteille
les bouteilles
la bottiglia
le parapluie
les parapluies
l'ombrello
la porte
les portes
la porta
la fenêtre
les fenêtres
la finestra
le stylo
les stylos
la penna
le crayon
les crayons
la matita
la feuille
les feuilles
il foglio
la boîte
les boîtes
la scatola/cassa
la couverture
les couvertures
la coperta
la table
les tables
la tavola/il tavolo
la chaise
les chaises
la sedia
le canapé;
le fauteuil
les canapés;
les fauteuils
la poltrona
le tapis
les tapis
il tappeto
la peinture
les peintures
il dipinto/quadro
le vase (le pot*)
les vases (les pots)
il vaso (*da fiori)
la librairie
les librairies
la libreria
l'évier
les éviers
il lavello
le miroir
les miroirs
lo specchio
la clé
les clés
la chiave
Nomi di oggetti tecnologici digitali
Vocabolo
Plurale
Traduzione
l'ordinateur
les ordinateurs
il computer
le téléphone
les téléphones
il telefono
le smartphone
les smartphones
lo smartphone
l'horloge numérique
les horloges numériques
l'orologio digitale
l'imprimante
les imprimantes
la stampante
le mixeur
les mixeurs
il frullatore/mixer
le four
les fours
il forno
le four à micro-ondes
les fours à micro-ondes
il forno a microonde
le lecteur de musique
les lecteurs de musique
il riproduttore musicale
la télé[vision]
les téléviseurs
la televisione
le climatiseur
les climatiseurs
il condizionatore (d'aria),
il climatizzatore
le réfrigérateur (frigo)
les réfrigérateurs (frigos)
il frigo[rifero]
le congélateur
les congélateurs
i freezer/congelatore
le routeur
les routeurs
il router
la lampe
les lampes
la lampada
la torche électrique
les torches électriques
la torcia (elettrica)
la radio
les radios
la radio
l'appareil photo[graphique]
les appareils photo
la macchina fotografica
le caméscope
les caméscopes
la telecamera
la prise électrique
les prises électriques
la presa elettrica
la machine à laver
les machines à laver
la lavatrice
le lave-vaisselle
les lave-vaisselle
la lavastoviglie
Parti del corpo
Vocabolo
Plurale
Traduzione
le corps
les corps
il corpo
la tête
les têtes
la testa
l'oeil
les yeux
l'occhio
l'oreille
les oreilles
l'orecchio
le cheveu
les cheveux
i capelli
le nez
les nez
il naso
la bouche
les bouches
la bocca
la lèvre
les lèvres
il labbro
la dent
les dents
il dente
la langue
les langues
la lingua
le menton
les mentons
il mento
le cou
les cous
il collo
la poitrine
les poitrines
il petto
le sein
les seins
il seno
l'abdomen
les abdomens
l'addome
l'organe génital
les organes génitaux
l'organo genitale
le pénis (* la bite)
les pénis
il pene (* volgare)
le vagin (* la chatte)
les vagins
la vagina (* eufemistico)
le bras
les bras
il braccio
le coude
les coudes
il gomito (spagnolo: el codo)
la main
les mains
la mano
la paume
(de la main)
les paumes
(de la main)
il palmo (della mano)
le doigt
(de la main)
(de pied/orteil)
les doigts
(de la main)
de pied (oreils)
il dito
(della mano/del piede)
le dos
les dos
la schiena
la fesse (le cul*)
les fesses
chiappa (* volgare)
la jambe
les jambes
la gamba
le genou
les genoux
il ginocchio
le pied
les pieds
il piede
la plante du pied
les plantes du pied
la pianta del piede
le talon
les talons
il tallone/calcagno
le muscle
les muscles
i muscoli
le cœur
les cœurs
il cuore
le cerveau
les cerveaux
il cervello
le poumon
les poumons
i polmoni
l'estomac
les estomacs
lo stomaco
le rein
les reins
i reni
le foie
les foies
il fegato
le nerf
les nerfs
i nervi
la veine
les veines
la vena
Cibi (inclusa dei frutti e dolci), bevande, condimenti e ingredienti
Vocabolo +plurale
Traduzione
l'eau minérale
