È sposato con Laura de Donato, giornalista del TG3, con cui ha quattro figli.
Nel 1985 si è laureato alla facoltà di architettura del Politecnico di Torino e nel 1989 ha ottenuto il dottorato di ricerca in Tecnologia dell'Architettura al Politecnico di Milano. Fra il 1985 e il 1990 ha svolto la libera professione di urbanista.
Attività politica con i Verdi a Torino
Nel 1979 è tra i promotori del Comitato di Controllo per le Scelte Energetiche e del movimento antinucleare.
Nel 1984 è fra i fondatori della Federazione dei Verdi italiani e nel 1990 viene eletto nelle liste dei Verdi al consiglio comunale di Torino.
Fra il 1993 e il 1999 è stato assessore allo Sviluppo Sostenibile della Città di Torino con delega ai Lavori Pubblici, Ambiente e Riqualificazione Urbana.
Deputato per L'Ulivo/Margherita (2001-06)
Dopo aver aderito ai Democratici[1], nel 2001 è stato eletto per la prima volta alla Camera dei deputati nelle liste dell'Ulivo.
È stato capogruppo della Margherita nella Commissione Attività Produttive della Camera dei deputati promuovendo diverse iniziative legislative in materia di energie rinnovabili.
È stato membro della direzione nazionale di Democrazia e Libertà-La Margherita e responsabile prima del dipartimento Energia, poi del dipartimento Relazioni internazionali del partito.
Senatore per L'Ulivo (2006-08) e sottosegretario agli esteri
Gianni Vernetti è stato responsabile esteri del Partito Democratico Europeo e coordinatore dell'Alleanza dei Democratici.
Dal 2008 è co-presidente del gruppo italiano dell'Internazionale Liberale.
Nel 2008 ha fondato l'Integruppo Parlamentare Italia-Tibet di cui è presidente ed è stato anche vicepresidente dell'Associazione Parlamentare Italia-Israele.
Lo stesso anno si è dichiarato a favore di impedire al presidente iraniano Ahmadinejad di recarsi al vertice FAO a Roma, in quanto considerato persona non grata.[8]
Nel novembre del 2009 è fra i promotori del movimento politico di Alleanza per l'Italia,[9] che abbandona il 2 giugno 2012 insieme a Linda Lanzillotta denunciando il fallimento del progetto del Nuovo Polo per l'Italia, partito unitario delle forze moderate e centriste che comprendesse UdC, Fli, Api e Mpa.[10].
Vernetti decide di non ricandidarsi alle elezioni politiche del febbraio 2013 e nel maggio dello stesso anno si iscrive nuovamente al Partito Democratico.[14]
Si è dichiarato a favore di un intervento internazionale nella guerra civile siriana, anche in assenza di mandato ONU.[15] Si dedica al settore delle energie rinnovabili e a fine 2015 fonda Gea Solar, azienda per lo sviluppo e la realizzazione di impianti ad energia solare in vari paesi di Asia, Africa e America Latina, di cui è presidente e amministratore delegato.[16]
Dal 2017 ha promosso il blog @GianniVernetti,[17] con informazioni sull'attualità geopolitica e la politica internazionale.
Da gennaio 2018 è editorialista de La Stampa dove scrive per tre anni diversi editoriali e articoli di approfondimento su politica estera, geopolitica e diritti umani. Sugli stessi temi collabora anche con il quotidiano online Huffington Post[18].
A partire dal maggio del 2020 diventa editorialista de La Repubblica[19] dove scrive numerosi editoriali, reportage e interviste raccontando le principali crisi globali, il crescente confronto fra democrazie e regimi autoritari, le nuove minacce alla sicurezza internazionale, le sfide all'occidente dei regimi di Russia e Cina.
Dal gennaio del 2021 è Presidente di AccessiWay[20], società leader in Italia e in Europa nel campo dell'accessibilità digitale.
Nel marzo del 2022 ha pubblicato per Rizzoli il volume Dissidenti[21] nel quale analizza il crescente confronto fra democrazie e autocrazie accompagnando il lettore in un viaggio fra le montagne del Kurdistan, dove i combattenti curdi hanno sconfitto le milizie jihadiste dell’Isis; sulle pendici dell’Himalaya, dove un pugno di monaci coraggiosi ha salvato la millenaria cultura tibetana; nella piccola e combattiva Lituania, che ha conosciuto tutti i totalitarismi del XX secolo e oggi accoglie i dissidenti di Russia e Bielorussia; nell’isola di Taiwan, che resiste all’autoritarismo cinese.
È molto attivo nella difesa dei paesi minacciati dalle autocrazie di Russia, Cina e Iran, promuovendo diverse iniziative pubbliche in sostegno alla guerra di liberazione dell’Ucraina, alla difesa della democrazia di Taiwan ed al sostegno ad Israele minacciato dall’Iran e dai suoi proxies di Hamas, Hezbollah e Houthi.
È fra i promotori dell’Associazione 7 ottobre[25], nata in Italia per combattere le nuove forme di antisemitismo.
Dal settembre 2024 è editorialista del quotidiano online Linkiesta[26], sul quale scrive di politica estera, sicurezza internazionale e del crescente confronto globale fra autocrazie e democrazie.
Libri
Dissidenti. Da Aleksei Navalny a Nadia Murad, da Azar Nafisi al Dalai Lama: incontri con donne e uomini che lottano contro i regimi, Milano, Rizzoli, 2022 [15-03-2022], ISBN978-88-1-716162-6.
^(EN) Italian Group Liberal International, su liberal-international.org. URL consultato il 19 novembre 2024 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2023).