Il ducato di Opole (in polacco: Księstwo Opolskie, in ceco: Opolské knížectví, in tedesco: Herzogtum Oppeln) era uno dei ducati della Slesia governati dalla dinastia Piast, la cui capitale era Opole (in tedesco Oppeln) nell'Alta Slesia.
Storia
Il duca Boleslao III Boccastorta - Bolesław III Krzywousty (che morì feudatario dell'imperatore tedesco) aveva in una certa misura ripristinato il patrimonio polacco ma dopo aver sopportato una lotta interna tremenda, decretò nel suo testamento che il "regno" sarebbe stato diviso in quattro principati ereditari per ciascuno dei suoi quattro figli, in una sorta di "federazione di famiglia". Uno divenne duca della Grande Polonia (area intorno a Gniezno), un altro di Slesia, un altro di Cracovia, un altro, in parte pagano, di Masovia. La crescente forza dei magnati locali, con numerose proprietà, preferivano principi provinciali, ma le divisioni tra questi principi provocò un lungo periodo di lotte dinastiche, intrighi e debolezza della nazione. A quel tempo la Slesia, sotto una forte influenza tedesca, era stata divisa in sedici minuscoli principati e infine annessa dalla Boemia. Seguirono guerre civili che incoraggiarono l'intervento straniero. Boleslao IV (1146–73) si sottomise (1157) come vassallo dell'imperatore tedesco, Federico Barbarossa, e i duchi Piast in Slesia infine crebbero totalmente germanizzati. Le dispute, tuttavia, continuarono.[1]
Il duca Boleslao I il Lungo e suo fratello minore Miecislao I Gambe Storte(Mieszko IV Plątonogi) divisero tra di loro il territorio nei ducati di Breslavia e Racibórz. Boleslao originariamente aveva l'intenzione lasciare il ducato di Breslavia nel suo complesso al figlio nato dal suo secondo matrimonio, Enrico I il Barbuto, che causò la protesta del figlio maggiore Iaroslao. Dopo una disputa a lungo termine nel 1172 il ducato di Opole fu formato con Iaroslao che divenne il primo duca. A sua volta fu costretto a una carriera ecclesiastica e divenne vescovo di Breslavia nel 1198.
Quando il duca Iaroslao morì nel 1201, le terre di Opole ritornarono la padre Boleslao ancora vivente e furono per breve tempo incorporate al ducato di Breslavia. Boleslao stesso, tuttavia, morì poco dopo e nel 1202 Opole fu occupata dal fratello, il duca Miecislao I Gambe Storte di Racibórz, che lo unì con il suo ducato creando il ducato di Opole e Racibórz.
Dopo la morte del nipote del duca Miecislao, il duca Ladislao di Opole nel 1281, i suoi figli divisero ancora il ducato di Opole e Racibórz e il ducato di Opole fu ricreato per Casimiro e suo fratello Bolko I, contemporaneamente alla costituzione dei ducati di Cziesyn e Bytom sull'ex territorio di Racibórz. Nel 1327 il re Giovanni il Cieco di Boemia riaffermò la sua influenza sul ducato di Opole nel tentativo di stabilizzare la situazione.
Il ducato subì altri cambiamenti territoriali, diventando sempre più piccolo fino alla metà del XV secolo, quando avrebbe ripreso a espandersi, con la conseguente ricreazione del ducato di Opole e Racibórz sotto il duca Giovanni II il Buono nel 1521. Giovanni tuttavia morì senza prole nel 1532 e la linea Opole dei Piast si estinse, dopodiché Opole e Racibórz come feudi tornarono alla sovranità della corona boema. Sarebbe quindi passata al margravio di Giorgio di Brandeburgo-Ansbach del casato di Hohenzollern, che aveva firmato il suo trattato di eredità con il duca Giovanni nel 1522 con il consenso del re di Boemia Ferdinando I d'Asburgo. Tra il 1645 e il 1666 Opole fu feudo della casata polacca di Vasa, per tornare ai re di Boemia degli Asburgo. Nel 1742 fu annessa e incorporata nel regno di Prussia.