Le elezioni regionali in Trentino-Alto Adige del 2008 si sono svolte il 26 ottobre 2008 nella provincia autonoma di Bolzano e il 9 novembre nella provincia autonoma di Trento[1].
Nella provincia autonoma di Trento, si è registrata la vittoria del presidente uscente Lorenzo Dellai, sostenuto dal centro-sinistra, che ha sconfitto Sergio Divina, sostenuto dal centro-destra. Nella provincia autonoma di Bolzano, le elezioni hanno visto prevalere la Südtiroler Volkspartei e Luis Durnwalder è stato confermato presidente della provincia.
Inizialmente anche in Trentino era stata individuata la data del 26 ottobre[2], ma è stata rinviata a causa di ricorsi sull'ammissione delle liste. Il 25 settembre erano state ammesse ventitré liste[3], poi ridotte a ventuno a causa dell'esclusione di Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC) e Autonomisti Popolari per vizi di forma[4]. Le due formazioni politiche avevano poi fatto ricorso al TAR di Trento, ottenendo di essere riammesse alle consultazioni[5]. Il 17 ottobre il Consiglio di Stato ha però accolto l'istanza cautelare della Lega Nord, ottenendo l'esclusione definitiva dell'UDC dalle elezioni[6] e lo slittamento della data a causa dei tempi troppo ravvicinati.
Come da legge elettorale regionale del 2003, gli elettori hanno votato il rinnovo del proprio consiglio provinciale (di Bolzano o di Trento), che insieme hanno formato quello regionale.
Insieme alla tornata elettorale abruzzese, queste elezioni hanno rappresentato il primo banco di prova del nuovo scenario politico scaturito dalle elezioni politiche anticipate di aprile. In Trentino-Alto Adige si sono presentati infatti per la prima volta in corsa per il consiglio regionale i partiti nazionali Partito Democratico, Il Popolo della Libertà e La Destra, e i regionali Unione per il Trentino e Valli Unite.[7]
In Trentino le elezioni si sono svolte sulla base della normativa contenuta nella legge nº 2 del 5 marzo 2003, già applicata nella precedente tornata elettorale, che prevede l'elezione diretta del Presidente della Provincia e la possibilità di preferenza per un singolo partito ad esso collegato e per tre candidati consiglieri.
Lorenzo Dellai, presidente della provincia di Trento dal 1999, è stato nuovamente il candidato del centro-sinistra per la presidenza. È stato sostenuto dall'Unione per il Trentino, partito regionale fondato dallo stesso Dellai nella primavera del 2008, dal Partito Democratico (PD), guidato dal sindaco di Trento Alberto Pacher, dal PATT e altri partiti da sempre a sostegno del centro-sinistra. Invece l'Italia dei Valori, che in Trentino aveva sempre presentato un proprio candidato fuori dagli schieramenti, ha appoggiato per la prima volta Dellai. Anche l'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC) aveva scelto di sostenere il centro-sinistra[8], ma è stata esclusa dalle elezioni per vizi di forma; mentre il Partito Socialista non è riuscito a formare una lista.[9][10]
Sergio Divina è stato invece il candidato del centro-destra. Oltre al suo partito, la Lega Nord, è stato sostenuto da Il Popolo della Libertà (PdL), al quale hanno aderito anche alcuni politici dell'UDC in rotta con il partito, dal Partito Pensionati, guidato da Claudio Taverna, e da altri partiti di destra. Partiti di nuova fondazione che hanno appoggiato Divina sono stati Valli Unite, Autonomisti Popolari e Fassa, lista per le minoranze ladine; era inoltre presente la lista Civica per Divina presidente formata da candidati non collegati con partiti politici.[11]
Un altro candidato è stato Agostino Catalano, sostenuto da Partito della Rifondazione Comunista e Sinistra Democratica, uniti nella lista La Sinistra del Trentino[12]; mentre Gianfranco Valduga è stato il candidato proposto dal Partito dei Comunisti Italiani. Nerio Giovanazzi poi, politico proveniente dalle file di Forza Italia e che aveva scelto di non aderire al PdL, si è presentato alle elezioni sostenuto dalle liste Amministrare il Trentino e Giovani per il Trentino[13]. Infine Remo Andreolli, ex-assessore provinciale alla sanità ed ex-esponente dei Democratici di Sinistra, ha scelto di correre autonomamente dopo essersi visto rifiutare un posto nelle liste del PD ed è stato appoggiato dalla lista Democratici per il Trentino[14].
Il Presidente uscente della Provincia di Trento era Lorenzo Dellai che è risultato confermato per la legislatura 2008–2013.
L'affluenza è stata del 73,07%, con 297.723 votanti su 407.455 iscritti (nel 2003 era stata del 74,22%).
In Alto Adige gli elettori sono stati chiamati a votare le liste di partito, scegliendo quattro candidati al loro interno, per comporre il Consiglio. Non era prevista l'elezione del Presidente della Provincia, la cui nomina è di competenza dell'assise rappresentativa.
L'affluenza è stata dell'80,1%, con un totale di 313.931 votanti. Le schede bianche sono state 3.447 (1,1% sul totale) e le schede nulle 5.869 (1,9%).[16]
Queste elezioni hanno visto scendere sotto la soglia del 50% dei voti per la prima volta in un'elezione provinciale la Südtiroler Volkspartei, anche se ha mantenuto la maggioranza dei seggi in Consiglio. Il partito della destra sudtirolese Die Freiheitlichen ha triplicato i propri consensi rispetto a cinque anni prima.[16]
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Centro-sinistra: 21 Lista civica: 1 Centro-destra: 13
Verdi del Sudtirolo/Alto Adige: 2 Partito Democratico: 2 Südtiroler Volkspartei: 18 Lega Nord: 1 Il Popolo della Libertà: 3 Union für Südtirol: 1 Unitalia: 1 Die Freiheitlichen: 5 Süd-Tiroler Freiheit: 2
In base ai risultati delle due province autonome, il Consiglio Regionale per la XIV legislatura, quinquennio 2008-2013, risulta così determinato dal corpo elettorale:
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