l'acqua minerale
le vin blanc
il vino bianco
la bière
la birra
le thé au beurre
il tè al burro
le café express
il caffè espresso
le cappuccino
il cappuccino
le beurre
il burro
la farine intégrale
la farina integrale
le pain
il pane
l'huile épicée
l'olio piccante
le vinaigre blanc
l'aceto bianco
la cassonade
lo zucchero di canna
le gros sel
il sale grosso
l'œuf > les œufs
l'uovo
le gâteau au chocolat
> les gâteaux au chocolat
la torta di cioccolato
le lait partiellement écrémé
il latte parzialmente scremato
les spaghettis
à la sauce tomate
gli spaghetti con
salsa di pomodoro
le sushi nigiri
il sushi nigiri
le sashimi
il sashimi
la pizza margherita
la pizza margherita
la viande (le porc*)
la carne (*di porco/maiale)
les pommes de terre sautées
à la mayonnaise
la patate fritte con
maionese
les légumes bouillis
le verdure cotte
le bacon
il bacon
le gingembre
lo zenzero
la tomate > les tomates
il pomodoro
l'aubergine > les aubergines
la melanzana
la citrouille > les citrouilles
la zucca
le concombre > les concombres
il cetriolo
le fromage
il formaggio
le poivre noir
il pepe nero
le piment > les piments
il peperoncino/chili
la pomme rouge > les pommes rouges
la mela rossa
la banane > les bananes
la banana
la poire > les poires
la pera
l'ananas > les ananas
l'ananas
la carotte > les carottes
la carota
le melon d'eau > les melons d'eau
l'anguria/cocomero
le kiwi > les kiwis
il kiwi
la pêche > les pêches
la pesca
le biscuit > les biscuits
il biscotto
la confiture de fraise
la marmellata di fragole
l'ail
l'aglio
l'oignon > les oignons
la cipolla
Animali
Vocabolo
Plurali
Traduzione
le chien
les chiens
il cane
le chat
les chats
il gatto
le canard
les canards
l'anatra
le cygne
les cygnes
il cigno
le poisson
les poissons
il pesce
le crabe
les crabes
il granchio
la pieuvre/le poulpe
les pieuvres/les poulpes
il polpo/polipo/piovra
le lion
les lions
il leone
l'oiseau
les oiseaux
l'uccello
l'aigle
les aigles
l'aquila
le tigre
les tigres
la tigre
le zèbre
les zèbres
la zebra
la girafe
les girafes
la giraffa
le chameau
les chameaux
il cammello
l'âne
les ânes
l'asino
le cheval
les chevaux
il cavallo
l'écureuil
les écureuils
lo scoiattolo
le loup
les loups
il lupo
l'ours
les ours
l'orso
le serpent
les serpents
il serpente
la grenouille
les grenouilles
la rana
la vache
les vaches
la mucca/vacca
la chèvre
les chèvres
la capra
le cochon
les cochons
il porco/maiale
le renard
les renards
la volpe
l'araignée
les araignées
il ragno
le moustique
les moustiques
la zanzara
le papillon
les papillons
la farfalla
l'abeille
les abeilles
l'ape
le scorpion
les scorpions
lo scorpione
le singe
les singes
la scimmia
l'éléphant
les éléphants
l'elefante
le rhinocéros
les rhinocéros
il rinoceronte
le panda
les pandas
il panda
le hibou
les hiboux
il gufo
le corbeau
les corbeaux
il corvo
Stati principali e nome della capitale
Stato
Nome della
capitale (italiano)
Nome della
capitale (francese)
Traduzione stato e popolo
le Mexique
Città del Messico
Ville de Mexico
Messico > i messicani
l'Argentine
Buenos Aires
Buenos Aires
Argentina > gli argentini
l'Équateur
Quito
Quito
Ecuador > gli ecuadoriani/ecuadoregni
la Colombie
(Santa Fé de) Bogotà
(Santa Fé de) Bogotà
Colombia > i colombiani
Panama
Panamà (Panama City)
Ville de Panama
Panama > i panamensi
Cuba
L'Avana
La Havane
Cuba > i cubani
Porto Rico
San Juan
San Juan
Puerto Rico > i puertoricani
les Caraïbes
- - -
- - -
i Caraibi > i caraibici
(le Antille)
les Bahamas
Nassau
Nassau
le Bahamas > i bahamiani
