Le 12 squadre iscritte sono divise in tre gironi, su base geografica. Le squadre si incontrano in partite di andata e ritorno.
Al posto di OSA Milano e GUF Genova (che rinunciano ad iscriversi), vengono ammesse GUF Pavia e GUF Pisa. Il GUF Trieste prende il posto della Ginnastica Trieste.
Le vincenti dei gironi si qualificano alla fase finale insieme ad una quarta squadra, che è definita da un piccolo torneo ad eliminazione diretta, tra le seconde classificate e la Reyer Venezia, ammessa successivamente a torneo iniziato. Il torneo fu disputato a Firenze il 5 gennaio 1936.
Il girone finale di quattro squadre è organizzato con partite di andata e ritorno, la prima classificata si fregia del titolo di Campione d'Italia.
Per la prima volta, è la Olimpia Milano, collegata al Dopolavoro dell'azienda Borletti, a potersi fregiare del titolo di campione d'Italia: s'interrompe così l'egemonia del duo Roma-Trieste che aveva monopolizzato il campionato per sette stagioni. Al secondo posto si classifica la Virtus Bologna, al terzo la Ginnastica Roma.
Il 5 gennaio, nel campo del Gruppo Universitario FascistaGiglio Rosso di Firenze, si svolge un torneo di qualificazione alle finali, dopo una fase eliminatoria.