Sulla fascia che suddivide la facciata si legge l'epigrafe:
SUMPTIBUS SUIS D. IOESANT. CIANCARELLI SACELLUM HOC AEDIFICANDUM CURAVIT. MESE IV NLAS A.D. MDCXXXI
da cui si evince che nel 1631 è stato fatto un restauro dalla famiglia Ciancarelli, mentre sull'architrave della porta vi è incisa la seguente data A. D. MDCXXXI che indica l'anno di committenza. All'interno invece vi è la data del 1544, data indicante verosimilmente l'assimilazione di un edificio da parte della sacrestia.[1] Tuttavia la chiesa, verosimilmente, risale al XVI secolo prendendo come riferimento le date incise sull'altare e sulla finestra della sacrestia.[2] I due affreschi all'interno inerenti alla vita e alla morte di San Giovanni Battista sono stati eseguiti nel 1698, susseguentemente sono stati coperti per via che l'edificio è stato usato, dopo il terremoto del 1706 e l'epidemia del 1764 come lazzaretto e luogo di ricovero, ma sono stati riportati alla luce solamente nel 1947, nello stesso anno sono stati rifatti il pavimento, gli intonaci ed il tetto. Successivamente, nel 1916 la chiesa è stata utilizzata come scuole elementari, a sede elettorale, a teatro.[1]
La chiesa è attualmente consacrata e fino alla metà del XX secolo ospitava i pellegrini devoti a San Domenico di Sora. In seguito fu adibita anche a scuola elementare, sala per concerti, adunanze pubbliche e, nel 1916 vi trovò spazio anche un teatro. Attualmente vi si celebra messa solamente una volta all'anno: nel giorno in cui ricore San Giovanni Battista. Oggi è un luogo di culto con vocazione museale gestito in collaborazione fra la Diocesi di Sulmona ed il Museo della lana.[1]
Struttura
La facciata è suddivisa in due parti da una cornice marcapiano in cui vi è la suddetta scritta[2] in cui vi è lo stemma della famiglia Ciancarella con suscritto il motto "Pungo non ungo".[1] Il portale e la finestra inserita nel campo superiore constano di timpano triangolare spezzato. Nel pilone sinistro vi è una lapide di riciclo risalente all'età imperiale proveniente dall'antico pagus di Collangelo. L'interno è ad aula unica coperta da una volta a bottelunettata. L'atrio è coperto da tre piccole volte a crociera. Ai due lati dell'altare vi sono due affreschi a forma di medaglioni ovali che raffigurano Santa Elisabetta che dà alla luce San Giovanni Battista e la Decapitazione di quest'ultimo. Questi due affreschi sono emersi durante i lavori di ripulitura del 1947. Furono restaurati da un pittore locale (Nicola Berardi), da cui fu ridipinta ex novo la testa del santo nella Decapitazione, di cui l'originale era privo. .[2]. Il campanile è a vela, mentre la copertura è a capanna.
Ai su citati affreschi sulla parete di fondo vi è la statua in pietra di San Giovanni Battista. Fu posta sull'altare nel 1698.[3]
Inoltre, vi è una mostra permanente di statue sacre allestita da Michele Rak, il quale ha raccolto delle statue della cultura pastorale risalenti al periodo tra il Seicento e Novecento[1]. L'elenco delle statue è il seguente:
Cristo risorto in cartapesta, del medio Novecento[19].[20]
Note
^abcde Autori Vari, La chiesa di San Giovanni Battista, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 56.
^abcRaffaele Giannantonio, paragrafo sulla chiesa di San Giovanni Battista nel capitolo Le chiese in "Scanno Guida storico-artistica alla città e dintorni", pagg. 32-34, Carsa Edizioni (2001), Pescara, ISBN 88-501-0008-6
^ Autori Vari, S. Giovanni Battista, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 20.
^ Autori Vari, S. Biagio, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 22.
^ Autori Vari, S. Rocco, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 24.
^ Autori Vari, S.Crispino o S. Crispiniano, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 26.
^ Autori Vari, S. Egidio, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 28.
^ Autori Vari, S. Costanzo, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 30.
^ Autori Vari, Sant'Emidio, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 32.
^ Autori Vari, S. Maria delle anime del Purgatorio, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 36.
^ Autori Vari, S. Pasquale Baylon, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 38.
^ Autori Vari, S. Luigi Gonzaga, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 40.
^ Autori Vari, S.Alfonso Maria de' Liguori, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 42.
^ Autori Vari, Madonna del Rosario, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 44.
^ Autori Vari, S. Giuseppe, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 46.
^ Autori Vari, Immacolata concezione di Maria Santissima, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 48.
^ Autori Vari, Giuseppe e Maria, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 50.
^ Autori Vari, Cristo Bambino, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 52.
^ Autori Vari, Cristo risorto, in Michele Rak (a cura di), Popolo e culti dell'Abruzzo moderno, Scanno, MLS Museo della Lana, novembre 1998, p. 54.
^Per le foto delle singole statue vedi il libro citato nelle relative note.