le Venezuela
Caracas
Caracas
Venezuela > i venezuelani
le Chili
Santiago del Chile
Santiago du Chili
Cile > i cileni
le Pérou
Lima
Lima
Perù > i peruviani
le Paraguay
Asunción
Asuncion
Paraguay > i paraguaiani
l'Uruguay
Montevideo
Montevideo
Uruguay > gli uruguaiani
le Brésil
Brasilia
Brasilia
Brasile > i brasiliani
Angola
Luanda
Luanda
Angola > gli angolani
Mozambique
Maputo
Maputo
Mozambico > i mozambicani
Timor Oriental
Dili
Dili
Timor-Leste, Timor Est > i timore(n)si
le Portugal
Lisbona
Lisbonne
Portogallo > i portoghesi
l'Italie
Roma
Rome
Italia > gli italiani
l'Allemagne
Berlino
Berlin
Germania > i tedeschi
la France
Parigi
Paris
Francia > i francesi
la Belgique
Bruxelles
Burxelles
Belgio > i belgi
le Luxembourg
Lussemburgo
Luxembourg
Lussemburgo > i lussemburghesi
l'Espagne
Madrid
Madrid
Spagna > gli spagnoli
la Roumanie
Bucarest
Bucarest
Romania > i romeni/rumeni
la Grèce
Atene
Athènes
Grecia > i greci
l'Angleterre
Londra
Londres
Inghilterra > gli inglesi
l'Irlande
Dublino
Dublin
Irlanda > gli irlandesi
Les Etats-Unis
d'Amérique
Washington
(District of Columbia)
Washington
(District de Colombie)
Stati Uniti d'America > gli statunitensi
le Canada
Ottawa
Ottawa
Canada > i canadesi
la Russie
Mosca
Moscou
Russia > i russi
l'Ukraine
Kiev
Kiev
Ucraina > gli ucraini
l'Arabie Saoudite
Riad
Riyad
Arabia Saudita > i sauditi
l'Egypte
Il Cairo
le Caire
Egitto > gli egiziani
l'archipel de
la Polynésie
- - -
- - -
Arcipelago della Polinesia > i polinesiani
l'Indonésie
Jakarta
Jakarta
Indonesia > gli indonesiani
Les Philippines
Manila
Manille
Filippine > i filippini
l'Australie
Canberra
Canberra
Australia > gli australiani
la Nouvelle-Zélande
Wellington
Wellington
Nuova Zelanda > i neozelandesi
la République Populaire
de Chine
Pechino/Beijing
Pékin
Repubblica Popolare Cinese > i cinesi
le Japon
Tokyo
Tokyo
Giappone > i giapponesi
la Corée du Sud
Seul
Séoul
Corea del Sud > i sudcoreani
le Vietnam
Hanoi
Hanoï
Vietnam > i vietnamiti
le Myanmar/la Birmanie
Naypyidaw ("nepidò")
Naypyidaw
Myanmar/Birmania > i birmani
le Cambodge
Phnom Penh
Phnom Penh
Cambogia > i cambogiani
la Thaïlande
Bangkok
Bangkok
Thailandia > i thailandesi
la Mongolie
Ulan Bator
Ulan Bator
Mongolia > i mongoli
l'Inde
Nuova Delhi
New Delhi
India > gli indiani
le Pakistan
Islamabad
Islamabad
Pakistan > i pakistani/pachistani
le Bangladesh
Dhaka
Dhaka
Bangladesh > i bengalesi
la Turquie
Ankara
Ankara
Turchia > i turchi
le Nigeria
Abuja
Abuja
Nigeria > i nigeriani
l'Éthiopie
Addis Abeba
Addis Ababa
Etiopia > gli etiopi
l'Algérie
Algeri
Alger
Algeria > gli algerini
la Tanzanie
Dodoma
Dodoma
Tanzania > i tanzani
le Kenya
Nairobi
Nairobi
Kenya > i kenioti/keniani
la République Démocratique
du Congo
Kinshasa
Kinshasa
Repubblica Democratica del Congo
> i congolesi
le Madagascar
Antananarivo
Antananarivo
Madagascar > i malgasci
le Cameroun
Yaoundé
Yaoundé
Camerun > i camerunesi
le Niger
Niamey
Niamey
Niger > i nigerini
le Burkina Faso
Ouagadougou
Ouagadougou
Burkina Faso > i burkinabé
le Mali
Bamako
Bamako
Mali > i maliani
le Sénégal
Dakar
Dakar
Senegal > i senegalesi
le Tchad
N'Djamena
N'Djaména
Chad > i chadiani
le Rwanda
Kigali
Kigali
Ruanda > i ruandesi
le Burundi
Gitega
Gitega
Burundi > i burundesi
le Bénin
Porto Novo (; Cotonou)
Porto Novo (; Cotonou)
Benin > i beniniani/beninesi
le Gabon
Libreville
Libreville
Gabon > i gabonesi
l'Afrique du Sud
Pretoria
Pretoria
Sudafrica > i sudafricani
l'archipel des Seychelles
Victoria
Victoria
Seychelles > i seicellesi
