Il nome generico (Goodyera) è stato creato dal botanico scozzese Robert Brown (1773 – 1858) in onore di un altro botanico: John Goodyer (1592-1664), un naturalista inglese considerato un precursore della botanica moderna[2][3].
Il termine specifico (repens) significa “strisciante” e fa riferimento al tipo di portamento della pianta.
In lingua tedesca questa pianta si chiama Moosorchis oppure Netzblatt oppure Kriechstendel; in francese si chiama Goodyère rampante; in lingua inglese si chiama Creeping Lady's-tresses.
Descrizione
È una pianta erbacea perenne alta normalmente da 5 a 30 cm. La forma biologica di questa orchidea è geofita rizomatosa (G rizh), ossia è una piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno si rigenera con nuove radici e fustiavventizi. È un'orchidea terrestre in quanto contrariamente ad altre specie, non è “epifita”, ossia non vive a spese di altri vegetali di maggiori proporzioni (ha cioè un proprio rizoma).
Radici
Le radici sono secondarie da rizoma (vengono emesse dai nodi del rizoma).
Fusto
Parte ipogea: la parte sotterranea consiste in un lungo rizoma gracile, stolonifero e radicante ai nodi. È strisciante e di colore bianco-roseo. Tende a ricoprire un'area più ampia di quella che farebbe supporre in base alle dimensioni visibili della pianta.
Parte epigea: i fusti aerei sono ascendenti, delicati e ramificati; spesso a portamento prostrato o rampante sul terreno. Sono pubescenti nella parte alta.
Foglie
Foglie basali: è una pianta dotata di diverse foglie (da 4 a 7) radicali o basali disposte a rosetta, addensate e a forma intera, ovato-bislunga (quasi spatolata) con apice appuntito; possiedono un picciolo allargato. La lamina è verde ed è solcata da diverse nervature biancastre e parallele ma anche reticolate (5 nervi anastomosati – per la flora spontanea delle orchidee italiane questa è l'unica eccezione), mentre la consistenza è carnosa; la superficie è glabra. Il portamento è patente. Dimensioni del picciolo: larghezza 2 – 3 mm; lunghezza quanto la lamina della foglia. Dimensioni della foglia: larghezza 8 – 12 mm; lunghezza 18 – 25 mm.
Foglie cauline: quelle del fusto (2 – 3 foglie cauline) sono ridotte (bratteiformi), a forma lanceolato-lineare e sono amplessicauli (abbracciano il fusto per tutta la loro lunghezza) tipo guaina. Lunghezza delle foglie cauline: 5 – 7 cm.
Infiorescenza
L'infiorescenza è sciolta di tipo spiciforme. La disposizione dei fiori (da 7 a 36) è più o meno spiralata e unilaterale. Tutta l'infiorescenza è pubescente-glandulosa. Alla base del ovario (sotto il perigonio) sono presenti delle brattee erbacee a forma lanceolata; queste sono più lunghe dell'ovario. L'infiorescenza è inoltre un po' incurvata all'apice. Lunghezza dell'infiorescenza: 5 – 15 cm.
Perigonio: il perigonio è composto da 2 verticilli con 3 tepali ciascuno (3 interni e 3 esterni) di forma più o meno lanceolato-ovata, più o meno liberi e patenti. Il primo verticillo (esterno) ha 3 tepali conniventi di colore biancastro e sono vistosamente pubescenti-glandulosi, con apice acuto e margini lievemente ripiegati all'interno; il loro portamento ricorda quello di una campanula e sono quasi ad angolo retto rispetto all'ovario. Nel secondo verticillo (interno) il tepalo centrale (chiamato "labello") è molto diverso rispetto agli altri due laterali che si presentano più ottusi e più simili ai tre tepali esterni. Sono inoltre aderenti ai tepali esterni. Lunghezza dei tepali: 3 - 4 mm.
