I lavori preparatori per la costruzione della nuova parrocchiale ebbero inizio nel 1586, mentre la prima pietra venne posta nel 1594; la chiesa, che secondo i piani originari di Cosimo I de' Medici avrebbe dovuto essere una cattedrale e sede vescovile, fu disegnata da Raffaello di Zanobi ispirandosi ai disegni di Bartolomeo Lanci e consacrata nel 1609[1][3].
Nel 1823 il primitivo campaniletto a vela fu demolito e venne edificata la nuova torre campanaria, terminata nel 1825[1][4]. La struttura fu poi interessata da alcuni interventi nel 1927[1].
Descrizione
Facciata
La facciata della chiesa, che è in stile rinascimentale, è suddivisa da una cornice marcapiano, abbellita da metope e triglifi, in due registri, entrambi tripartiti da lesenedoriche; quello inferiore presenta al centro il portale d'ingresso sovrastato da una lunetta e incorniciato degli stipiti dentellati, e ai lati due nicchie, mentre quello superiore è caratterizzato da una finestra ovale e coronato dal timpano triangolare, affiancato da due volute[1].
Interno
L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata, coperta dal tetto sorretto dalle capriate; le pareti dell'aula, abbellite da lesene ioniche a sostegno del cornicione aggettante, presentano una serie di arcate a tutto sesto attraverso le quali si affacciano i modesti sfondati ospitanti i confessionali e gli altari laterali[1].
Opere di pregio qui conservate sono l'organo, costruito nel 1734 dal camerinese Feliciano Fedeli[5][4], il Crocifisso di scuola fiorentina, risalente al XVI secolo[5], la pala raffigurante la Madonna del Carmine assieme alle Sante Martiri Reparata e Caterina, eseguita da Pier Paolo Menzocchi nel 1575[5], la tela ritraente la Madonna del Rosario con i Santi Domenico e Caterina da Siena, dipinta da Francesco Longhi nel 1610[5], la rappresentazione seicentesca della Crocifissione, di un'anonima bottega romagnola, e il cinquecentesco candelabro pasquale[5].