Nel XII secolo, al posto dell'edificio alto medioevale, venne costruita una chiesa più grande. Documenti del 1158 e del 1201 confermano la presenza del Carroccio di Milano, in tempo di pace, nella chiesa di San Giorgio al Palazzo[1]. Nel primo documento citato sono contenute informazioni sulla necessità di realizzare uno scudo di ferro da collocare nel coro della chiesa, che si trovava nei pressi del Carroccio, con l'accensione di un fuoco votivo alimentato da una libbra d'olio[1]. Nel documento del 1201 è riportata un'informazione analoga: l'Arcivescovo e i religiosi della chiesa milanese di San Giorgio al Palazzo avrebbero dovuto accendere delle lampade votive intorno al Carroccio[1].
A partire dal XVI secolo e per i tre secoli successivi, l'edificio fu interessato da una serie di interventi che ne modificarono l'aspetto originario: nel Cinquecento vennero costruite alcune cappelle laterali, fra cui la cappella della Passione, affrescata nel 1516 da Bernardino Luini; nel 1623, venne ristrutturata in stile barocco su progetto di Francesco Maria Richini. Nel 1774, venne realizzata la nuova facciata su progetto di Francesco Croce: in precedenza, infatti, era costituita da una semplice parete in mattoni con tre portali rinascimentali, di cui quello centrale sormontato da una lunetta decorata. Tra il 1800 e il 1821, Luigi Cagnola curò il radicale restauro dell'interno della chiesa e, nel 1899, vennero portati a termine il campanile e la cupolaneoclassici su progetto di Alfonso Parrocchetti.
Descrizione
Esterno
La chiesa di San Giorgio al Palazzo dà su una piccola piazzetta adiacente a via Torino.
All'esterno, la chiesa è caratterizzata dalla facciatasettecentesca. A salienti, è opera di Francesco Croce, che la realizzò nel 1774 ed è interamente rivestita in marmo. La facciata presenta uno schema bipartito in due fasce sovrapposte separate orizzontalmente da un alto cornicione decorato con triglifi: la fascia inferiore, con colonne e lesenetuscaniche, presenta al centro un protiro poco accentuato con frontone semicircolare, al disotto del quale si trova il portale sormontato da un altorilievo con la Madonna col Bambino fra due Santi. La parte superiore della facciata, con leseneioniche, presenta al centro un finestronerettangolare e, in alto, termina con un timpanotriangolare sormontato da tre statue in bronzo: quella centrale raffigurante San Giorgio, quelle laterali raffiguranti due Angeli.
Annesso al braccio destro del transetto è l'alto campanileneoclassico, anch'esso opera di Alfonso Parrocchetti. La torre, con orologio, è a pianta quadrata ed è sormontata da una cuspidepiramidale a pianta ottagonale. All'interno della cella campanaria, si trova un concerto di cinque campane in La♭3 maggiore a sistema ambrosiano completamente manuale. Le tre piccole sono opera del varesino Felice Bizzozero e sono state fuse nel 1841 (la piccola nel 1842); le due maggiori invece sono state rifuse presso la fonderia Pietro Colbachini di Bassano del Grappa (VI) nel 1953.
L'interno della chiesa di San Giorgio al Palazzo è frutto dei rimaneggiamenti effettuati nel primo ventennio del XIX secolo, su progetto di Luigi Cagnola. La pianta è a croce latina con tre navate, transetto poco sporgente e profonda abside.
Nella prima cappella di destra si trova la pala di Gaudenzio FerrariSan Girolamo, mentre sulla quarta campata si apre la cappella della Passione, poco più di una nicchia, con volta a botte e altare in marmo. Le pareti sono decorate da un ciclo di tavole di Bernardino Luini, risalente al 1516. Sulla parete centrale, sopra l'altare, si trova il Compianto su Cristo morto, sormontato dalla lunetta della Coronazione di spine. Sulla parete destra vi è l'Ecce Homo e, su quella di sinistra, la Flagellazione di Gesù. Un coevo affresco del Luini con la Crocifissione di Gesù adorna la volta della cappella.
Nel transetto di destra, di fianco al presbiterio, si trova un organo positivo, costruito dalla ditta Flentrop negli anni 1960 e installato nella chiesa nel maggio 2013.
Lo strumento è a trasmissione integralmente meccanica ed è interamente racchiuso all'interno di una cassa lignea di fattura geometrica, con mostra in cinque campi. La consolle è costituita da un'unica tastiera di 56 note e una pedaliera dritta di 27 note.
AA.VV., Milano, Touring Club Italiano Editore, Milano 1998 ISBN 88-365-1249-6
M. T. Fiorio (a cura di), Le Chiese di Milano, 2006ª ed., Milano, Electa, 1985, ISBN88-370-3763-5.
A. Tamborini, S. Giorgio al Palazzo, Milano, Tipografia S. Lega Eucaristica, 1928
V. R. Veronesi, Bernardino Luini in San Giorgio al Palazzo , Tesi di Laurea discussa presso l'Università degli Studi di Milano, AA. 2005-2006, p.p. 100.