Vanuatu
Port Vila
Port Vila
Vanuatu > i vanuatiani
Haïti
Port-au-Prince
Port-au-Prince
Haiti > gli haitiani
Nomi di entità e organizzazioni sovranazionali e internazionali
Organizzazione
Traduzione
Organisation des Nations Unies
Organizzazione delle Nazioni Unite
Union Européenne
Unione Europea
Union Africaine
Unione Africana
Organisation du Traité de l'Atlantique Nord
Organizzazione del Trattato dell'Atlantico Settentrionale
G8
G8
BRICS
BRICS
Banque Mondiale
Banca Mondiale
Fond monétaire international
Fondo Monetario Internazionale
Association des Nations de l'Asie du Sud-Est
Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico
Organisation Mondiale de la Santé
Organizzazione Mondiale della Salute
L'organisation de Commerce Mondial
Organizzazione Mondiale del Commercio
Organisation Internationale de Police Criminelle
Organizzazione Internazionale della Polizia Criminale
Organisation Internationale de la Francophonie
Organizzazione Internazionale della Francofonia
Communauté des Pays de Langue Portugaise
Comunità di Paesi di Lingua Portoghese
Commonwealth des Nations
Commonwealth delle Nazioni
Mouvement International de la Croix-Roug
et du Croissant-Rouge
Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa
Cour Pénale Internationale
Corte Penale Internazionale
Organisation des Nations Unies pour l'éducation,
la Science et la Culture
Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura
Le Fonds des Nations Unies pour l'Enfance
Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia
Aggettivi (esclusi i colori)
Vocabolo
Plurale
Traduzione
beau > belle
beaux > belles
bello
laid > laide
laids > laides
brutto
bon > bonne
bons > bonnes
buono
mauvais > mauvaise
mauvais > mauvaises
cattivo
grand > grande
grands > grandes
alto (persone)
haut > haute
hauts > hautes
alto (oggetti)
petit > petite
petits > petites
basso (persone)
bas > basse
bas > basses
basso (oggetti)
long > longue
longs > longues
lungo
court > courte
courts > courtes
corto
grand > grande;
gros > grosse
grands > grandes
gros > grosses
grande;
grosso
énorme
énormes
enorme
solide
solides
solido
liquide
liquides
liquido
dur > dure
durs > dures
duro
doux > douce
doux > douces
morbido
sucrè > sucrée
sucrés > sucrées
dolce
salé > salée
salés > salées
salato
amer > amère
(!!! amare: aimer)
amers > amères
amaro
facile
faciles
facile
difficile
difficiles
difficile
chaud > chaude
chauds > chaudes
caldo
froid > froide
froids > froides
freddo
épais > épaisse
épais > épaisses
spesso
mince
minces
sottile
timide
timides
timido
intelligent > intelligente
intelligents > intelligentes
intelligente
stupide
stupides
stupido
corageux > corageuse
corageux > corageuses
coraggioso
qualifié > qualifiée
qualifiés > qualifiées
abile
fâché > fâchée
fâchés > fâchées
arrabbiato
triste
tristes
triste
heureux > heureuse
heureux > heureuses
felice/allegro
mince
minces
magro
gras > graisse
gras > graisses
grasso
riche
riches
ricco
pauvre
pauvres
povero
Colori
Vocabolo
Plurali
Traduzione
blanc > blanche
blancs > blanches
Bianco
noir > noire
noirs > noires
Nero
rouge
rouges
Rosso
rose
roses
Rosa
orange
oranges
Arancione
jaune
jaunes
Giallo
vert > verte
verts > vertes
Verde
bleu > bleue
bleus > bleues
Blu
bleu clair > bleue clair
bleus clair > bleues clair
Azzurro
violet > violette
violets > violettes
Viola
gris > grise
gris > grises
Grigio
marron; brun
marrons; bruns
Marrone
couleur café
couleur café
Color caffè
couleur dorée
couleur dorée
Color oro
Categorie grammaticali
