Iniziò la carriera nel 1919 giocando per i Diavoli Rossi[2] della Puteolana, la squadra campana più forte agli inizi degli anni venti[2], per tre campionati nella massima divisione nazionale. Nel 1922, dopo aver giocato una sola gara con la maglia della Ilva Bagnolese passò al Savoia[3], disputando altri tre tornei nella medesima categoria. Con i bianchi di Torre Annunziata si laureò campione dell'Italia Centromeridionale[4] e vicecampione d'Italia[5], totalizzando 43 gettoni di presenza ed una rete, siglata il 7 dicembre 1924, su calcio di rigore, contro l'Internaples[6]. Nel 1925 fu ceduto alla Bagnolese dove disputò il suo ultimo campionato in massima serie. Nel 1927 passò alla Salernitana e poi tornò alla Bagnolese fino al 1933[7].
Chrystian Calvelli, Giuseppe Lucibelli; Raffaele Schettino, Savoia storia e leggenda dall'Oncino al Giraud, Gragnano, Stampa Democratica '95, dicembre 2000. ISBN non esistente
Elio Tramontano, Da Sallustro a Maradona 90 anni di storia del Napoli, Napoli, Edizioni Meridionali, 1984. ISBN non esistente
Gennaro Gaudino, Storia e personaggi della tradizione calcistica puteolana, Monte di Procida, Tipolitografia Grafica Montese, ottobre 2011. ISBN non esistente
Gennaro Gaudino, Francesco Lubrano, Puteolana Storia-Iconografia-Emerografia-Statistiche dalle origini ad oggi, Monte di Procida, Tipolitografia Grafica Montese, dicembre 2007. ISBN non esistente