Francesco Bruni (Bisceglie, 12 luglio 1802 – Lecce, 17 gennaio 1863) è stato un vescovo cattolico italiano, vescovo della diocesi di Ugento dal 19 maggio 1835 al 17 gennaio 1863.
Biografia
Fu vescovo di Ugento durante l'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia. Per contrasti con i Savoia[1], che avevano confiscato i beni della Chiesa, e per i metodi adottati, nel 1862 venne arrestato e rimosso dalla cattedra di Ugento e trasferito senza incarico a Lecce, dove morì l'anno successivo. La sede vescovile di Ugento rimase vacante per undici anni, sino all'elezione di mons. Salvatore Luigi Zola il 21 marzo 1873.
Quando era ancora vescovo a Ugento, subito dopo l'annessione, la nuova amministrazione comunale di stampo liberal-borghese, con cui era entrato in contrasto, decise di cambiare la denominazione della piazza antistante il palazzo vescovile da Piazza Episcopio a Piazza Vittorio Emanuele II, nel 2010 nuovamente ridenominata Piazza San Vincenzo.
Genealogia episcopale
La genealogia episcopale è:
Note
- ^ Lettera di Mons. Francesco Bruni al ministro della Giustizia del Regno d'Italia, Giovanni Battista Cassinis, alla quale non ebbe risposta scritta, pubblicata in Lorenzo Friguele, La Sinistra e i Cattolici (Pasquale Stanislao Mancini giurisdizionalista anticlericale), ed. Vita e Pensiero, Milano, 1985, pp. 37-41; in Antonio Socci, La dittatura anticattolica (Il caso Don Bosco e l'altra faccia del Risorgimento), Sugarco Edizioni, Azzate, 2005, pp. 175-179.
Collegamenti esterni