Vocabolo
Plurale
Traduzione
l'article déterminant et indéterminatif
les articles déterminatifs et indéterminatifs
l'articolo determinato e indeterminativo
l'adjectif
les adjectifs
l'aggettivo
le genre masculin
et féminin
-
il genere maschile e femminile
la préposition simple et articulée
les prépositions simples et articulées
la preposizione semplice e articolata
le verbe transitif et intransitif
les verbes transitifs et intransitifs
il verbo transitivo e intransitivo
le verbe principal et auxiliaire
les verbes principaux et auxiliaires
il verbo principale e ausiliare
le pronom personnel et démonstratif
les pronoms personnels et démonstratifs
il pronome personale e dimostrativo
le nom singulier et pluriel
-
il numero singolare e plurale
l'objet direct et indirect
les objets directs et indirects
il soggetto e oggetto diretto
le complément
les compléments
il complemento
la diathèse active et passive
-
la diatesi attiva e passiva
le nombre ordinal et cardinal
les nombres ordinaux et cardinaux
il numero ordinale e cardinale
la conjonction de coordination
et de subordination
les conjonctions de coordination
et de subordination
la congiunzione coordinante e subordinante
l'adverbe
les adverbes
l'avverbio
Convenevoli diffusi in francese
Convenevoli/espressioni
Traduzione
Salut!
Ciao!
Allô! (raro)
Ciao!
Salut à tous!
Ciao a tutti/e!
Bonjour
Buongiorno!
Bonjour, Monsieur (Madame)!
Buongiorno, signore (signora)!
Bienvenue en France!
Benvenuto/i/a/e in Francia!
Bienvenue à tout!
Benvenuti a tutti!
Comment vas-tu/vous (aujourd'hui)?
Come stai/state (oggi)?
Tout va bien?
(Va) tutto bene?
Je vais bien/Ca va bien.
Sto bene.
Quoi de neuf?
Cosa c'è di nuovo?
Merci (beaucoup).
(Molte) grazie.
De rien.
Di niente.
Bonne journée! Au revoir! Tchao!*
Buona giornata! Arrivederci! (* informale)
À plus tard!
A più tardi! / Ci vediamo dopo!
À bientôt!
A presto!
A demain matin!
Ci vediamo domani (mattina)!
À la prochaine!
Alla prossima!
À lundi! Rendez-vous lundi prochain!
A lunedì prossimo! Ci vediamo lunedì!
Rendez-vous lundi (matin)!
Ci vediamo lunedì mattina!
Adieu!
Arrivederci (senza più reincontrare)! Addio!
Je suis (vraiment) désolé! opp. Désolé(e)*
Scusa (tantissimo) (* femminile)
Bon appétit (à tous)!
Buon appetito (a tutti)!
Toutes nos félicitations!
Congratulazioni! ("Felicitazioni!")
Excusez-moi monsieur/madame, ...
Scusi signore/a, ... [per attirare l'attenzione]
Bonne après-midi (à tous)!
Buon pomeriggio (a tutti)!
Bonsoir (à tous)!
Buona sera (a tutti)!
Bonne nuit!
Buonanotte!
Quelle heure est-il (là-bas)?
Che ore sono (lì)?
Cher ami, ...
Caro amico, ...
Chère Madame, ...
Cara signora, ...
Bon/Joyeux anniversaire!
Buon compleanno!
Bon voyage (à tous)!
Buon viaggio (a tutti)!
Bonne année (à tous)!
Buon anno nuovo (a tutti)!
Bonne chance!
Buona fortuna!
Aucun problème! Pas de probléme
Nessun problema!
Oui
Sì
Non
No
Aide moi (s'il te plaît)
Aiutami (per favore)!
J'ai (vraiment) faim
Ho (molta) fame
J'ai (très) soif
Ho (molta) sete
J'ai (vraiment) froid
Ho (molto) freddo
Je ne parle pas bien le français
Non parlo bene il francese
Comment dit-on X en français?
Come si dice X in francese?
Pouvez-vous parler un peu d'anglais?
Parli un po' di inglese?
Note
^Da notare le costruzioni con l'articolo determinativo posto tra monsieur (madame, mademoiselle) e il nome: monsieur le directeur, monsieur le professeur, messieurs les voyageurs (i signori viaggiatori), Madame la Comtesse, mademoiselle votre tante (= la signorina vostra zia), etc.
