Il 7 dicembre 1982 è stato ordinato presbitero, nella chiesa di san Domenico a Cerignola, dal vescovo Mario Di Lieto.
Dal 1988 è stato direttore della Caritas diocesana e responsabile degli obiettori di coscienza presso la Caritas regionale dal 1989 al 1994. Nella sua lunga esperienza di impegno civile, ha cooperato con l'arcidiocesi di Tirana-Durazzo in Albania, dove ha fondato opere sociali, costruendo anche una chiesa dedicata a Sant'Antonio di Padova, facendosi portavoce delle sofferenze di quel popolo ed ottenendo in seguito anche la cittadinanza onoraria. Dal 1996 è stato rettore del seminario diocesano e vicario episcopale per i ministeri e la formazione permanente del clero. Ha lasciato questi incarichi nel 2001 divenendo parroco della parrocchia Beata Vergine Maria Addolorata a Orta Nova, esorcista della diocesi e vicario foraneo.[1]
Lo scudo è diviso verticalmente in due campiture, la prima in rosso e la seconda in argento.
Il rosso è il colore dell'amore e del sangue: l'amore intenso e assoluto del Padre che invia il Figlio a immolarsi per la nostra salvezza. L'argento è il simbolo della trasparenza, quindi della Verità e della Giustizia, doti su cui poggia l'impegno pastorale del Vescovo.
Anche la stella, il simbolo che più frequentemente troviamo nell'iconografia mariana, è in argento e il richiamo alla trasparenza, in questo caso, identifica la purezza verginale della Nostra Madre Celeste.
Il presule è stato ordinato Presbitero e Vescovo nei primi vespri della solennità dell'Immacolata Concezione.
Il pane spezzato rimanda all'eucaristia, sacramento memoriale istituito da Gesù; rimanda al pane della condivisione fraterna con i poveri (l'impegno della Caritas ha caratterizzato per anni il ministero del Vescovo) e a Sant'Antonio di Padova, titolare della parrocchia omonima a Cerignola guidata da Mons. Cirulli per 12 anni (1984 - 1996) e patrono della città di Orta Nova, dove è stato parroco (2001 - 2017).
Il libro simboleggia la Parola di Dio, strumento di salvezza giunto a noi tramite la Sacra Scrittura; su di esso campeggia una croce gemmata, simbolo glorioso della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.
Vengono così richiamati la centralità del kerigma nella predicazione, l'attività di docente di Sacra Scrittura e il giorno dell'elezione a Vescovo nella festa dell'Esaltazione della Croce il 14 settembre.
Il motto scelto è Superimpendar pro animabus vestris (Mi consumerò per le vostre anime).