L'area del comune di Bacoli è di origine vulcanica. Appartiene al sistema dei Campi Flegrei e si è formata nell'ultima fase eruttiva chiamata "Terzo Periodo Flegreo". In particolare la zona dove sorge la cittadina è caratterizzata da un allineamento di sette vulcani, disposti su di un unico asse, formato dai crateri e resti di crateri di:
Tre vulcani più antichi che si datano fra i 35 000 e i 10 500 anni fa: 1) Capo Miseno; 2) Porto di Miseno (i cui bordi residui sono riconoscibili nel lungo isolotto di Punta Pennata e di fronte a essa nelle due punte di Punta Terone e Punta della Sarparella); 3) tutto il rilievo che caratterizza il centro antico di Bacoli, da Punta del Poggio e Piscina Mirabile fino a Cento Camerelle.
Verso nord, fuori dal paese, un po' distanziati dai precedenti ma sempre sullo stesso allineamento, abbiamo gli altri quattro vulcani, più recenti, che si datano fra i 10 500 e gli 8 000 anni fa: 4) e 5) i due crateri chiamati Fondi di Baia (sull'orlo di uno dei quali è posto il Castello Aragonese di Baia e risale la strada provinciale che da Pozzuoli porta a Bacoli); 6) il Golfo di Baia che ha quasi del tutto smantellato il 7), un altro vulcano i cui bordi e rilievi residui si riconoscono in Punta Epitaffio e nel costone roccioso di tufo giallo che guarda verso Lucrino.
Storia
Bacoli fu fondata dagli antichi romani che la chiamarono col nome di Bauli. In epoca romana era un luogo di villeggiatura rinomato quasi quanto la vicina Baia. Simmaco disse di Bauli:
«Lasciai quel luogo perché c'era pericolo che se mi fossi affezionato troppo al soggiorno di Bauli, tutti gli altri luoghi che mi restano da vedere non mi sarebbero piaciuti»
(Simmaco)
Dell'antica Bauli si conservano a tutt'oggi i resti delle Cento Camerelle, della Piscina Mirabile, del cosiddetto Sepolcro di Agrippina. Nell'età augustea Bacoli diventò addirittura il principale avamposto militare e capitale elettiva della politica, della cultura e della mondanità insieme alla vicina Baiae.
In seguito alla caduta dell'Impero romano la città di Bacoli decadde anche a causa di alcuni fenomeni geologici come il bradisismo e le erosioni. Nel XVII secolo la città rinacque e divenne una delle mete preferite dagli europei.
L'attuale comune, riconosciuto con R.D. 19 gennaio 1919 n. 111, comprende oltre l'odierna Bacoli, anche i resti dell'antica Bauli, le antiche città romane di Baia (i cui resti si estendono fino a Fusaro), e ancora Miseno con l'annessa Miliscola (da militum schola), sede della flotta pretoria degli imperatori romani, e infine ancora una piccola porzione dell'antica città greca di Cuma.
«Semipartito troncato: il primo, di azzurro, alla lettera maiuscola B, d'oro; il secondo, di rosso, alle cinque stelle di otto raggi, poste due, una, due, d'oro; il terzo, di cielo, all'imbarcazione all'antica d'oro, con la vela quadra, di rosso, e l'albero di nero, essa imbarcazione vogante sul mare di azzurro, mareggiato di argento, accompagnata nel canton destro del capo dalla colomba volante, dello stesso. Ornamenti esteriori da Città.»
(D.P.R. 28.03.2007 concessione di stemma e gonfalone)
Lo stemma è uno scudo tripartito, esso reca nella sezione inferiore un'imbarcazione in navigazione preceduta da una colomba in volo, rappresentazione simbolica dell'origine di Cuma. Le due sezioni superiori riportano, in senso orario, la “B” iniziale del nome del Comune e cinque stelle, che rappresentano il capoluogo Bacoli e le quattro frazioni.
Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di azzurro.
Al 1º gennaio 2022 i cittadini stranieri residenti a Bacoli erano 411, corrispondenti al 1,6% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[11]
Museo del radar. Comprende uno spazio espositivo, una biblioteca tematica ed una sala simulazione.[12]
Festival dell'Archeologia. Dal 2023 ospita presso il Parco Borbonico del Fusaro il FAB - Festival del Archeologia di Bacoli diretto da Nicola Barile. [13]
Economia
La città, come altre località del golfo di Pozzuoli, è nota per la produzione di mitili.[14] Centro attivo nella produzione di vino e ortaggi, è sede di vari cantieri navali.
Fino al 2009 in Piazza de Gasperi era presente la stazione di Baia, dotata di un solo binario passante. Questa fu soppressa nel 2009 per l'adeguamento della stessa. Attualmente è in costruzione una nuova stazione di Baia, sita nella galleria tra Lucrino e Fusaro i cui lavori sono stati fermi per un decennio. Nel 2023 sono ripartiti i lavori della stazione di Baia, di cui ľapertura è prevista per il 2025. [15]L'accesso alla nuova stazione è previsto sia da Piazza De Gasperi, sede della precedente stazione, sia da Via Montegrillo sfruttando il sedime del tracciato dismesso per trasformarlo in strada di accesso con tapis-roulant e scale mobili.
La principale squadra di Bacoli è la "A.S.D. Bacoli Sibilla 1925" meglio nota come "Sibilla", fondata appunto nel 1925 che attualmente milita nel campionato di promozione e gioca le proprie gare interne al campo "Tony Chiovato" di Bacoli, conosciuto anche con il nome di "Campo del Castello", in quanto sovrastato dall'imponente Castello Aragonese risalente al XV secolo.
Fra le squadre da annoverare vanno ricordate, fra le altre, il "Folgore Cappella", "S.S.C. Cuma" (dove per un periodo militò anche l'attuale bomber di serie B Riccardo Maniero), "A.C. Bacoli" e la "Virtus Baia" che nel 1947 fondò il campo sportivo "Chiovato" con l'operosità degli abitanti della piccola frazione che volevano una rappresentanza calcistica propria e furono appoggiati dalla Parrocchia locale di Santa Maria del Riposo. Dal vivaio della Virtus Baia, fra vari ragazzi che arrivarono a giocare nelle serie professioniste, spicca Antonio Carannante (Tonino) che vinse lo scudetto e la Coppa Uefa con il Napoli di Maradona.
La Virtus Baia milita nel campionato di prima Categoria e nel 2017 compie 70 anni di vita che, come ricorda il libro omonimo degli anni 90 scritto da Elio Picone, sono trascorsi "al servizio dei giovani e dello sport".
Pallavolo
La principale squadra di pallavolo della città è la Polisportiva Bacoli città Flegrea, più comunemente chiamata Pallavolo Bacoli, fondata nel 2011. Dal 2011 al 2014 gli allenamenti e le gare di campionato venivano disputate presso la palestra del Liceo "Seneca" di Bacoli, nel 2016 la società si sposta a Pozzuoli per motivi di ristrutturazuone delle palestre di Bacoli. Ad ottobre 2017 la società firma la convenzione per usufruire della palestra comunale dell'IC Plinio il Vecchio a via Fusaro.
In questi 6 anni, la pallavolo Bacoli conquista due promozioni dalla 2ª divisione alla 1ª divisione, disputa nella stagione 2012/13 il campionato di serie D maschile, salvandosi all'ultima giornata di campionato, vince nel 2016 il campionato provinciale CSI, e conquista il 2º posto nel campionato regionale CSEN.