^Dictionnaire des difficultés de la langue française, Larousse, 1971.
^Con queste espressioni "molto" si traduce bien (avoir bien faim, bien soif, bien sommeil), etc.
^Enea Balmas, Renato Penati, Le français langue 2, Ghisetti e Corvi editori, Milano, 1973, pag. 50
^I nomi e gli aggettivi in -teur hanno il femminile in -trice quando non hanno lo stesso tema del verbo da cui derivano. Ad esempio lecteur fa lectrice poiché non deriva dalla radice del verbo lire, mentre menteur fa menteuse al femminile poiché ha la stessa radice del verbo mentir. Prendono invece la e: meilleur (meilleure), majeur (majeure) e mineur (mineure).
^Fanno eccezione e prendono la "s" del plurale: bal (festa da ballo), cal (callo), carnaval (carnevale), chacal (sciacallo), festival (festival), final (finale), glacial (glaciale), naval (navale).
^Sette nomi in -ou prendono la x al plurale: bijou (gioiello), chou (cavolo), caillou (sasso), genou (ginocchio), hibou (gufo), joujou (balocco), pou (pidocchio).
^Par coeur significa "a memoria" ed equivale all'inglese by heart.
^Tutti i nomi di feste sono femminili, in quanto è sottinteso fête de (festa di). Così abbiamo la Toussaint (Ognissanti), la Saint-Joseph, etc. Les Pâques (la Pasqua) è plurale.
^Avoir affaire à quelqu'un = avere a che fare, vedersela con qualcuno. Ce n'est pas une affaire = non è un problema. Connaître son affaire = sapere il fatto proprio. Mettre une affaire sur le tapis = mettere un affare, un problema sul tappeto (espressione usata in senso figurato, con il significato di "portare in discussione, proporre o provocare la trattazione di un problema".
È un'espressione francese presa dal linguaggio diplomatico e poi passata anche in italiano).
^Course contre la montre = "corsa a cronometro"; "lotta contro il tempo" (in senso figurato).
^ La preposizione à si usa davanti ad infinito quando in italiano c'è "da" (esempio: il n'y a rien à faire = non c'è nulla da fare.).
^"Fra" in senso temporale si traduce con dans: "dans deux jours".
^"Fa" in senso temporale si rende con il y a (es.: il y a trois jours = tre giorni fa).
^La preposizione "de" (anziché par) introduce il complemento di agente con alcuni participi passati, quando si vuole insistere più sullo stato che sull'azione o quando indicano un "sentimento": suivi, accompagné, entouré, précédé, environné, frappé, suivi, connu.
^En precede immediatamente il complemento (es.: en classe, en voiture, en bonne compagnie). En traduce anche la preposizione italiana "da" con il significato di "in qualità di" (es.: je te parle en ami). Con questo significato en viene dopo i verbi se déguiser (= mascherarsi), se masquer, se costumer.
^La preposizione par può introdurre vari complementi: di mezzo (es.: par train, par avion, etc.; ma:avec la voiture); di luogo (es.: par mer = per mare); di agente (j'ai été grondé par ma mère = sono stato rimproverato da mia mamma); di causa (es.: par cette pluie je ne sortirai pas = con questa pioggia non uscirò); di maniera (es.: maman l'a calmé par la douceur = la mamma lo ha calmato con dolcezza). Si dice anche: par exemple (per esempio), par hasard (per caso), par coeur (a memoria).
^Parmi significa "in mezzo a" (es.: parmi la foule = tra la folla)
^Vers indica direzione materiale (es.: vers la campagne), mentre envers indica direzione morale (es.: envers moi).
^Molte preposizioni vanno usate da sole, a differenza dell'italiano, come negli esempi seguenti: devant moi, avant le dîner, sans vous, après cela, derrière la table, sous le parquet, sur les meubles, contre moi, devant la voiture. Ma altre si usano con de: hors de la chambre, autour de la table, près de sa mère, à côté de la fenêtre, au lieu de l'argent, au milieu de la foule, avant de partir.
^In frasi negative si (anziché aussi) + aggettivo + que.
^In francese si ripete l'articolo determinativo (esempio: la chose la plus importante = la cosa più importante).
