Barone della Motta Sant'Anastasia, di Melilli, di Grottarossa, delle Foreste di Troina, della Meldola, delle onze 164 annuali sopra i caricatori del Regno e del Grano Uno del tarì di frumento
Signore di Nicolosi, di Belpasso, di Stella d'Aragona, di Fenicia Moncada, di Gulfo, di Campisotto, di Malpertuso o Nuova Fenice, di Graziano, di Gallidoro, di Deliella e del Cugno
Nacque a Palermo il 4 giugno 1820 da Pietro, X principe di Paternò, e da Giuseppa Bajada Nobile dei marchesi di Napoli. Sposato dal 1859 con la nobildonna Stefania Starrabba Statella (1835-1903), figlia di Francesco Paolo principe di Giardinelli, e di Livia Statella dei principi del Cassaro, e dama di palazzo della Regina madre, ebbe da costei quattro figli.[1]
Nel 1850, ebbe il suo primo incarico di natura politica come senatore aggiunto di Palermo.[2] Alla morte del padre, avvenuta nel 1861, ereditò tutti i titoli di famiglia.[3]
Morì a Napoli il 19 marzo 1895 all'età di 75 anni, a causa di un'apoplessia fulminante.[4]
Matrimoni e discendenza
Corrado Moncada Bajada, XI principe di Paternò, dalla consorte Stefania Starrabba Statella, ebbe i seguenti figli:
Maria Giuseppina (1860-1945), che fu moglie in prime nozze di Nicola Gaetani dell'Aquila d'Aragona, principe di Piedimonte, ed in seconde nozze di Pietro Giovanni Battista Gallone, principe di Tricase e Moliterno;