Già calciatore, giocava mediano sinistro nell’U.S. Milanese che aveva contribuito a fondare e terzino sinistro ne era Carlo Magno Magni, scrittore calcistico dell’allora bisettimanale rosea. Quando Magni si dovette assentare per qualche tempo, impegnato a Budapest, propose a Colombo di rimpiazzarlo come giornalista. Così divenne redattore della Gazzetta dello Sport e direttore della stessa dal 1922 al 1936 quasi senza soluzione di continuità. Sempre nel 1936 acquisì la direzione del Guerin Sportivo e divenne presidente del Milan[1], carica che mantenne fino al giugno del 1939.
Era arbitro effettivo già nel 1913[2], ed arbitrò sicuramente fino alla fine della stagione 1919-1920[3][4] quale arbitro a disposizione del Comitato Regionale Lombardo per le gare di Prima Categoria e Promozione. Nel 1919, data l'esperienza acquisita, l'AIA lo abilitò a dirigere le semifinali nazionali di tipo interregionale.