^Si riportano qui alcuni esempi con i comparativi e i superlativi. Antoine est plus gentil que Pierre (= Antonio è più gentile di Pietro); Antoine est aussi gentil que Pierre (= Antonio è tanto gentile quanto Pietro); Antoine n'est pas si gentil que Pierre (= Antonio non è tanto gentile quanto Pietro); Antoine est moins gentil que Pierre (= Antonio è meno gentile di Pietro). Antoine est très (fort, bien, etc.) gentil (= Antonio è molto gentile; gentilisimo). Antoine est l'homme le plus gentil (o: le plus gentil = Antonio è l'uomo più gentile; o: è il più gentile). Ici il y a plus de livres que de cahiers (= qui ci sono più libri che quaderni); ici il y a autant de livres que de cahiers (= qui ci sono tanti libri quanti quaderni); ici il y a moins de livres que de cahiers (= qui ci sono meno libri che quaderni).
^Si ricordi che in francese quando ci sono due dimostrativi si rendono nel seguente modo: ad esempio " ce champion-ci et celui-là (questo e quel campione); cette équipe-ci et celle-là (questa e quella squadra), etc.
^Da ricordare l'uso di tous con il significato di "ogni": tous les trois jours (ogni tre giorni); tous les deux mètres (ogni due metri), etc.
^Si ricordano le seguenti espressioni con tout: tout à fait (= completamente), après tout, tout compris (= tutto compreso); en tout (= in totale); c'est tout (= è tutto, nient'altro); ce n'est pas tout (= non è tutto); en tout cas (= in ogni caso); à tout prendre (= tutto sommato, tutto considerato).
^Si notino le differenze fra tous e tout le monde. Ad esempio nella frase "mes amis étaient tous là" tous si riferisce a "mes amis". Nella frase "tout le monde était là" tout le monde significa "tutti" in senso generale.
^Les quelques = i pochi, le poche. Quelque (invariabile).......que = per quanto + congiuntivo (es.: quelque poli qu 'il soit....= per quanto educato sia...).
^Si considerino le seguenti due frasi: "je le dirai à n'importe qui" e "je le dirai à quiconque m'écoutera". Nella prima il pronome "chiunque" è reso con n'importe qui poiché non lega due proposizioni come invece nel secondo caso in cui "chiunque" è reso con quiconque.
^Alcuni esempi con i pronomi relativi. "Un homme dont le fils je connais depuis lontemps" (= un uomo il cui figlio conosco da lungo tempo). "C'est un roman de Simenon qu'on a porté à l'écran" (= è un romanzo di Simenon che si è portato sullo schermo). "Le femme que tu connais" (= la donna che conosci)". "Les chiens auxquels je donne du sucre" (= i cani ai quali do dello zucchero). "La camarade avec qui elle travaille (= la compagna con cui lavora). "À quoi pensez-vous?" (= A che cosa pensate?). "J'ai vu l'homme qui m'avait écrit" (= ho visto l'uomo che mi aveva scritto).
^Quel può essere anche aggettivo esclamativo (es.: quel plaisir! ; quelles jolies filles!).
^Si riportano qui esempi dell'uso dei pronomi interrogatvi. Que proposez-vous? (= che proponete?). Qu'est-ce que vous proposez? (= che cosa proponete?). Qu'est-ce qui se passe? (= che succede?). À qui penses-tu? (= a chi pensi?). À quoi penses-tu? (= a che pensi?). Pourquoi a-t-il fait cela? (= perché ha fatto ciò?). De qui s'agit-il? (= di chi si tratta?). De quoi s'agit-it? (= di che cosa si tratta?). Poiché nella forma composta l'inversione interrogativa è data da est-ce abbiamo: qui aimez- vous? = qui est-ce que vous aimez?; que pense-t-il? = qu'est-ce qu'il pense?.
^En même temps (= nel contempo); c'est la même chose (= fa lo stesso).
^La voce francese è così vicina all'italiano 'pertanto' che si è tentati di attribuirle il significato di quest'ultimo, che va tradotto invece par conséquent, donc, par suite, aussi.
^Enea Balmas, Renato Penati; Le français langue 2, Ghisetti Corvi editori, pag.268-269, Milano, 1973.
^Si usa nelle interrogative dirette ed indirette. (Es.: Comment allez-vous? = come state?. Je me demande comment je pourrai faire = mi domando come potrò fare).
^Usato per introdurre proposizioni interrogative dirette ed indirette. Con pourquoi è obbligatoria la ripetizione del soggetto: "pourquoi Antoine s'impatiente-t-il?". Nelle interrogative indirette: "il me demanda pourquoi je ne voulais pas sortir".