Labello: il labello (semplice – non formato da due parti distinte) è il tepalo centrale più interno a forma ovato-gozzuta (ossia si presenta “saccato” - a forma di sacco) e termina con una "lingua" (ovato-triangolare) ripiegata verso il basso con una insenatura centrale disposta longitudinalmente. Al suo interno si trovano gli organi di riproduzione (il ginostemio). Il labello non è speronato come in altri generi della stessa famiglia. Il labello è nettarifero. Dimensione del labello: larghezza 1,4 – 3,2 mm; lunghezza 1,8 – 4,8 mm. Lunghezza della linguetta: 4 mm.
Ginostemio: lo stame con le rispettive antere (si tratta di una antera biloculare) è concresciuto con lo stilo e forma una specie di organo colonnare chiamato ginostemio[6]. In particolare nelle specie di questo genere le antere sono localizzate sul dorso del ginostemio e il polline è a consistenza granulare. Il colore del ginostemio è giallo alla base e rosso all'apice. L'ovario, infero e sessile, è formato da tre carpelli fusi insieme; inoltre è lievemente pubescente.
Fioritura: da giugno ad agosto.
Frutti
Il frutto è una capsula più o meno ovoidale con alcune coste. È deiscente lungo tre di queste coste. Al suo interno sono contenuti numerosi minutissimi semi (sono probabilmente i semi più piccoli della famiglia delle Orchidee). Questi semi sono privi di endosperma e gli embrioni contenuti in essi sono poco differenziati in quanto formati da poche cellule. Queste piante vivono in stretta simbiosi con micorrize endotrofiche, questo significa che i semi possono svilupparsi solamente dopo essere infettati dalle spore di funghi micorrizici (infestazione di ife fungine del genereRhizoctonia). Questo meccanismo è necessario in quanto i semi da soli hanno poche sostanze di riserva per una germinazione in proprio.[7].
Biologia
La riproduzione di questa pianta avviene in due modi:
Diffusione: in Italia è considerata rara e si trova nelle Alpi (ad esclusione delle province di Novara, Varese e Como) e negli Appennini settentrionali e centrali (negli Appennini è probabilmente avventizia[8]). Fuori dall'Italia è presente nell'Europa occidentale (sui rilievi non è segnalata nelle Alpi Dinariche) e comunque è presente fino ai Carpazi (è l'orchidea più diffusa in Scandinavia). È spontanea anche nelle zone montuose dell'America del nord. In Italia è da considerare una “pianta relitto”, ossia probabilmente derivata dai climi freddi e asciutti dei periodi postglaciali[9]
Habitat: l'habitat tipico sono le stazioni alpine ombrose e umide (pinete montane a Pino nero e Pino silvestre). È una pianta che facilmente si trova a contatto con i cuscinetti di muschio nei sottoboschi di aghifoglie. Sviluppa quindi una simbiosi micorrizica con i microrganismi di questo ambiente. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro e bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.
Diffusione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare dai 400 fino a 2000 ms.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: montano e subalpino.
Fitosociologia
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale[10]:
I fiori delle varietà americane hanno colori più vicini al verde (verdognolo) oppure al bianco crema e il colore delle foglie è più scuro (verde-blu-oliva). In quest'area si sono individuate due varietà[11] (queste due varietà non sono presenti in Europa e vengono considerate sinonimi della specie nominale):
Goodyera repens var. repens: individui a foglie verdi e semplici (lamina poco reticolata).
Goodyera repens var. ophioides Fernald: le venature della foglie sono circondate da ampie fasce biancastre (lamina molto reticolata).
Sinonimi
La specieGoodyera repens ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Farmacia
In alcune zone questa pianta trova qualche impiego nella medicina popolare: una infusione delle foglie contro il mal di denti o per migliorare l'appetito; le radici a volte vengono usate nel trattamento di problemi vescicali[12].
Goodyera repens G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee - Database
(EN) Goodyera repens, su U.S. National Plant Germplasm System. URL consultato il 24 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 22 aprile 2016). GRIN Database
Goodyera repens Catalogazione floristica - Università di Udine
(EN) Goodyera repens (Creeping Goodyera), su zipcodezoo.com. URL consultato il 24 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2013). ZipcodeZoo Database
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