De mulieribus claris o De claris mulieribus (italiano: Le donne famose) è un'opera in lingua latina composta da Giovanni Boccaccio tra l'estate del 1361 e quella del 1362, e che raccoglie le biografie di 106 donne famose.
L'opera descrive, a scopo morale, le vite di 106[1] donne dell'Antichità e del Medioevo: attraverso le loro azioni, sia buone che cattive, l'autore intendeva presentare esempi e spronare alla virtù. Le biografie partono da Eva, la prima donna, fino alla regina Giovanna di Napoli, la donna più famosa e potente dell'epoca di Boccaccio. Nell'elenco vi sono molte eroine leggendarie, come Elena di Troia o le Amazzoni, che al tempo di Boccaccio si pensava fossero reali personaggi storici.
Boccaccio dichiara di aver composto la prima opera che trattasse esclusivamente di donne. L'ispirazione gli era venuta dal De viris illustribus di Francesco Petrarca, che trattava biografie di uomini; Boccaccio compose allora un'opera intitolata De casibus virorum illustrium, contenente le biografie di 56 uomini e donne, e il De mulieribus claris, dedicato a soli personaggi femminili.
L'opera fu composta a Certaldo tra l'estate 1361 e l'estate o la fine del 1362. Boccaccio aveva intenzione di dedicare l'opera alla regina Giovanna I di Napoli, ma nel dicembre del 1362 conobbe Niccolò Acciaiuoli, e decise di dedicare il suo componimento alla sorella di lui, Andrea Acciaiuoli, moglie prima di Carlo d'Artus, conte di Monteodorisio, e poi di Bartolomeo di Capua, conte d'Altavilla, affermando poi che l'opera era troppo modesta per essere dedicata ad un grande personaggio come Giovanna.