Nel 2012 si mette in evidenza alla Milano-Sanremo, quando attacca sulla salita del Poggio ed è l'ultimo a cedere al terzetto che poi si contenderà la corsa (vincerà Simon Gerrans). Partecipa poi nuovamente al Giro d'Italia, dimostrandosi un valido punto d'appoggio per Domenico Pozzovivo nelle tappe di montagna; riuscirà anche a terminare egli stesso la "Corsa rosa" al tredicesimo posto[1].
Dal 2013 è sotto contratto con la formazione World Tour belga Omega Pharma-Quickstep. Durante la 16ª tappa della Vuelta a España 2014 si prende a pugni con Ivan Rovny, suo compagno di fuga, e viene pertanto espulso immediatamente dalla corsa ed escluso dalla convocanzione per il Mondiale nel rispetto del codice etico della nazionale.[2]
Nel gennaio 2016 coglie la seconda vittoria da professionista, al Trofeo Pollença-Andratx. Il 14 maggio seguente vince l'ottava tappa del Giro d'Italia, da Foligno ad Arezzo, al termine di una lunga fuga, aggiudicandosi anche la maglia rosa di leader della classifica generale. Il giorno seguente conserva il primato per un solo secondo sul compagno di squadra Bob Jungels, nonostante l'impegnativa tappa a cronometro di 40,5 km. Perde la maglia rosa il 17 maggio nella tappa Campi Bisenzio-Sestola proprio a favore di Jungels, capitano designato, aiutandolo sulle salite. Nel mese di agosto partecipa alla Vuelta a España con ambizioni di classifica, ma nella seconda settimana incappa in due giornate negative perdendo le posizioni di rilievo. Riesce però a vincere la 15ª tappa battendo il capoclassifica Nairo Quintana, suo compagno di fuga già dai primi chilometri di gara.[3][4][5] Viene convocato da Davide Cassani per i campionati europei su strada di Plumelec ma è costretto a rinunciarvi a causa di un persistente dolore al soprassella.[6]